Seconda parte del pagellone stagionale, oggi si parla di difesa.

Se per l’attacco l’uomo alla guida è un veterano come coach McDaniels, la difesa viene spesso data per scontata col pensiero comune che “tanto c’è Belichick”, ma non è esattamente così; il reparto infatti è affidato alle giovani menti dei due figli di Bill (Steve per gli outside linebackers e playcalling, Brian per le safeties), Mike Pellegrino per i cornerbacks, e due ex giocatori come Mayo e Covington ad occuparsi rispettivamente di inside linebackers e defensive line. Questo, assieme a mancanze che definirei fondamentali come quelle dei veterani Hightower e Chung in campo, è da tenere a mente quando analizziamo quella che è stata una stagione “così così” per il nostro reparto difensivo.

 

DEFENSE

 

 

Patriots Report Card: Unsung heroes on O-line, defense drive blowout Raiders – Boston Herald
  • Defensive Linemen

Chase Winovich : 6

In sede di Draft, benchè la selezione di Wino fosse stata accolta, e giustamente, da un entusiasmo generale perchè il ruolo ci serviva eccome, e perchè diciamo che l’entusiasmo e la grinta con la quale il biondo gioca aiuta a volergli bene da subito, avevo voluto raffreddare i bollenti spiriti dicendo che lo stesso Winovich aveva un “tetto” ben definito, e che avremmo sì ottenuto un giocatore da impatto immediato, un titolare, ma anche un giocatore che non sarebbe potuto diventare molto di più. e purtroppo questa sua seconda stagione in maglia navy tende a darmi ragione.

Se è vero che sarà il nostro pass rusher migliore (chiude la stagione con 5.5 sacks, pochino direi) si trova a guardare molti snaps dalla sideline perchè non riesce a dare continuità nel fermare le corse quando deve settare il famoso “edge”. Nel corso della campagna formerà una combo interessante assieme a Dugger da un lato della linea, e migliorerà leggermente sotto questo aspetto, ma dimostra di non poter essere un “every down player” ma piuttosto un pass rusher situazionale.

Non c’è nulla di male, servono come il pane anche giocatori come lui, ma credo che questo fosse il famoso tetto di cui parlavo. Meriterebbe un voto un pochino più alto, ma do la sufficienza perchè a fine anno sono emersi alcuni rumor che lo dipingono come una specie di “locker room lawyer” (avvocato dello spogliatoio) e pare che alcuni coaches non gradiscano la sua “big mouth”; attenzione perchè questo in New England può pesare decisamente di più di un paio di tackle mancati.

 

Tashawn Bower : 7

Bower è una delle piacevoli sorprese di questa stagione; per ProFootballFocus il suo overall grade è lo stesso identico di Winovich (69.5) e registra un grade di 70.2 in pass rush. Gioca 137 snaps totali, suddivisi in 85 contro le corse e 46 contro il passaggio, con compiti appunto di pass rush.

A stagione in corso, Belichick compie la curiosa decisione di rilasciare Derek Rivers, una delle scelte alte al Draft che purtroppo non si è mai tradotta in prestazioni sul campo, confidando (credo) nel poterlo rifirmare, ma Rivers non supera i waivers perchè lo firmano i Rams. Subito rimasi colpito perchè non condividevo la mossa anche se il giocatore non aveva convinto, ma dopo aver visto giocare Bower ho capito il perchè di questa scelta; semplicemente l’ex Vikings (Minnesota lo scelse nel 2017 in uscita da LSU) aveva scalato le gerarchie, ed in campo ha saputo farsi valere e sopperire alla costante mancanza a singhiozzo degli outside Uche e Jennings, ed è riuscito a dare il suo contributo con 10 tackles solitari e 2 assistiti.

 

Lawrence Guy : 8

Vince Wilfork ha rappresentato per tanti anni quel nose tackle che per Belichick è ad oggi imprescendibile se si vuole giocare con una linea difensiva a 3, perchè il nose spesso è chiamato ad impegnare 2 gaps e quindi ha responsabilità enormi, e dopo Big Vince è stato davvero difficile trovare qualcuno in grado di fare quel mestiere.

Ci abbiamo provato via Draft con la selezione di Malcom Brown (ora ai Saints), valido mestierante ma nulla di più, e ci provammo firmando Akiem Hicks, fenomenale DL ora ai Bears, esperimento che riuscì ed ancora mi chiedo come mai non fu tenuto, il suo addio ha pesato secondo me molto di più di quanto chiunque immagini.

