Usciamo ancora imbattuti da un Thursday Night football pieno di infortuni, errori e brutte giocate. by Marco Santagostino

Altra week, altra vittoria che per molti era già scritta in partenza. I Giants, senza i loro top player nelle posizioni di WR (Sterling Shepard), RB (Saquon Barkley e il suo Backup, Wayne Gallman) e TE (Evan Engram) e con un QB rookie alla quarta partita da starter, dovevano essere carne da macello per i patrioti giudati da Tom Brady. Beh, non è andata proprio così, anche se il punteggio lo potrebbe far pensare.

 

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OFFENSE

Dopo che per anni l’attacco è stato il fiore all’occhiello della franchigia di Boston, quest’anno sembra invece esserne il tallone d’Achille, o quanto meno il reparto più indietro nella preparazione e nell’amalgama.

I problemi, come spesso succede nel football, partono dalla linea offensiva. Purtroppo le assenze del tackle sinistro Wynn (rientro previsto alla week 11) e soprattutto del centro Andrews continuano a pesare come macigni. Newhouse, nonostante l’esperienza, sembra inadatto al ruolo di starter sul lato cieco di Brady: è spesso battuto dalla pass rush avversaria, come anche Karras – che però sembra essere un po’ più a suo agio, forse per gli anni passati a studiare da Scarnecchia.

Il risultato è doppio, a mio modesto avviso. Prima di tutto, Brady ha 4 decimi di secondo in media per scaricare il pallone – le uniche volte che ha avuto tempo sono state situazioni di 3rd&long con la difesa che mandava in pressione solo 3 uomini. Il secondo è che troppo lavoro ricade sulle spalle di Thuney, Mason e Cannon, che a lungo andare vanno in sofferenza. Va anche aggiunto che i TE non sono di grande aiuto in pass protection: La Cosse ha finito ancora la partita zoppo – sempre il solito problema alla caviglia – mentre Izzo è troppo spesso stato in balia degli outside linebacker avversari quando cercava di proteggere il nostro QB.

Va detto che col passare dei minuti la situazione almeno sul piano del run blocking è migliorata. Una volta entrata in ritmo, siamo riusciti a correre in maniera più continua.

I running back, infatti, pur con Harris e Burkhead inattivi, sono stati autori di una buonissima prestazione. Sony Michel, lo starter al secondo anno tra i Pro, chiude con 22 corse per 86 yards e mostra che, se la OL fa bene il suo lavoro, sa essere devastante per continuità – riuscendo a guadagnare yards con pazienza nell’attesa del varco per poi colpirlo con rapidità. Buonissima la prova di Bolden che, oltre al contributo fondamentale negli Special Teams, mette a segno 24 yds su 3 portate e un TD. Secondo di giornata per numero di corse effettuate… Tom Brady, che grazie a varie QB-Sneak guadagna 6 yds ma soprattutto mette a referto 2 TD.

Un po’ meno bene per quanto riguarda il passing game. Sicuramente il forte vento ha avuto una grossa incidenza, così come anche la necessità di scaricare la palla in fretta per non subire sacks. Alcuni lanci di Brady però (incluso quello dell’intercetto) sono sembrati di “bassa qualità” per così dire: la palla non arrivava nel punto giusto per garantire una buona ricezione al compagno di squadra. Tom Terrific chiude comunque con 31/41 per 334 yds, senza TD e con un INT.

Tra i ricevitori, la cattiva notizia è l’ennesimo infortunio. Dopo Dorsett (inattivo per un problema al bicipite femorale), anche Gordon si infortuna durante la partita: la dinamica è di quelle che fanno chiudere gli occhi per non vedere ginocchio e caviglia che si girano malissimo, ma forse (speriamo) potrebbe non essere cosi serio come sembra. Fatto sta che i Patriots si sono ritrovati a giocare più di metà match con i soli Edelman (9 ricezioni per 113yds, e che dio lo benedica) e gli undrafted Meyers (4 per 54 yds) e Olszewski (ex defensive back al college, 2 ricezioni per 34 yards), e a questo va aggiunto che, per quasi metà partita, si è dovuto rinunciare sempre per infortunio al fullback Jakob Johnson. Tom Brady dichiarerà ai microfoni della NFL che non ricorda sia mai successo nei suoi 20 anni di carriera, di vedere il suo team costretto a poter schierare una sola formazione con un solo tipo di personale.

