Riusciamo a portarci su di un record positivo prima della sosta.

Scrivere i recap di questi tempi sta diventando un esercizio di stile non facile, perchè bisogna trovare sempre nuovi modi per dire al lettore fondamentalmente la stessa cosa che ripetiamo da settimane : non ci siamo.

Siamo al colmo, giudicare paradossalmente più incoraggianti le partite viste nel filotto iniziale di 1-3 (anche se la quasi vittoria sui Packers diventa meno significativa di domenica in domenica) piuttosto che la successiva streak di 4-1 stride con quella che è la gioia momentanea che regala una vittoria.

Non solo ci si mette che siamo la tifoseria più viziata sul pianeta, abituata forse al migliore di sempre in cabina di regia e che fatica ad accettare qualsiasi cosa che non sia la perfezione, ma ci si mette anche il vivere in una division dove se ci può andare qualcosa contro, lo fa.

Ecco quindi che Buffalo perde l’unica partita che non avrebbe dovuto perdere, a New York sponda Jets, e Miami resiste alla convincente prova offensiva di Fields e batte di misura i Bears, ed il nostro filotto di 4-1, tremolante e bruttino che sia, se possibile rischia di essere anche inutile, in quella che mi permetto di denfinire la “AFC Beast”.

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OFFENSE

I Patriots molli ed inconcludenti del monday night di qualche settimana fa non sono spariti, anzi sembrano ancora essere presenti, ma sono cambiati gli avversari : ad un galvanizzato Fields sono seguiti un tragicomico Zach Wilson ed uno spaesato Ehlinger, che non hanno rappresentato un vero e proprio matchup con Mac Jones; se possiamo dire infatti che entrambe le unità difensive rappresentano un test importante per chiunque (Jets che proprio ieri battono i Bills tenendoli a 17 punti, e Colts che annoverrano in stagione una bella vittoria sui Chiefs, anche loro tenuti a 17), non possiamo dire altrettanto dei rispettivi attacchi.

Questo crea una dinamica scomoda e complica il lavoro di analisi del nostro attacco : se da un lato vogliamo tutti assistere a chiamate stravaganti, bomboloni da 85yards e touchdown mirabolanti, dall’altro viene da chiedersi quale senso avrebbe avuto aprire il playbook e chiedere a Mac Jones di cercare lo spettacolo, quando nulla di questo serviva per battere Jets e Colts.

Ciò non vuole dire che siamo forti ma non lo vogliamo far vedere, tutt’altro, anzi proprio io avevo scritto di come poteva girare male la gara coi Jets in caso non avessero lanciato la famosa flag, ma dico però che con un reparto in difficoltà come la nostra offense, le cui lacune partono alla radice con dei coach all’esordio, un Mac Jones ancora lontano dalla sufficienza ed una linea che si sta sgretolando, sarebbe stato inutile, stupido e pretenzioso andare a cercare di fare cose che in questo momento non possiamo fare.

Jones gioca una partita pulita finalmente, interrompendo la sua striscia di 7 partite con almeno 1 intercetto, e si rende autore di uno dei lanci migliori della stagione, proprio a servizio di Hunter Henry sulla seam. Patriots che inizialmente hanno giocato 17 snap su 23 offensivi under center, cercando di sfondare la loro linea con le corse, senza riuscirci. Questo però ha aperto la strada per l’altro big play di giornata, uno screen pass su Jonnu Smith per una ventina di yards circa.

Se quarterback e linea avranno bisogno di migliorare tanto, non sono esenti da colpe i receivers : ieri ben 2 fumbles, divisi tra Bourne e Meyers, no bueno.

Siamo quindi riusciti a navigare a vista in questo filotto di gare abordabili con un attacco che ha fatto il minimo sindacale ed una difesa sugli scudi, ma questa offense è malata ed ha bisogno di tutto il lavoro possibile per mettersi al passo, durante questa bye week, e non ci potrebbe essere cliente migliore/peggiore dei Jets al rientro, che verranno al Gillette assetati solo loro sanno di cosa.

DEFENSE

Five Takeaways from Patriots Week Nine Win vs. Colts - CLNS Media

Non fatevi ingannare dal fatto che i Colts rappresentino in questo momento un paziente in convalescenza, con un quarterback di fatto rookie, e le molte assenze come la stella Taylor : tenere a 3 punti un attacco NFL è qualcosa di molto raro e va riconosciuto.

Anche eseguire ben 9 sacks collettivi, di cui 3 di Judon che si porta a quota 11.5, e 3 di Uche, non è da tutti nonostante la linea offensiva dei Colts seppur talentuosa (è la più pagata della lega) sta facendo acqua da tutte le parti.

Mi fa molto piacere vedere emergere Uche, che si sta mettendo in luce come risposta al lato opposto di Judon; proprio l’ex Baltimore ha dichiarato che Uche è il miglior pass rusher del nostro roster, è la speranza è che questa seconda parte di stagione possa servire a consacrarlo nella nostra rotazione fissa e che diventi colonna portante della nostra futura difesa.

Il pick six di Jonathan Jones chiude la partita che di fatto mette ancora una volta il nostro reparto difensivo sulle copertine dei quotidiani sportivi, una difesa che in 9 settimane di stagione concede una media di 18.5 punti a partita, e che nelle ultime 5 partite ne ha concessi 13.6 di average.

Non possiamo certo pensare che la seconda parte del calendario offrirà molte occasioni di poter vincere grazie al solo reparto difensivo, ma bisogna dare atto allo staff che ha costruito e sta costruendo una nuova difesa con molti giovani e che il tutto sembra funzionare piuttosto bene.

SPECIAL TEAM

Changes bring few fixes for Colts in latest setback to Pats | Sports |  mankatofreepress.com

Jonathan Jones ha dichiarato che lo special team dei Pats aveva cerchiato sul calendario in rosso la gara di ieri, dopo la brutta prova al Lucas Oil di Indianapolis la scorsa stagione, e direi che a parte la prova scialba di Bailey che ci ha regalato un punt da ben 7 yards, si sono viste ottime cose, a cominciare dal punt bloccato proprio da Jones, che ha permesso alla nostra offense una posizione di campo più che agevole per segnare l’unico TD di giornata. Bene anche il rookie Marcus Jones che sta diventando un ottimo returner, e piccola nota anche per coach Belichick che proprio per prepararlo al meglio ha firmato, in settimana, un punter mancino (come mancino è anche il punter dei Colts) per abituare Jones al diverso spin del pallone.

Proprio a J.Jones mi sento di dare la palma di migliore del match, anche se la costanza con cui Nick Folk continua a punire i pali è commovente.

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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