Abbiamo però trovato in Guy l’uomo adatto a fare ciò, e Dio solo sa quanto si sente la sua mancanza quando non può essere disponibile; 36 solo tackles, 14 assistiti (stats che lo piazzano al dodicesimo posto in NFL tra gli interior DL) 2 sacks e svariati gaps chiusi.

Nel mare di cap space libero con cui fantasticare immaginando i Patriots 2021, bisognerà obbligatoriamente trovare il budget per mantenere a roster uno dei tanti colpi azzeccati delle ultime stagioni e pagare (profumatamente ma li merita) uno degli “unsung heroes” dei nostri Pats, che si appresta a diventare free agent.

 

Shilique Calhoun : 6

Ennesima stagione dove Calhoun non riesce a trovare continuità, figura solo in una decina di partite, ma evidenzia da subito una maggiore incisività rispetto a quanto ci aveva abituato a vedere.

Le trasferte di Seattle e di Miami sono le uscite dove produce di più, ma in generale la sua presenza si sente ; 18 tackles totali, di cui 13 in solo e 5 in assist, 1 tackle for loss e 2 QB hits, questa è la sua stat line ed è la migliore della sua carriera, dopo che nel 2018 (sua ultima stagione ai Radiers) aveva registrato 12 placcaggi totali.

Un interessante Edge per il futuro che prende un 6 di incoraggiamento.

 

Adam Butler : 7

Butler ormai è un interprete imprescendibile per la nostra difesa quasi quanto Lawrence Guy; chiude l’anno con 481 snaps giocati ( 158 contro le corse e 317 in pass rush) dove registra 19 solo tackle e 4 sacks, se consideriamo che è 1 solo sack in meno di Winovich questo la dice lunga (sta a voi decidere in quale senso).

Classico esempio del giocatore normale che con voglia ed impegno si sta costruendo una carriera niente male, ma anche lui come Guy si appresta ad affacciarsi alla free agency come UFA, e sinceramente non ce lo vedo Belichick disposto a perdere i suoi 2 titolarissimi nel ruolo, anche se proprio Butler potrebbe essere decisamente più economico in termini di eventuale rinnovo contrattuale.

 

Byron Cowart : 6

Nella nottataccia contro i Los Angeles Rams mette a segno il suo unico sack stagionale, ma non sono i numeri che vogliamo analizzare tanto parlando di Cowart, che sono comunque il linea con le produzioni dei suoi colleghi (18 solo tackles, 12 assist su 419 snaps giocati); sono invece le presenze a testimoniarne una crescita costante.

E’ passato dalle sole 5 presenze del 2019 a ben 15 partite giocate nel 2020, con un ruolo in linea con le previsioni che avevamo fatto in fase di Draft, ovvero un lineman versatile, capace di giocare in qualsiasi spot lungo la D-Line.

Per citare Bill Belichick, i giocatori devono essere versatili, altrimenti devono essere veramente ma veramente bravi nel loro ruolo specifico; ecco Cowart è molto versatile, non sarà mai un Aaron Donald ovviamente, ma sta crescendo e la stagione 2020 ci ha detto che la sua pick è stata spesa bene.

 

Akeem Spence : s.v.

 

Deatrich Wise jr : 7

Ecco, su Deatrich Wise ho preso una enorme cantonata, non ci avevo capito davvero nulla.

Arrivato via Draft dai Razorbacks come Trey Flowers, se vi ricordate doveva proprio essere lui a sostituire il forte DE ceduto ai Lions; dopo un avvio scoppiettante nel 2017, condito da ben 5 sacks, è andato via via rallentando quella che sembrava una crescita veloce ed esponenziale, e si era assestato su quel ruolo di defensive end classico e anche un pochino desueto che credevo non avesse più motivo di esistere nella nostra difesa. Credo anche di averlo indicato come possibile taglio più volte in articoli recenti.

Invece il prodotto dei Razorbacks nel 2020 si rende protagonista di un ottima campagna, chiudendo con voti eccellenti : PFF lo valuta con un grade generale di 71.1 (36esimo su 129 interior dlinemen) con un 73.4 in pass rush e udite udite un ottimo 71.9 in coverage ?!?! Chiude l’anno col record in carriera di placcaggi totali (49) e si affaccia alla free agency con 4 stagioni sotto la cinta di buon football.

