Partita altalenante, un primo tempo chiuso in vantaggio ma senza brillare, un secondo tempo a tratti devastante. Vediamo cosa ha funzionato e cosa no.

+ DONT’A HIGHTOWER & ELANDON ROBERTS, Linebackers

Che Dont’a Hightower sia uno dei Linebacker migliori in NFL non è una novità. Certo è che quest’anno, finora, era rimasto un po’ nascosto, forse anche a causa di qualche problemino al ginocchio che continua a trascinarsi. Senza Collins, domenica, non si è potuto risparmiare e i risultati si sono visti: pressioni sul Quarterback, ottime coperture sia su corse che lanci, insomma… l’arsenale completo. Inclusa la seconda Safety procurata di fila.

Per Roberts si tratta più di una menzione d’onore avendolo colpevolmente dimenticato settimana scorsa. Inizia alla grandissima anche questa partita poi si infortuna e, quando rientra, non è ai livelli precedenti. Sembrerebbe, però, che abbiamo trovato un altro ottimo Linebacker.

+ ROB GRONKOWSKI, Tight End

Gronk decide finalmente di fare il Gronk. 7 ricezioni per 162 Yds e un TD, ma soprattutto la sensazione che, quando decide di spingere sull’acceleratore, torni ad essere la macchina infermabile che conosciamo. Un grazie di cuore al caro, vecchio Burfict, che con qualche “cheap shot” di troppo sembra portare i Pats, guidati da Gronk, a giocare al 200%. Da quel punto in poi Gronk non lo tiene più nessuno, forse anche troppo (le scaramucce finali, per quanto possano essere comprensibili e in parte giustificabili, sarebbero da evitare). Welcome Back, Gronkolone.

-SHAQ MASON, Left Guard

L’anello debole della linea offensiva. Se nel primo tempo tutta la Offensive Line soffre la pressione della pass rush dei Bengals, nel secondo tempo gli aggiustamenti di Coach Scarnecchia migliorano la situazione. Non per Mason però, che sembra continuare a soffrire per tutta la partita, soprattutto per quanto riguarda la pass protection – sulle corse, invece, è un discreto trattorino. Resta, secondo me, un work in progress, e bisognerà vedere se il rientro di Tre Jackson dalla PUP toglierà il posto al buon Shaq.

-LOGAN RYAN, Cornerback

Ryan continua personalmente a deludermi in questo 2016. Se è vero che tocca spesso a lui coprire il WR1 avversario (ed A.J. Green non è proprio uno scarsino…), è altresì facile notare come sia sempre lui il punto debole che i quarterbacks avversari vanno a colpire, nonostante l’impostazione difensiva dei Patriots preveda spesso una Safety ad aiutarlo sul profondo. La sua prestazione del primo tempo, abbastanza incolore per usare un eufemismo, porta il nostro DC Matt Patricia a schierare per la prima volta una delle sorprese della partita (vedi sotto). I Patriots hanno bisogno del miglior Ryan, perché spesso schierano 3 Cornerback ed è importante che tutti e tre siano altamente competitivi e in grado di fornire prestazioni all’altezza.

-STEPHEN GOSTKOWSKI, Kicker

Ennesimo calcio sbagliato da Gost. Che ti succede, vecchio campione?

+ERIC ROWE, Cornerback

Eccola, la sorpresa della partita. L’ingresso che non ti aspetti. Entra nel secondo tempo quando passiamo stabilmente alla difesa a uomo, e gli tocca marcare quel fenomeno di A.J. Green. Concede 2 ricezioni su 3 target, per un totale di dieci yards. Soprattutto, piazza un grande intervento su un terzo down nella nostra endzone, salvando il TD. Speriamo che la prestazione all’esordio sia solo la prima di tante altre.

+ JAMES WHITE, Running Back

Era da un po’ che White era sempre vicino ad entrare in questa rassegna ma poi, per un motivo o per l’altro, rimaneva fuori. Le sue 8 ricezioni per 47 yds e due TD però, questa volta, lo spingono tra i “più” di giornata. Finalmente mostra di essere il receiving back che aspettavamo da quando è stato lasciato partire Shane Vereen. Perfetto complemento per LaGarrette Blount.

-JULIAN EDELMAN, Wide Receiver

Forse limitato dal solito problema al piede, finora Minitron non è stato il Minitron che conosciamo. Nascosto, poco esplosivo, poco presente nella partita. Fortunatamente l’arsenale a disposizione di Brady quest’anno sembra più ampio anche a livello di Wide Receivers (oltre ad Amendola, ci sono Hogan e Mitchell), ma è importante per l’attacco dei Patriots che Jules torni al più presto al 100%. Immaginate quanto possa essere devastante un’offense capace di aggredire il corto con Edelman, Dola o White. Il Medio con Bennet, Gronk, Hogan e lo stesso Edelman. Il profondo con Gronk, Hogan, Mitchell… speriamo di vederlo presto in azione!

 

_ Marco

Written by francescoc

1 Comment

Roberto

Sono d’accordo su tutto sarà (tocchiamo ferro ) una stagione da ricordare!!!!! Forza Patriot

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