Un riassunto delle ultime ore, per capirci qualcosa.

Dopo che la news di Stephon Gilmore positivo al coronavirus, assieme allo special teamer Bill Murray, portava a 3 il numero totale degli infetti in casa Patriots, la partita casalinga contro i Denver Broncos è stata posticipata a lunedì (oggi) ore 23.00 italiane, con il team che di loro stessa iniziativa ha tenuto le facilities chiuse per due giorni onde evitare ulteriori problemi e per permettere le varie pulizie dei team medici.

Gilmore oltretutto aveva cenato con Cam Newton il venerdì prima della gara coi Chiefs.

Succede però che domencia mattina Foxborough si sveglia con la news che non ci voleva, infatti Byron Cowart, difensore, è il quarto elemento positivo dopo i test del venerdì. Così dopo il leggero allenamento del sabato, questa volta è la NFL ad imporre ai Patriots la chiusura delle strutture, ma il problema del disputare il match rimane, con i Broncos che avrebbero dovuto volare il giorno stesso.

La lega decide così di non ripetere l’errore fatto prima di Patriots-Chiefs e di rimandare ulteriormente il match che a questo punto si disputerà domenica prossima 18 Ottobre alle ore 19.00 italiane.

Questo per il team comporta sì la possibilità di recuperare Cam, Gilmore e magari anche chi in IR come il centro Andrews, che sta recuperando da una frattura al pollice, ma anticipa di fatto il bye week, ovvero la settimana di pausa che da calendario avrebbe dovuto essere in week 6 ed ora invece è in week 5, cioè adesso.

Non è ovviamente una situazione ideale, primo perchè invece che avere una settimana trattata proprio come bye, la si è spesa lavorando per i Broncos, per carità, ci si è portati avanti col lavoro, ma ora i giocatori avranno 12 partite consecutive senza più occasione per far rifiatare il corpo e staccare la mente.

Gli stessi giocatori dei Broncos si sono giustamente spesi in proteste sui social, anche perchè per Denver questo spostamento comporta tutta una serie di cambi di partite non indifferente, ed anche per loro il bye week è di fatto sfumato nell’etere.

I Patriots, così come anche Denver ovviamente, potrà beneficiare di più tempo quindi per preparare il match, anche se rimane da verificare che a) la situazione covid rimanga allo stato attuale e che non escano nuovi positivi e che b) permettano di riaprire le facilities e di allenarci.

Il regolamento NFL oltretutto riguardo ai casi di coronavirus non è chiarissimo; pare infatti che per rientrare dopo almeno 5 giorni siano necessari 2 tamponi negativi a distanza di 24 ore, ma pare anche che se dopo 10 giorni dal primo tampone positivo, il giocatore non mostri sintomi (Cam e Gilmore sono asintomatici, per sources) ed il medico ritenga che non sia un vettore, ovvero che non ci sia il rischio di diffondere il virus da parte sua vista la evidente molto bassa carica virale, il giocatore possa rientrare.

Tradotto in termini da strada : se Cam dopo 10 giorni sta bene pur non avendo due tamponi negativi e non mostra sintomi può giocare.

Vedremo quindi (forse) un match più interessante e competitivo, coi Patriots che incrociano le dita per recuperare 3 tra i migliori interpreti in squadra (Newton, Gilmore e Andrews), ma anche i Broncos che possono dare più tempo al quarterback titolare Drew Lock di recuperare dai problemi alla spalla destra, ed al forte tight end Noah Fantdi rientrare tra i ranghi.

 

Non ci resta che incrociare tutto quello che possiamo incrociare e toccarci ovunque (fermi con quelle mani che Dio vi vede) per sperare di vedere ancora del Patriots football.

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *