Ormai combattuti tra il tifare per vincere e la speranza di perderne il più possibile.
Ormai è tradizione, i Patriots dopo la sconfitta contro Las Vegas si preparano ad affrontare
una sfida divisionale che, quasi sempre, negli ultimi anni è stata sintomo di dolori più
che di gioie. A Foxborough arrivano dei Bills lanciati, pur con qualche incertezza, verso la
solita post season da protagonisti, avendo come obiettivo dichiarato quel Super Bowl mai
vinto e più volte, anni fa, accarezzato.
La settimana in quel di Boston è stata caratterizzata dalla solita moria di infortuni, e per la
prima volta da tempo, da qualche rumors sul recente operato di Belichick, soprattutto a fronte
dell’atroce inizio di questa stagione.
Sicuramente tanti, Belichick compreso, dopo la firma di Bill O’Brien si aspettavano un
cambio di passo da parte della offense di New England, cosa che si è visto solo a sprazzi
ma l’idea generale è quella di una squadra, come già scritto, slegata senza una visione
comune.
Il Golia che si frappone ai Patriots e alla necessità (?) di interrompere la striscia di sconfitte
sono una squadra che di recente, non abbiamo mai saputo affrontare, eccetto il windy game
del 2021 a Orchard Park. In generale i Bills, ma soprattutto il quarterback Josh Allen, hanno
dominato i Patriots dal 2020 ad oggi; infatti, in questo span del dopo Brady, Buffalo è 7-1
contro New England, con un differenziale poco lusinghiero di 211-115 (+96).
è quasi una sfida impossibile tuttavia vediamo come al solito attacco e difesa.
OFFENSE:
Nonostante tutti i cambiamenti e i talenti persi a causa degli infortuni, i Bills sono ancora la
sesta miglior difesa in DVOA, con la settima difesa sui passaggi e la tredicesima sulle corse.
Buffalo è in testa alla classifica dei sack (24,0), è quinta per quanto riguarda le pressure e
sono al secondo posto per numero di takeaway, con 13 turnover nelle prime sei settimane.
detta così è come andare contro un muro a 100 all’ora ma ogni settimana, ci ripetiamo sulla
principale richiesta alla offense dei Patriots: se, ed è un grosso se, la linea offensiva dei
Patriots riesce a bloccare il fronte difensivo di Buffalo, ci sono aree da attaccare nella difesa
dei Bills. il primo è quello di riuscire ad attaccare sia con i TE su pass sia con le corse i nuovi
linebacker Terrel Bernard e Dorian Williams; nemmeno lontanamente paragonabili al duo
Edmunds-Milano, il primo ora a Chicago il secondo in IR per infortunio al ginocchio. il
secondo è quello di provare a far giocare la secondaria di Buffalo in single high coverage
giocando da under center, sulla falsariga del primo tempo dello scorso anno, sempre contro i
Bills, dove è stata una delle poche volte che siamo riusciti a mettere in difficoltà la difesa di
Buffalo.
https://x.com/SavageSports_/status/1675297643109466112?s=20
Purtroppo, date le ultime prestazioni, le parole servono a poco, bisogna confidare in un
cambio di marcia da parte di tutto il reparto per mettere punti sul tabellone.
DEFENSE:
Dati tutti gli infortuni che i Patriots hanno, e questa non deve essere vista come una scusa
ma una constatazione, come suggerisce Evan Laazar una delle poche possibilità che si
possono avere contro la offense di Buffalo è combattere il caos con il caos. Se si cerca di far
giocare Allen in modo diretto, con una copertura stagnante e una pressione prevedibile, è
probabile che la difesa venga trascinata in trappola dal talento di Buffalo e subisca tanto, sia
da punto di vista del gioco che del punteggio. Ad esempio, il coordinatore difensivo dei
Giants, Wink Martindale, noto per la sua filosofia difensiva basata sui blitz, con rotazioni di
copertura post-snap esotiche è riuscito ad imbrigliare la offense guidata da Josh Allen
facendogli segnare 14 punti, e seppur perdendo New York ha mostrato alcuni punti deboli
nella offense dei Bills.
I matchup chiave in questa partita saranno JC Jackson e J.Jones contro la coppia Diggs-
Davis, a cui di recente non abbiamo mai dato risposta e il duo Dugger-Mapu per provare a
contenere i giochi rotti del QB Josh Allen.
Matteo Fini@PatriotReign
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