A 27 anni, rappresenta una firma ideale per noi, conosce il sistema difensivo e verosimilmente non chiederà moltissimo, ma potrebbe tranquillamente diventare un sacrificabile se si decidesse di dedicare più risorse all’attacco.

 

John Simon : 5

Simon rappresenta una lieve delusione, non tanto per le sue colpe (che sono limitate) quanto per aver dimostrato che è sì un buon giocatore, ma attorno a se ha bisogno di un comparto linebackers e D-Line di spessore, altrimenti vengono fuori qualche difficoltà.

Basti pensare, che siate fan dei voti di PFF o meno, che nelle ultime 3 stagioni il grade medio di Simon era 71 circa, quest’anno è stato valutato 48.3.

Parte anche bene contro Miami, ma la sua stagione non decollerà mai e vivrà delle alternanze della nostra difesa, senza mai riuscire ad imporsi. A 30 anni compiuti e con il contratto in scadenza, Simon qualora volesse rimanere a roster, e sono sicuro che Belichick proverà a tenerlo, dovrà accontentarsi di cifre minime con un contratto “prove it” e lavorare ancora più sodo.

 

Patriots LBs coach Jerod Mayo to interview for Eagles head coach job (report) - masslive.com
  • Linebackers

Josh Uche : 7

Nove partite sono poche per dare un giudizio oggettivo, sono pochissime per dare un voto superiore alla sufficienza, ma Uche in quel poco tempo a disposizione ha fatto vedere tutto quello che volevo vedere.

Un sack contro Baltimore, 3 QB hits contro i Rams (7 totali in stagione), un grade di 77.6 per PFF, insomma, tutto ci dice che è stato scelto l’uomo giusto.

Si nota da subito come la “Michigan connection” con Winovich possa portare ottimi risultati in pass rush, e sembra anche avere capito piuttosto velocemente i dettami di Mayo e di tutti i coaches.

 

Anfernee Jennings : 5

Decisamente quello più indietro dei due rookies, complici anche alcuni infortuni che non gli permettono di allenarsi e giocare a dovere.

Meglio sicuramente in run defense che contro i passaggi, Jennings dovrà lavorare molto, ma se come ci auguriamo tutti, potrà giocare al fianco di Hightower l’anno prossimo, sono sicuro che sarà uno di quelli che godrà di una crescita maggiore.

 

Ja’Whaun Bentley : 6

Bentley ha un ruolo veramente delicatissimo nella difesa targata 2020.

E’ di fatto l’unico middle linebacker a disposizione, e si trova catapultato nel ruolo di linebacker di maggiore esperienza (lui che è entrato in NFL solo nel 2018) affiancato da undrafted o rookies che guardano a lui come leader del reparto. E’ un ruolo che si rivelerà troppo pesante durante la stagione per lui, che se da prima deve constatare la difficoltà di non avere Hightower al suo fianco, successivamente si vede anche privato dell’aiuto del veterano Copeland, che sembrava poter essere un valido elemento salvo poi giocare solamente una manciata di partite e poi fermarsi per infortunio.

E’ chiaro ormai che Bentley sia un giocatore “situazionale”, ma soprattutto che non può tenere su una difesa da solo; il 6 è un voto piuttosto alto per il rendimento stagionale che ha avuto, ma credo che ci siano davvero tante attenuanti per lui e per il reparto in generale.

 

Cassh Maluia : s.v.

 

Terez Hall : 6

Sono solo 8 le partite in cui possiamo vedere Hall in campo, comprese le sfide con Baltimore (10 tackles totali) e la seconda con Miami (13 tackles totali); in questo breve periodo però Hall dimostra di poter avere le carte in regola per giocare ad alti livelli.

Arrivato in sordina come undrafted, non avrebbe probabilmente mai visto il campo con un roster al completo, ma complici Covid ed infortuni, ha avuto modo di essere buttato nella mischia e devo dire di essersi comportato meglio di alcuni compagni anche più quotati di lui.

Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, Hall potrebbe continuare a crescere e diventare un pezzo da rotazione importante del nostro team futuro.

Brandon Copeland : s.v.

Brandon King : s.v.

