Andiamo a vedere i momentanei 53 del nostro roster ai nastri di partenza

Come spesso accade al via di ogni nuova stagione, spesso sono gli infortuni a dettare le gerarchie ed il costruirsi del roster iniziale, e se per la difesa ci sono state già due tegole significative come quelle di Perkins (OLB) e Williams (CB), col il cornerback Butler che non ha potuto coronare il sogno di tornare in NFL coi Pats causa infortunio anche lui, dall’altro lato dell’ovale le cose vanno meglio ma non poi così tanto meglio.

Ty Montgomery (foto) che, con il ritiro ufficiale di James White, figurava come la perfetta pedina per sostituire l’eroe del Super Bowl 51, si è infortunato nella ultima gara di preseason, è stato portato fuori dal campo con un cart, cosa che non lascia mai sereni, e si presumeva il peggio, salvo poi non avere per giorni notizie definitive, anche se quello che trapelava era un semplice infortunio alla caviglia; non solo, ma Ty ha fatto addirittura il roster senza passare da alcuna lista infortuni, ed anche se non si sta allenando e pare sicuro non giocherà in week 1, Belichick ha deciso di non tenere altri giocatori nel ruolo, il che lascia presagire di un recupero lampo per l’ex Saints.

E’ andata peggio al rookie Tyquan Thornton, che dopo essersi fratturato la clavicola, ed essere stato già operato con successo, dovrà stare fermo alcune settimane, si parla di un possibile ritorno tra le 6 e le 8 weeks, di cui però ne sono già passate almeno due dall’intervento, e come sapete ogni soggetto guarisce con tempi differenti da una frattura.

A questo va aggiunto Wilkerson, che salterà l’anno, anche se era davvero difficile immaginare che avrebbe fatto il roster. Ma andiamo a vedere dunque chi fa parte ad oggi di un roster che sicuramente cambierà spessissimo nelle prossime settimane.

OFFENSE

QUARTERBACKS (3)

Mac Jones – Brian Hoyer – Bailey Zappe (R)

Leggera sorpresa nel vedere Belichick portare a roster Zappe, con magari altre needs più evidenti da sopperire, ma sono sicuro che Zappe sarà uno dei candidati, di settimana in settimana, al passaggio alla practice squad per far posto a qualche elevazione, magari dello stesso Thornton per esempio quando sarà ora, vedremo.

Una qb-room che ha passato estati migliori senza dubbio, e l’unico dei 3 che è sembrato capirci qualcosa è stato il veterano Hoyer che (contro le riserve delle altre squadre) ha messo in piedi sempre (pochi) ma buoni drives apparendo padrone del sistema offensivo.

L’attenzione sarà ovviamente su Jones, titolarissimo, che dovrà confermarsi ed anzi migliorare, perchè come si dice, se non dimostri nel secondo anno in NFL di essere un franchise quarterback, probabilmente è perchè non lo sei. Sicuramente la storyline con la S maiuscola della nostra season.

RUNNING BACKS (4)

Damien Harris – Ramondre Stevenson – Ty Montgomery – Pierre Strong jr. (R)

Di tutta la faccenda riguardante James White e Ty Montgomery abbiamo già parlato, mentre approdano in practice squad il redivivo J.J. Taylor ed il rookie Kevin Harris.

Sono molto curioso di vedere come e quanto useremo Damien Harris, arrivato al cosiddetto “contract year” e come detto in precedenza, mi aspetto che proprio la scelta di non uno ma ben due runner in questo draft sia stata fatta per prepararsi a far pagare a qualcun altro il prossimo mega ingaggio dell’ex Alabama, con buona pace del suo bff Mac Jones.

Stevenson si è allenato molto a ricevere, per provare ad espandere il suo repertorio e le skills da offrire al nostro sistema offensivo.

Un reparto che mi piace, forse uno dei pochi reparti dove ci possiamo vantare di essere tra i top della lega, speriamo solo non cada vittima del turbolento cambio nel ruolo di playcaller del nostro attacco e del rinomato cambio di sistema offensivo che, almeno in preseason, non ha dato i dividendi sperati, anzi.

WIDE RECEIVERS (5)

Nelson Agholor – DeVante Parker – Kendrick Bourne – Jakobi Meyers – Matthew Slater

Con Thornton al rientro questa sarà una bella batteria composta da un giusto mix di velocità, rapidità ed esperienza. Agholor sembra molto più a suo agio nel sistema dopo una prima stagione con una curva di apprendimento decisamente ripida, ma la cosiddetta coperta di Linus per Jones, le mani sicure su cui affidare i terzi down, sembrano essere ancora quelle di Jakobi Meyers, anche lui con molto da perdere visto che si può parlare di “contract year” anche per l’undrafted.

