Come si sono comportate in questa offseason le nostre dirette rivali … riusciranno a costituire una reale minaccia per il trono della division?

Buffalo Bills

NFL Draft 2019 recap :
Round 1 • Pick 9 (9) • DT Ed Oliver
Round 2 • Pick 6 (38) • T Cody Ford
Round 3 • Pick 11 (74) • RB Devin Singletary
Round 3 • Pick 33 (96) • TE Dawson Knox
Round 5 • Pick 9 (147) • LB Vosean Joseph
Round 6 • Pick 8 (181) • S Jaquan Johnson
Round 7 • Pick 11 (225) • DE Darryl Johnson
Round 7 • Pick 14 (228) • TE Tommy Sweeney
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Nonostante un roster con ancora molte falle, ed un processo di rebuild in piena fase, i Buffalo Bills la scorsa stagione hanno deciso di buttare nella mischia il rookie quarterback Josh Allen; la mancanza di armi in una offense piuttosto asfittica non ha però impedito al coraggioso prospetto di mettere in luce alcune doti interessanti, che hanno convinto lo staff di aver scelto l’uomo giusto, ed in questa offseason i lavori si sono concentrati sul creare un attacco esplosivo e dare supporto al giovane “gunslinger”.

Le basi sono solide, perchè il general manager Brandon Beane e l’head coach Sean MCDermott hanno già avuto modo di prendere parte ad un progetto simile, quando lavorando per i Carolina Panthers riuscirono a creare un attacco davvero esplosivo e divertente, reparto che portò poi Cam Newton ad essere incoronato MVP di quella stagione.

Per venire incontro alle skills di Allen, Buffalo lo ha circondato di pass catchers rapidi come il free agent John Brown in uscita dai Ravens, giocatore che lo scorso anno è stato il vero e proprio “go-to guy” per Flacco specialmente sul profondo, con un average di 18.9 yards a completo, lo stesso identico average del tight end Dawson Knox selezionato quest’anno da Ole Miss. Buffalo aveva già trovato un valido elemento in Robert Foster, undrafted che nel corso della stagione ha saputo diventare un validissimo elemento nell’attacco dei Bills e che sicuramente rappresenta un papabile secondo o terzo ricevitore nella depth dei Bills.

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Robert Foster durante una azione di gioco / Bills Wire – USA Today

Mi lascia un pochino spiazzato la firma di Cole Beasley, conosciuto come “l’Edelman dei Cowboys”; dico spiazzato perchè la precisione sul medio-corto raggio è un grosso difetto di Josh Allen, che predilige i cosiddetti bomboloni sul profondo, e le caratteristiche di Beasley, paradossalmente invece perfetto per la nostra offense, potrebbero non sposarsi con l’idea di gioco finale.

Per proteggere Allen infine, i Bills si sono mossi con forse troppa agitazione per sistemare la loro linea offensiva; hanno infatti firmato ben 6 OL’s via free agency, ed hanno fatto trade up durante il draft per selezionarne un altro, ma nessuno di questi può essere considerato un “game-changer”.

Mitch Morse, ex centro dei kansas City Chiefs, è sicuramente il nome che spicca dal mucchio, non concede sacks dalla sua rookie season nel 2015. Quinton Spain, guardia sinistra, è un altro nome che potrebbe fare bene nella linea di Buffalo, ma il rookie Cody Ford, scelto al secondo round, è quello del gruppo che ha più upside.

Difensivamente parlando la prima scelta investita sul fenomeno Ed Oliver va a rafforzare uno dei reparti migliori dei Bills, linea che presenta l’ottimo Jerry Hughes ed anche Lorenzo Alexander. L’esperienza di Micah Hyde nella secondaria, e Matt Milano tra i linebackers, dovrà servire per sopperire ad un livello di talento ancora bassino.

Conclusione

Buffalo è forse ancora lontana dal potersi definire contender anche solo nella division, ma il lavoro del front office è chiaro : cavalcare Josh Allen mettendolo nella migliore posizione per avere successo. Allen però è un quarterback che ha anche evidenti difetti e va visto se questo basterà. Sicuramente questo attacco darà filo da torcere a molte difese e regalerà partite molto interessanti anche ai tifosi casuali che capiteranno sui match dei Bills.

Miami Dolphins

NFL Draft 2019 recap :

  • Round 1 (13th overall) — Christian Wilkins, DL, Clemson.
  • Round 3 (78th overall) — Michael Deiter, OL, Wisconsin.
  • Round 5 (151st overall) — Andrew Van Ginkel, LB, Wisconsin.
  • Round 6 (202nd overall) — Isaiah Prince, T, Ohio State.
  • Round 7 (233rd overall) — Chandler Cox, RB, Auburn.
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Flores introdotto alla stampa di Miami

Miami ha deciso di portare nel ruolo di head coach Brian Flores, dopo che l’ex linebackers coach dei Patriots ha servito come da “de facto” defensive coordinator per una stagione sola sotto coach Belichick; l’addio di Tannehill, ora riserva di Mariota ai Titans, ha liberato anche lo slot di QB1 che è stato prontamente occupato dalla acquisizione durante il Draft di Josh Rosen, che dopo il suo primo (e difficilissimo) anno in NFL si vede già costretto a fare le valigie e cambiare aria.

