Quanto durerà ancora questa tremenda notte?

Il game recap abitualmente serve a raccontarvi quello che è successo nella partita appena giocata; le azioni che hanno deciso il match, le prestazioni individuali, i “turning points” come ama chiamarli Marco che per oggi mi passa la patata bollente di questo ingrato compito, i migliori e peggiori del match e via dicendo… il problema è che non possiamo concederci il lusso di parlare della partita.

E’ per noi, al 10 di Ottobre, finito il lusso di goderci una stagione, di avere speranze e di sfogare il tifo.

Bisogna fermarsi, capire che se è vero che il pesce puzza dalla testa, è anche vero che il pesce puzza tutto ed assaggiare la coda non lo si consiglia a nessuno.

Bisogna fermarsi e capire che se i Saints erano la partita “da vincere” come detto anche dai giocatori e fai 0 punti, capire che se nelle ultime 3 partite il tuo parziale è di 72 punti subiti e 3 fatti, bisogna premere il tasto reset e ripartire da zero come ha anche detto Belichick.

Belichick che non è esente da colpe, anzi, Belichick che è il primo colpevole, perchè il football è prima di ogni altra cosa uno sport mentale, il football americano è come una rissa, una guerra, spesso non vince il più forte o il più grosso ma vince chi ci mette il sangue, chi ci mette la voglia di morire su un campo, o per lo meno perde con dignità. Invece questa squadra entra in campo già sconfitta, con un atteggiamento mentale arrogante, presuntuoso, specchio di un coach che forse a quasi 72 anni e con 8 anelli sulle dita, non ha più voglia di mettersi in discussione e di stare tanto ad ascoltare gli altri vicino a lui, cosa che dovrebbe fare invece, perchè arrivati al quarto anno dopo il ciclo terminato con Brady, pur lasciando da parte gli sfottò e le stupidaggini di chi vuole paragonare le due figure. è giusto farsi qualche domanda e chiedersi se mai saremo capaci non di vincere altri anelli ma per lo meno di intraprendere un progetto crescente che abbia continuità.

Patriots' Woes Continue In Miserable First Half vs. Saints - Sports  Illustrated New England Patriots News, Analysis and More

Aspetto mentale orribile che poggia su delle basi inestitenti.

Quando si costruisce un palazzo si scava nel terreno e si gettano le fondamenta, pilastri di cemento armato che dovranno tenere su il tutto; quella è la offensive line, che per noi rappresenta uno dei punti più deboli di questo attacco. Quinta partita e quinta combinazione di uomini differente, e tanto basterebbe come alibi se non fosse che in week 1 con la OL peggiore a livello di alchimia (due rookies in campo) han giocato forse la loro gara migliore con appunto due guardie all’esordio, e quando anche il tuo diamante fresco fresco di aumento salariale, Trent Brown, gioca a livelli imbarazzanti, mi chiedo realmente se non ci sia altro dietro.

Onwenu è evidente che non sia al meglio come non lo era Strange al rientro, ma la poca profondità di questo reparto è figlia anche di una scelta che è andata nella direzione della quantità piuttosto che della qualità ed ha messo insieme elementi che non sono evidentemente sufficienti, ed in questo mi aspettavo un lavoro migliore di coach Klemm, che ha finalmente sostituito Patricia nel ruolo di OL coach ma con risultati addirittura peggiori.

Come sono peggiori i risultati sullo scoreboard della offense di O’Brien rispetto a quelli del tanto bistrattato Patricia; si diceva che questo fosse un team improntato sulla difesa e le corse, ma delle corse manco l’ombra.

Non mi aspettavo certo di vedere la triple option dalla unbalanced formation come Shanahan coi 49ers oppure di vedere i tunnel screens cuciti assieme alle RPO’s come sta magistralmente facendo Lincoln Riley coi suoi Trojans ogni sabato, ma tutto il concetto delle read options che tanto erano care a Mac al college sono sparite dopo week 1 e mi è davvero difficile capirne il motivo, visto che è un gioco che si basa su tre caratteristiche fondamentali : la lettura pre snap del quarterback (una delle poche cose che in teoria Mac dovrebbe padroneggiare) un tempo molto breve di blocco per la OL ed uno scarico veloce del pallone senza stare troppo a subire la pressione avversaria.

La difesa fa quello che può, si arrabatta combattendo anche e soprattutto contro gli infortuni, ma ovviamente cede e non può rimanere competitiva stando tanto in campo e non vedendo mai una lead da difendere.

Patriots vs. Saints: Bill Belichick gave up in ugly 34-0 loss

Questa squadra ha bisogno di uno spark, di una rivoluzione, di un cambiamento.

Non so dove o come questa cosa debba accadere, ma le giustificazioni sono finite. Come ci siamo sempre detti, perdere sì, ma con onore, e la pazienza del pubblico te la devi guadagnare, anche perchè come ha giustamente urlato un tifoso dei Jets a Zach Wilson mentre usciva dal campo dopo aver perso contro di noi “these tickets aren’t cheap” !

Già…i Jets, che sono in netta ripresa ed almeno giocano con passione, e che di infortuni ne sanno qualcosa, che hanno appena battuto i Broncos che fanno sì ribrezzo ma che almeno muovono la palla. E Chicago? che ha vinto in maniera convincente giovedì e che forse ha ritrovato il suo QB?

Io direi che siamo senza tanti fronzoli la squadra peggiore della lega, quella sicuramente che gioca peggio, e anche se dalle nostre parti questa parola fa accapponare la pelle, siamo quelli che dovrebbero fare del sano tanking, mettere in campo i giovani, capire cosa abbiamo in casa per il nostro futuro, liberarsi di tutte le cariatidi tipo Ty Montgomery che entrano in campo fanno 2 cose e le fanno male tutte e due, sfruttare il copioso spazio salariale che avremo l’anno prossimo e ricominciare da capo.

Qualche anno fa Kraft scelse Belichick rinunciando dolorosamente a quello che per lui era un figlio come Brady, chissà quale tipo di decisione dovrà prendere a fine stagione?

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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