 

Kyle Dugger's Rookie Season Proved To Be A Hit For New England Patriots
  • Defensive backs

Joejuan Williams : 5

Williams avrà ovviamente gli occhi addosso da qui in avanti, perchè le situazioni contrattuali di J.C. Jackson e Gilmore sono cruciali per la costruzione del reparto da qui in avanti.

Williams è uno dei corner più grossi che abbiamo, fisicamente capace di ricoprire diversi ruoli, e perciò fondamentale nella perpetua ricerca della versatilità da parte del coach. Quello che mi ha un pochino deluso però, è stato vedergli preferito Jason McCourty quando Gilmore è andato out per infortunio.

E’ vero che era solo il secondo anno per Williams, ed è vero anche che la concorrenza nel ruolo è spietata, diciamo solo che affacciarci ad una offseason dove c’è il forte rischio di perdere uno tra i pezzi pregiati nel ruolo (se non due) senza sapere più a fondo cosa abbiamo in lui suona come una delusione, ma è ancora giovanissimo e credo abbia ampi margini di miglioramento.

 

J.C. Jackson : 8

Uno dei migliori giocatori in stagione, Jackson è ormai una sicurezza come CB 2 al fianco di Gilmore, ed anche come CB 1 ha saputo farsi valere.

Certo, alcune uscite come la seconda gara coi Bills hanno lasciato un pochino di amaro in bocca ma stiamo comunque parlando di Diggs, uno dei ricevitori migliori in NFL, e spesso giocate che sono ricadute sulla sua testa, andate poi analizzate tramite i filmati rivelano spesso errori di copertura e mancati aiuti altrui.

Jackson (25 anni) chiude l’anno con un grade generale di 69.5 per PFF, con un 70.1 in coverage; è secondo nella lega per intercetti (9), ed una quarantina di tackles totali.

Si affaccia alla free agency come RFA (restricted), ciò vuol dire che i Pats hanno la possibilità di tenerlo o guadagnare una buona pick da una sua eventuale dipartita, ma la logica dice che forse è arrivato il momento di salutare Gilmore e promuovere J.C. a cornerback numero 1.

 

Stephon Gilmore : 7

E arriviamo dunque al buon Gilly lock.

Costretto a disputare solo 11 gare per infortunio, vive una stagione “umana”; certo, il fatto che i coordinatori avversari cerchino di non lanciare dal suo lato non aiuta le stats, ma possiamo notare comunque un trend in discesa. I suoi voti in passato sono stati 83 nel 2017, poi tocca l’apice del 90.9 nel 2018, e torna ad 82 nel 2019, mentre quest’anno chiude col 61. Un solo intercetto, ma comunque la solita capacità di annullare il suo uomo a più riprese.

Gilmore sarà un elemento attorno al quale ruoterà la nostra offseason, perchè rappresenta uno dei principali elementi del roster ma anche uno di quelli col contratto migliore (ancora 1 anno per 7m) e proprio questo alla fine potrebbe convincere Belichick a tenerlo e semplicemente farlo giocare fino a scadenza contrattuale.

 

Jason McCourty : 5

Altro giocatore di una certa età ed in calo prestazionale, si affaccia all’estate come free agent e non credo sinceramente ci siano gli estremi per riportarlo a Foxborough.

Sappiamo benissimo quanto per lui ed il suo fratello gemello sia bello e stimolante giocare insieme, ed è anche vero che economicamente non richiederebbe chissà quale sforzo (ha guadagnato 2M il primo anno con noi e 2.6M il secondo) ma credo, e spero sinceramente, ricollegandomi a quanto detto in precedenza, che Williams sia pronto per prendere il suo posto.

 

Jonathan Jones : 7

Qui veniamo ad un giocatore che in sordina ha messo a referto una stagione eccellente senza che quasi nessuno lo notasse.

1 fumble forzato, 2 intercetti, 71 tackles totali, ed un grade di 80.7 per PFF (80.8 in coverage); è ancora uno dei pochi in NFL capace di tenere il passo a Tyreke Hill, ma soprattutto è ancora sotto contratto per altri 2 anni a cifre più che ragionevoli (5M circa) e non ho dubbi sul fatto che sarà un elemento di spicco della nostra difesa ancora per molto tempo.