Rosen nella sua rookie season è stato 36esimo nella lega come overall grade, 36esimo come rating sui passaggi effettuati senza pressione, e 34esimo sui dropbacks sotto pressione (secondo ProFootballFocus), ma questi sono ovviamente numeri da prendere con le pinze vista la situazione davvero grigia in cui versavano i Cardinals lo scorso anno.

il supporting cast a servizio di Allen però non è di molto superiore a quello che aveva in Arizona, anzi forse non lo è per nulla; togliendo il giovane left tackle Tunsil, ed il wide receiver Albert Wilson, rimane davvero poco di cui essere entusiasti.

C’è un Kenyan Drake che forse è stato troppo poco utilizzato lo scorso anno e che dovrà caricarsi molto del peso di questo attacco se Miami vorrà avere successo, ma la OL non offre alcuna garanzia in fase di run-blocking. Kenny Stills sembra essersi assestato su livelli mediocri per la NFL odierna e non sembra la minaccia che pareva potesse diventare in maglia Saints.

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Laremy Tunsil proteggerà il lato cieco di Rosen

Ci si aspetta il salto di qualità poi da due elementi come il tight end Mike Gesicki ed il wr Devante Parker, ma torno a ripetere che con una linea offensiva così non vedo margini per aspettarsi un Rosen e più in generale una offense targata Dolphins in alcun modo incisiva.

Dal punto di vista difensivo molto bene la selezione di Christian Wilkins da Clemson che sarà un sicuro cardine da qui ai prossimi anni per la linea difensiva di Flores, e l’avere un elemento come Xavien Howard nella secondaria è sicuramente un plus, ma c’è troppo poco altro per gioire e per sperare che questa difesa tenga a galla Miami durante le partite più insidiose.

Conclusione

Miami è in pieno rebuild mode, ha lavorato anche per assicurarsi scelte ai prossimi Draft e questo sottolinea ancora di più che non sarà la prossima la stagione dove aspettarsi dei Dolphins combattivi e competitivi. Si può però lavorare attorno ad importanti elementi giovani soprattutto in difesa, e creare un roster valido da qui ai prossimi anni, indipendentemente da chi ne guiderà l’attacco.

 

New York Jets

NFL Draft 2019 recap :

  • Round 1 (3rd overall) — Quinnen Williams, DE, Alabama.
  • Round 3 (68th overall) — Jachai Polite, DE, Florida.
  • Round 3 (92nd overall) — Chuma Edoga, OT, USC
  • Round 4 (121st overall) — Trevon Wesco, TE, West Virginia
  • Round 5 (157th overall) — Blake Cashman, LB, Minnesota
  • Round 6 (195th overall) — Blessuan Austin, CB, Rutgers
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I Jets ripartono da zero, cambiando anche le divise / NFL.com

Dopo che i Bills hanno scelto Ed Oliver al primo round, ed i Miami Dolphins Christian Wilkins, anche i Jets non hanno voluto essere da meno e si sono assicurati non uno ma ben 2 pass rushers nelle prime selezioni, portando nella grande mela Quinnen Williams e Jachai Polite, a testimonianza di come il focus, per tutte e 3 le franchigie, fosse lo stesso : arrivare a Tom Brady, con le buone o con le cattive.

Williams e Polite andranno ad affiancarsi ad altri ottimi elementi come Leonard Williams e Brandon Copeland lungo la DL dei Jets, sicuramente uno dei reparti più forti di tutta la division; ho voluto partire dalla difesa questa volta proprio perchè secondo me è qui che risiede il potenziale dei bianco-verdi.

Per quanto riguarda i linebackers Avery Williamson rappresentava già un ottimo elemento, ma ora il reparto ha acquistato un altra dimensione dopo la firma dell’ex Ravens C.J.Mosley, anche se non sono per nulla un fan del coprire di soldi un giocatore di quel tipo. Per non parlare delle safeties poi, dove i Jets calano l’asso con forse il migliore tandem in NFL formato da Marcus Maye e Jamal Adams, che hanno concluso la stagione rispettivamente con 81.7 ed 89.7 di grade secondo PFF.

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Auguri a chi avrà il coraggio di correre in bocca a queste terribili safeties

Parliamo di attacco ora.

Sam Darnold è forse dei 3 giovanissimi quarterbacks quello da cui mi aspetto di più; ha fatto vedere cose ottime con un attacco pessimo e quest’anno il suo margine di miglioramento è veramente notevole; anche qui però, come detto in precedenza per i Dolphins, il nuovo head coach Adam Gase non ha fatto abbastanza per circondarlo di armi.

Va bene l’arrivo di Le’Veon Bell (che per inciso il coach non voleva nemmeno strapagare, motivo per cui si separarono durante la offseason dall’allora general manager), ma a livello di pass catchers c’è davvero poco. Ok la crescita di un ottimo tight end come Chris Herndon, che sarà comunque sospeso per le prime gare, compresa week 3 contro di noi, e va bene l’acquisto dell’ottimo Jamison Crowder ex Redskins nello slot, ma Enunwa e Anderson sono troppo poco sugli esterni per garantire un salto di qualità, soprattutto Enunwa che è un mio personalissimo pallino da anni ma si sta trasformando sempre più in “possession recevier” piuttosto che altro.

La linea offensiva è un altro grosso punto interrogativo a cui Gase sembra aver dedicato troppe poche risorse, e se si decide di ottenere un pezzo pregiato come Bell forse sarebbe stato opportuno spendere altrettanto per chi dovrà aprirgli i varchi.

Conclusione

I Jets sono indubbiamente quelli più pronti per infastidire i Patriots, con una difesa che si presenta sensazionale nella quasi totalità, tranne nel reparto cornerbacks; l’attacco ha tanto da dimostrare, e Darnold dovrà davvero metterci del suo per far funzionare il tutto.

 

 

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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