Il Jolly “Piccolo Jordan” dalla PS è un plus notevole, e penso verrà chiamato quasi subito a roster visto che sappiamo bene che Slater figura nel gruppo in maniera “relativa”; L’uomo con tutti gli occhi addosso però è Kendrick Bourne : uno dei ricevitori che meglio si è inserito al suo primo anno ai Pats da che ho memoria, ha avuto un estate complicata ed è anche stato “panchinato” in preseason per scelta tecnica. Intrigante invece la firma last minute dell’ex prima scelta Laquon Treadwell, atleta journeyman che non ha ancora trovato una home definitiva nella sua breve carriera.

Reparto lontano dai top della lega ma che è innegabilmente migliorato.

TIGHT END (2)

Hunter Henry – Jonnu Smith

Questo secondo me è uno dei reparti che più ha subito le vicende esterne e che è stato senza dubbio plasmato secondo forze di causa maggiore; Dalton Keene è ricaduto per l’ennesima volta nel turbine dei suoi fastidi fisici ed è stato rilasciato, seguito a ruota da Devin Asiasi, anche se su di lui il mio cruccio è che credo lo avrebbero riportato volentieri a Foxborough via practice squad, se non fossero arrivati i Bengals che quatti quatti se lo sono presi via waivers.

Credo anche che però vi siano ragioni relative al sistema di gioco, che prevedibilmente ci vedrà in campo con più ricevitori e meno gente “pesante” (abbiamo parlato più volte della assenza del fullback dopo n. anni) ma attenzione anche a qualche nome interessante al momento in practice squad : Matt Sokol, prodotto di Michigan State al secondo anno in NFL, e l’undrafted rookie Jalen Wydermyer, che ha fatto una capatina ai Bills prima di approdare da noi, sono due prospetti interessanti. Di quest’ultimo coach Patricia si è detto sorpreso dalla facilità con la quale ha appreso i dettami del nostro playbook.

Mi tocca ripetere, che quando si parla di ricevitori ma anche di tight end e quindi di pass catchers in generale, il nome di Lil’Jordan Humphrey torna di moda, visto che potrebbe figurare da “flex” e ricoprire entrambi i ruoli.

OFFENSIVE LINEMEN (8)

Trent Brown – Isaiah Wynn – Yodny Cajuste – Cole Strange (R) – David Andrews – Michael Onwenu – Chasen Hines (R) – Justin Herron

Avete notato come la linea offensiva non se la sia mai in@°§£ata nessuno fino a quando noi abbiamo ceduto Shaq Mason? Di colpo sono diventati tutti intenditori di cosa avviene in trincea e del valore delle guardie nella NFL.

Quello che è successo è piuttosto evidente invece : avendo deciso che questo fosse un draft interessante per le O Line, ed avendo un giocatore come Mason che avrebbe avuto sicuro mercato ed avrebbe garantito di liberare una cifra interessante del cap, si è optato per la cessione di un giocatore sì forte, ma in declino anche se leggerissimo, per sostituirlo via draft con una guardia, nella fattispecie Cole Strange.

Non che di soldi non ne siano stati spesi, perchè Trent Brown non è certo tornato per giocare gratis, anzi.

Il tentativo di passare ad un gioco di corse “outside zone” ha messo in luce, in questa preseason, quanto sia complesso per un reparto formato da 5 uomini che devono vedere tutti cosa sta succedendo davanti a loro allo stesso modo, vivere un cambio di sistema e di strategia; sono sicuro che per rendere più semplice il compito ai nostri, almeno all’inizio, l’outside zone rimarrà un concetto marginale, e sempre attuabile in base al gameplan, mentre le cosiddette “gap runs” ed i giochi di “pin & pull” rimarranno il cosiddetto pane e burro dei nostri.

Va monitorata la situazione di Isaiah Wynn, che si è allenato a singhiozzo e non garantisce di essere disponibile in week 1. Herron e Cajuste scalpitano per dimostrare di poter giocare al posto dell’ex prima scelta.

DEFENSE

DEFENSIVE LINEMEN (8)

Deatrich Wise jr – DaMarcus Mitchell (R) – Sam Roberts (R) – Davon Godchaux – Carl Davis – Christian Barmore – Daniel Ekuale – Lawrence Guy

Parte della ricostruzione di un team è quella di perdere qualcosa a livello di esperienza e qualità, guadagnando qualcosa in gioventù e freschezza, dando più spazio ai rookies ed ai giovani in generale. Se questo è vero per tutto il roster (Belichick porta nei 53 una decina di rookies, tanto per gli standard abituali) è ancora più vero per la D-Line, reparto dove al fianco delle solite (e solide) certezze di Guy. Wise e del rinnovato Godchaux, troviamo il redivivo Carl Davis assieme alla sorpresa dello scorso anno Ekuale, ma anche il gioiellino al secondo anno Christian Barmore, ed i rookies Mitchell e Roberts.