 

Myles Bryant : 6

Sufficienza di incoraggiamento per quello che sapete essere uno dei miei pupilli dallo scorso anno; viene buttato nella mischia in qualsiasi ruolo : safety, box safety, corner, coverage, blitz, ed a volte viene confuso da questo marasma che vede svilupparsi attorno a se, ma sul finire di stagione sembra più padrone dei propri mezzi, registra 1 intercetto che sicuramente serve più a dargli morale che altro ma credo sia semplicemente l’ennesimo undrafted nel ruolo di cui sentiremo ancora parlare.

 

Terrence Brooks : 5

Probabilmente Brooks ha modo di stare a roster per l’apporto notevole verso lo special team che quest’anno è stato forse il reparto migliore dei nostri, e questo anche grazie a lui.

Ma giudicandolo come saftey, un disastro. PFF la pensa come me, dandogli un grade di 49.3 (contro il 72 del 2018 ed il 60 del 2019), e credo che le poche volte che è stato buttato dentro in difesa le possiamo ricordare come gli snap più confusi e negativi della nostra secondaria.

Quando prima vi parlavo di errori di copertura che hanno penalizzato corners e linebackers, mi riferisco proprio ad una media di rendimento piuttosto “subpar” delle safeties e di Brooks in primis.

 

Kyle Dugger : 9

Da dove iniziamo?

Dugger aveva tutto per fallire, TUTTO.

Scelta super reach al draft, scuola minore, ennesimo prospetto che sembra puntato da Belichick e solo da lui, soprattutto così alto nel Draft.

Ed invece il Belichick che drafta così male e che dovrebbe abbandonare il football ne ha azzeccata un altra. Dugger diventa quasi da subito il sostituto naturale di Chung; 80.4 di grade in pass rush, 73.6 in run defense, certo fa vedere anche che la copertura sui passaggi non è il suo forte, ma non è stato preso per quello, e migliorerà.

I suoi placcaggi totali sono 61, ma al di là della quantità è la qualità che sorprende, è uno dei placcatori più efficaci e puliti (e cattivi) del nostro team, e credo che questa volta abbiamo fatto veramente centro.

 

Adrian Phillips : 8

Al povero Phillips ho voluto dare 8 ad occhi chiusi senza andare a leggere i numeri o le stats, ma solo per quello che gli è toccato fare poveretto tutto l’anno.

Utilizzato come linebacker nel mezzo del campo, doveva bloccare quasi sempre gente grossa il doppio di lui, e lo ha fatto per tutto l’anno senza battere ciglio, picchiando come un fabbro.

In run defense il suo grade secondo PFF è comunque di 68.8, tutt’altro che basso, anche se ovviamente quando gli arrivava in faccia una guardia, un tackle oppure un fullback ne pagava le conseguenze, ma non era colpa sua, era una scelta dei coach, giusta o sbagliata che fosse.

Chiude con 2 intercetti su 41 targets, ed un ottantina di placcaggi totali, guerriero.

 

Devin McCourty : 6

Devin si trova ad essere capitano di una difesa dove mancano tanti dei lottatori coi quali ha divisio il campo negli ultimi anni, ma fa comunque un buon lavoro nel tenere unito il gruppo anche nei momenti più delicati.

I suoi 2 intercetti su 25 targets sembrano ottimi numeri, ma chi ricorda le partite sa che il buon Devin ne ha lasciati sul campo almeno altri 4 o 5, sembrava veramente stregato (in negativo).

Il suo contratto, colmo di bonus e di eventuale dead money, garantisce la sua presenza anche il prossimo anno, ma il ruolo di free safety sarà sicuramente uno dei punti focali nel prossimo Draft oppure in quelli immediatamente successivi.

 

 

In tough season, Patriots special teams players Slater and Bailey have stood out
  • Special team

Jake Bailey : 9

Si contende la palma di MVP della stagione con il rookie Onwenu, ma sarà deformazione professionale, o chiamatela come volete, ma per me la O-Line avrà sempre un posto più ingombrante nel cuore.

Ciò non toglie che la stagione di Bailey sia un altra enorme, fantastica prova di uno dei migliori punter che la NFL abbia visto a memoria recente, una vera e propria arma, nulla da aggiungere.

 

Nick Folk : 8

Che dire di Big Dick Nick? partito con qualche incertezza, si conferma poi solido veterano, un cecchino se così vogliamo chiamarlo anche in maniera amichevole. Una delle poche luci e delle note di colore in questa stagione.

 

Justin Rohrwasser : s.v.

Written by francescoc

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