Marco analizza a caldo il triste spettacolo andato in onda ieri a Foxborough

Dopo due settimane di tira e molla, siamo finalmente riusciti a tornare in campo. Il Covid ci sta colpendo abbastanza prepotentemente, recuperiamo Newton e Gilmore e perdiamo Mason in OL.

Non sono solito cercare scuse, ma va effettivamente sottolineato che si è vista la differenza tra una squadra che si è sempre potuta allenare e i Patriots, che hanno effettuato due allenamenti di squadra nelle ultime due settimane – e Newton che si è allenato una volta nelle ultime tre.

Aggiungiamoci che ieri la OL giocava con due rookies, un Danese all’esordio, un centro che non è un centro e il solo Wynn nel suo vero ruolo, dopo essere partito da guaria. Recipe for disaster.

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OFFENSE

Partiamo da Newton: 17/25, 157yds, 0 TD, 2 INT; 10 corse, 76yds, 1 TD. Di gran lunga il migliore in campo del nostro attacco. Ma come, direte voi? Beh, senza di lui staremmo tranquillamente parlando di un 18-3. Non è in giornata e si vede, lento nelle letture, soffre la pressione concessa dalla linea, spesso sparacchia palloni brutti, prende un sacco di botte, ma quando la situazione si fa disperata è lui (e Lock) a tenerci vivi con le sue corse. Non è questo il vero Newton e trovo abbastanza infondate le critiche (e le battutine) piovute ieri sera. Non per parlare male degli assenti, ma Tom Brady con la pressione concessa dalla linea ieri sera non avrebbe fatto meglio, anzi.

In generale in attacco c’è davvero poco da salvare. La OL rimane secondo me il reparto più “scusabile”, viste le assenze e il rimaneggiamento completo che ha subito.

I RB risultano completamente avulsi e inefficaci – tolto Newton, il secondo per produzione è Damien Harris, 19 yds in 6 portate. L’unico ad avere un minimo di impatto è White in fase di ricezione (8 rec, 65yds). Anche il reparto ricevitori non è un fattore: Byrd e Izzo 3 ricezioni e 38 yds ciascuno, Edelman 2 per 8 yds, Harry inesistente. Unica nota positiva dell’attacco in generale è che i trick play, che spesso richiedono qualche ingranaggio in più da oliare per farli funzionare, hanno avuto successo: diciamo che la brutta prestazione generale è più dovuta dalla lunga assenza dagli allenamenti di Cam e da una OL veramente rabberciata.

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DEFENSE

Bend but don’t break. Riassumerei così la prestazione della nostra difesa.

I Broncos ci asfaltano sulle corse: 37 portate, 135 yds di cui 101yds corse da Lindsay, un folletto che ieri non riuscivamo proprio a tenere.

La linea difensiva viene travolta sulle corse e non porta pressione sul QB, Lock ha spesso molto tempo per lanciare e cerca di approfittarne. Va detto che per lunghi tratti è bravo a trovare il TE dal nome impronunciabile, e qui vanno un po’ bacchettate le nostre S/LB Phillips e Dugger che spesso lo lasciano colpevolmente solo. Sul profondo, il QB avversario è molto 50/50, spesso pesca il WR Patrick per grossi guadagni o Jeudy sul medio, ma altrettanto spesso rischia l’intercetto.

È infatti maiuscola ancora la prova della nostra secondaria, in particolare di Jonathan Jones che va due volte vicino all’intercetto riuscendo a metterlo poi a segno a fine partita e dando ancora una chance al nostro attacco. Bene anche J.C. Jackson, autore dell’altro Intercetto, mentre ormai Gilmore non fa più testo (la parte di campo dove gioca lui è tendenzialmente esclusa dal gioco avversario a prescindere, come notavano i commentatori ieri).

La difesa finisce senza concedere alcun TD, purtroppo loro hanno McManus e non Folk: a Kicker invertiti l’avremmo portata a casa noi. Non inganni il 2/2 di Folk (uno nelle 30 e uno nelle 40): il FG più lungo era dalle 41yds.

Partita, in conclusione, che dice il giusto: venivamo da una situazione strana, e siamo comunque andati vicini a portarla a casa. Da qui si può solo migliorare, COVID permettendo (ma quello è un problema di tutte le squadre).

Migliore in campo: Cam Newton

Peggiore in Campo: N’keal Harry

Marco Santagostino@PatriotReign

Written by francescoc

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