Se Roberts ha ben impressionato in preseason ed ha confermato quanto gli scouts avevano visto in lui, Mitchell è stata una piacevolissima sorpresa : Dopo i primi snap sul campo del Southwest Mississippi community college, dove si divide tra difesa ed attacco giocando anche running back, approda a Purdue e nell’ultimo anno, dividendosi tra linebacker e defensive end, registra 4.5 sacks e 25 tackles, in 9 partite disputate.

Il fiore all’occhiello rimane comunque Barmore, candidato al salto di qualità definitivo.

LINEBACKERS (7)

Ja’Whaun Bentley – Jahlani Tavai – Mack Wilson sr. – Raekwon McMillan – Matthew Judon – Josh Uche – Anfernee Jennings

Reparto che meriterebbe un articolo apposta, impossibile ridurre tutto in un trafiletto.

Turnover se ce n’è uno, reparto completamente rivoluzionato anche se la stella ovviamente è rimasta al suo posto (Judon); Bentley riparte con la certezza di essere diventato l’erede di Hightower, perno attorno al quale devono ruotare elementi decisamente più atletici e rapidi rispetto a quanto visto in passato.

E’ finita infatti l’epoca dei vari Hightower, Jamie Collins e Kyle Van Noy, mentre inizia quella di McMillan, Mack Wilson e … TAVAI ?!? non chiedetemi cosa ci vedrà nell’ex Lions Belichick perchè io proprio non lo capisco ma di solito almeno sui linebackers ha spesso ragione lui. Io avrei portato a roster McGrone,. che invece viene parcheggiato in Practice Squad, ma credo che lo switch tra i due sia solo questione di tempo.

Mi piace questo ripulisti generale, ne avevamo bisogno, ora c’è solo da sperare che i nomi siano quelli giusti.

CORNERBACKS (6)

Jonathan Jones – Jack Jones(R) – Marcus Jones (R) – Shawn Wade – Jalen Mills – Myles Bryant

Continuiamo sul trend dei reparti rivoluzionati; in poco più di un anno perdiamo Gilmore e J.C. Jackson, che forse se si fosse chiamato J.C. Jones sarebbe stato rifirmato, per puntare su alcuni giovani interessanti.

Jack Jones mi ha impressionato in preseason, ora però va verificato quando la palla scotta e quando davanti ci sono quelli veri, mentre ancora di più ha impressionato Marcus Jones, rookie che sembra di fatto essersi preso il ruolo di slot o nickel corner, che era specialità del veterano Jonathan Jones, il quale si sposta sugli esterni ad aggiungere qualità cercando di non far rimpiangere i pezzi grossi.

Molti di voi sanno come io abbia sempre difeso Jalen Mills anche se a tanti che leggono non è piaciuto (e forse non piace ancora) ma il n.2 ha dimostrato con versatilità e dedizione di meritare la palma del de facto CB #1 anche se questo sembra essere più un gruppo che deve lavorare d’insieme piuttosto che affidarsi ai singoli.

Terrance Mitchell dalla PS garantisce un instant starter al bisogno.

SAFETIES (7)

Adrian Phillips – Kyle Dugger – Devin McCourty – Joshua Bledsoe – Jabrill Peppers – Cody Davis – Brenden Schooler (R)

Il mio reparto preferito in assoluto di quest’anno, dal quale mi aspetto grandissime cose.

Ci sono veterani che negli ultimi anni hanno garantito una qualità ed un rendimento costantemente alto (D-Mac / Phillips), ci sono dei veri e propri senatori della difesa del futuro (Dugger), la scommessa molto gustosa di Peppers, la classica storia da underdog per cui in America (e non solo, vero Ana?) impazziscono (Schooler), ed un Bledsoe che al secondo anno ai Pats ha molta voglia di picchiare e mettersi in mostra.

Perchè 7 safeties vi starete chiedendo?

Perchè come avevamo già anticipato molti di loro giocheranno vicini alla linea di scrimmage, andranno in blitz, tormenteranno i tight end avversari, ed ho l’impressione che già in week 1 contro Miami, squadra ricca di velocità ed atletismo in attacco, vedremo come Belichick intenderà utilizzare questo plotone.

Kill squad.

SPECIALISTS

Nick Folk – Jake Bailey – Joe Cardona

Si continua sulla falsa riga delle certezze, sperando siano come i portieri a calcio : se non se ne parla vuol dire che va tutto bene.

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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