Antonio, Antonio, mannaggia a te e a chi ha inventato i cellulari…

DEFENSE

Lights Out.

Solo così si può definire il momento della nostra difesa. Un reparto di bestie assetate di sangue, che non lasciano respiro all’attacco avversario. Il povero Daniel Jones (che a mio modesto parere, una volta superate le ovvie difficoltà di un rookie, si rivelerà il migliore della nidiata prodotta dal draft di quest’anno) è costretto a chiudere con un devastante 15/31 per 161 yds e 3 intercetti. Purtroppo è anche autore di un bellissimo TD pass (non a caso è soprannominato “Daniel Dimes” per la precisione) per Golden Tate, che va così a macchiare il tabellino della nostra defense: è il primo TD Pass subito dai Patriots dal Championship dello scorso campionato.

La marcatura di Jonathan Jones era perfetta, ma purtroppo il lancio lo è stato di più.

Ciò detto, vedere una difesa che sui terzi e corti si presenta in press man coverage con i cornerback, con i LB schiacciati sulla linea a blitzare (o a fingere di farlo per poi scalare in copertura) e una sola safety a proteggere il profondo e fa chiudere all’attacco avversario con un misero 2 su 10 in queste situazioni beh… non so voi, ma mi ha esaltato parecchio.

La prova dei nostri cornerbacks e della secondaria in particolare è stata pressoché perfetta. Sempre pronti a intervenire sulla palla quando il lancio andava dalla loro parte, ma in generale sempre soffocanti nelle coperture, dando così al QB avversario poche opzioni per lanciare. Mostruosa la prova di Gilmore: 5 tackle, 5 passaggi difesi (un’enormità) e un intercetto.

Ottima anche la prova dei linebackers, con John Simon autore di un intercetto e Kyle Van Noy che è lesto a recuperare il fumble causato da Jamie Collins e a riportarlo in TD – Oltre ad essere autore dell’unico sack di giornata.

Ordinaria amministrazione per la DL, che secondo me ha “vissuto” un po’ sulle spalle della secondaria, non avendo grossa necessità di arrivare in fretta al QB grazie alle ottime coperture dei CB.

Da segnalare il primo TD in Nfl di Chase “Thor” Winovich, abilissimo ad acchiappare al volo i pallone dopo che Bolden, spingendo indietro il diretto avversario, ha fatto in modo che il punter dei Giants non avesse lo spazio necessario a calciare Il punt che di conseguenza è finito sulla testa del compagno di squadra, con il pallone impazzito che finisce nelle manone di Winovich.

6-0.

On to the Jets.

#LFG

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Migliore in campo: Stephon Gilmore

Peggiore in campo: Marshall Newhouse e nemmeno di poco.

 

Marco Santagostino@PatriotReign

Written by francescoc

1 Comment

Giancarlo Boromei

Cosa dire in queste porte girevoli che sono il ns reparto ricevitori anche il grandissimo Tom Brady alla fine va in difficoltà aggiungiamoci poi i problemi della linea offensiva dal lato cieco ed ecco che i rischi di un infortunio al ns qb aumentano sempre più; spero di sbagliarmi ma da due o tre gare ogni volta che un difensore riesce a toccare TB12 un brivido mi corre lungo la schiena.
Note positive: DIFESA.
Come già detto e dai tempi del primo ciclo che la difesa non aveva un rendimento così efficace e duraturo fisiologicamente dovremo avere un calo meglio se capitasse intorno alla settimana del Bye di modo da ritornare in auge in tempo x la postseason.
Cmq godiamoci questo 6- 0 del resto fino a prova contraria i campioni siamo noi!!!
Go Pats!!

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