Facciamo visita ad un nemico piuttosto familiare in quel di Miami, e Roberto e Andrea ci presentano la trasferta secondo le loro lenti.

Si torna on the road, torniamo al sole della Florida dove l’ultima volta (Jacksonville) abbiamo mandato in onda una delle peggiori prestazioni stagionali (ed una delle tre sconfitte subite fin qui). Stavolta gli avversari sono ben noti, i nostri nemici di division, i Miami Dolphins. Miami, partita direi abbastanza clamorosamente 3-0, ora si ritrovano con un record di .500, frutto di 6 vittorie e 6 sconfitte. Una vittoria significherebbe titolo di division e accesso matematico ai playoff. Ma la realtà di questa stagione è anche un’altra. Quest’anno più che mai New England in trasferta gioca veramente male (e perde). Storicamente abbiamo sempre problemi nel giocare in casa di Miami e specialmente in Dicembre. Abbiamo perso 4 delle ultime 5 partite giocate a Miami, inclusa la sconfitta patita a Dicembre 2017 per 27-20. Stavolta per forza di cose dovremo uscire vittoriosi per sigillare il titolo della AFC East per il decimo anno consecutivo.

 

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OFFENSE:

Questa volta l’infermeria è clamorosamente vuota. Dwayne Allen è tra i questionable ma ha preso parte a tutta la sessione di allenamento, e si è aggiunto il cornerback Gilmore per un problemino alla caviglia che sembra di entità minore. Di contro invece, Miami dovrà fare a meno di una pedina fondamentale come Xavien Howard, cornerback selezionato al 2° giro (38esimo assoluto) dai Dolphins al Draft 2016.

L’ex prospetto di Baylor è il leader difensivo per intercetti messi a segno (ben 7) sui 19 totali messi a segno dalla difesa di Miami. Con 399.4 yards concesse a partita Miami è la quart’ultima difesa della Nazione. I Dolphins soffrono parecchio sulle corse, regalando ben 144.7 yards a partita. Questo significa che con il nostro (ormai) quartetto di running backs dovremo sfruttare a dovere ogni errore e piccola lacuna difensiva. Nelle ultime settimane Patterson si è sempre più dimostrato decisivo partendo nel backfield, Michel ha recuperato in pieno dall’infortunio, White è la solita certezza ed è rientrato anche Burkhead a dare manforte. Ah, senza dimenticare quel meraviglioso giocatore che risponde al nome cognome di James Develin. (due touchdowns nella ultima partita!).

I pericoli dalla difesa di Miami arriveranno da Jerome Baker, autore di un’ottima stagione nel suo anno da rookie. Da Kiko Alonso, terzo della nazione per placcaggi messi a segno (106) Occhio anche all’altro rookie, la prima scelta 2018 per i ‘Fins (11° assoluto), Minkah Fitzpatrick. L’ex prospetto di Bama è il prescelto da Andrea nel suo focus. Senza dimenticare le altre due safeties, TJ McDonald e Reshad Jones.

Vista la sicura assenza di Howard può anche darsi che Fitzpatrick traslochi nella posizione di cornerback e allora il nostro matchup non può non essere concentrato sul duello tra lui e il nostro Flash Gordon!

Matchup Chiave: Josh Gordon vs Minkah Fitzpatrick

 

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DEFENSE:

La difesa ha alzato il volume, sempre meglio nelle ultime settimane. Flowers è semplicemente straripante, molto bene il reparto linebackers e stesso dicasi per la secondaria se si esclude qualche passaggio a vuoto. Aver tenuto a 10 punti una squadra come Minnesota non è poca roba, specie se si considera la varietà del terminale offensivo dei Vikings. I Dolphins, sulla carta, sono un avversario molto più morbido. Tannehill è rientrato dopo qualche partita di assenza per un problema alla spalla. Miami, durante la stagione regolare ha perso i due migliori wide receivers, Jakeem Grant e Albert Wilson e quindi dovrà affidarsi a Danny Amendola e DeVante Parker. Le due Superstar hanno fin qui racimolato la miseria di due touchdowns (tre, se si considera un td pass di Dola su un trick play). Con 302.1 yards a partita i Dolphins sono il 29° attacco della lega, davanti soltanto a Jets, Bills e Cardinals. La offensive line dei ‘Fins ha fin qui concesso 31 sack, quasi il doppio rispetto a noi (16.0).

L’immagine qui di seguito riporta i grades dati da PFF fino ad ora, e si evince come la parte centrale della linea offensiva di Miami sia il punto debole :

 

Un fattore a nostro sfavore potrebbe esser dato dal clima decisamente poco rigido che vige a Miami in questo periodo. Il termometro dovrebbe segnare circa 26 gradi. Considerando che a Boston ci si allena a -1 diciamo che non è esattamente l’ideale. Ancora una volta mi gioco la carta della pass rush, la offensive line di Miami non è certo un osso duro e quindi dovremo fare in modo di aver vita facile domenica.

Matchup Chiave:

Defensive Line vs Offensive Line.

 

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Il Focus di Andrea

Tutte le partite sono decisive, è vero, ma domenica sera fino a fine regular season ancor di più. Affrontiamo per la seconda volta i Dolphins a Miami. All’hard rock stadium avremo il primo “match point” per chiudere la pratica della conquista della division e continuare a lottare nella corsa al bye nella prima partita di post season. Tale compito, come detto, lo dovremo svolgere in trasferta nostro punto debole stagionale, ma contro una squadra che con tutto il rispetto non ha impressionato durante la stagione. Ovviamente in NFL nulla è scontato, ma Miami arriva con un record 6-6 ed ha vinto con squadre discretamente modeste, 2 Jets, Raiders, Bills a Titans nell’opener (partita durata ore). Anche il roster con qualche discreta eccezione non spicca di talento o stelle.

A mio personale giudizio, il giocatore più talentuoso a roster è Minkah Fitzapatrick, il rookie scelto quest’anno al primo giro con la scelta numero 11. Fitzpatrick è un defensive back nel senso più ampio del termine ed uscito dalla prestigiosa Alabama.

Sono stati 3 anni sotto Nick Saban con il primo anno giocato da Nickel ed con lo spostamento Safety al secondo anno a seguito dell’infortunio dell’attuale Bears Eddie Jackson. Le sue doti atletiche permettono di giocare in tutti i ruoli della secondaria, nickel, safety e cornerback e proprio in questo ruolo dovremo vederlo contro di noi domenica sera.

Lo spostamento a cornerback di Fitzpatrick (ruolo che su PFF gli da un grade di 68.4) dovrebbe costringere Miami a schierare nel ruolo di safeties due uomini come McDonald (71.4) e Jones (63.3), il che potrebbe dare a Gronkowski nuovamente un ruolo predominante nel match.

 

Roberto Bigi/Andrea Casiraghi@PatriotReign

Written by francescoc

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