Le ultime di mercato in casa Pats.

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All’apertura di questa offseason i reparti che andavano maggiormente ritoccati erano davanti agli occhi di tutti ed erano due, ricevitori e tight ends, in parole povere, i ricettori dei passaggi di Brady, non proprio ruoli di secondaria importanza; l’atteggiamento del coaching staff è stato simile per entrambi i reparti, visto che si è deciso di firmare molti giocatori, con la consapevolezza che per ovvie ragioni solo pochissimi potranno ottenere il posto, ma questo garantisce, se non altro, numerose “camp-battle” davvero interessanti.

Se per quanto riguarda il ruolo di tight end possiamo parlare sì di battaglia, ma non poi così interessante visto che i principali esponenti del reparto ( Seferian-Jenkins, Benjamin Watson) non solleticano particolarmente il palato di noi tifosi (e come potrebbe essere dopo aver assistito alla carriera di Gronkowksi), per quanto riguarda i wide receivers invece si sta delineando un reparto folto, profondo e variegato, che lascia davvero buone speranze per l’immediato futuro.

Dietro infatti agli intoccabili Julian Edelman e N’keal Harry, la guerra all’ultima ricezione si preannuncia spietata; io la immagino così :

INTOCCABILI

Julian Edelman, N’Keal Harry, (Matthew Slater)

SICURI

Phillip Dorsett

BATTAGLIA PER 4/5 SPOT

Braxton Berrios, Dontrelle Inman, Demaryus Thomas, (Josh Gordon)

LONGSHOTS

Damuon Patterson, Maurice Harris, Jacoby Meyers, Ryan Davis

Il nome nuovo come evidenziato è infatti Dontrelle Inman, che arriva dopo una parte di stagione disputata ai Colts, e che verosimilmente potrà combattere per il ruolo di 4 o 5 (nel migliore dei casi 3) spot a roster.

Inman ha 30 anni, apre la sua carriera a San Diego con i Chargers dove, in 3 anni, guadagna sempre più spazio; passa infatti dalle 12 ricezioni nel 2014 alle 58 due anni più tardi, con 4 touchdown nella stagione.

Nel 2017 si divide tra Chicago Bears e Chargers, mentre la stagione 2018 lo vedrà protagonista coi sorprendenti Colts, dove nel corso delle settimane si fa spazio fino ad arrivare ad essere WR2 dopo aver stabilito un ottima intesa con Andrew Luck. I numeri non sono fantastici (28 ricezioni per 304 yards e 3 TD) ma è un buon bottino se pensiamo che Inman è arrivato ai Colts a stagione iniziata ed ha disputato solamente 9 gare.

La firma personalmente mi piace moltissimo, potrebbe essere la steal di questa offseason. Attenzione, non stiamo parlando di un WR1 o del nuovo Julio Jones, assolutamente no, ma parliamo di un ricevitore innanzitutto fisico (6’3”), capace di correre le tracce in maniera impeccabile, caratteristica che ha reso Edelman il go-to guy di Brady, e che a livello di talento potrebbe essere un gradino sopra i WR3 che abbiamo avuto ultimamente (Dorsett, Hogan, Amendola).

Questo esempio che segue mostra propio ciò che dicevo poco fa, ovvero la capacità da parte di Inman di creare spazio semplicemente correndo delle tracce al limite della perfezione :

Anche la difesa va a rafforzarsi ma stavolta parliamo di un (gradito?!) ritorno, quello di Jamie Collins.

Facciamo un passo indietro ripercorrendo cosa successe con Collins dopo che fu scelto al secondo giro; il linkebacker stava diventando una stella, top 5 del suo ruolo nelle mani di Belichick, ma nel 2016 fu ceduto a Cleveland, dopo una serie di rumors e voci uscite da Foxborough più o meno veritiere. Si parlava infatti del famoso aneddoto di quando Collins arrivò all’allenamento con la manicure fatta e si presentò in campo con delle protezioni trasparenti per le sue unghie, cosa che non piacque particolarmente allo staff, fino ad evidenziare un atteggiamento in campo troppo arrogante, quasi a non seguire schemi ed assegnamenti ed a voler fare di testa sua, il tutto condito dalle dichiarazioni del suo agente che ai tempi diceva che il suo assistito avrebbe meritato “Von Miller money”.

Detto fatto, ed in completa “Belichick fashion” il giocatore viene spedito a Cleveland nello stupore generale, piazza dove avrebbe potuto placcare senza usare le mani appena curate e guadagnare i soldi che voleva.

Dopo un 2018 mediocre dove fa registrare 104 tackles totali (di cui ben 13 for loss), 4 sacks ed 1 intercetto, si affaccia alla free agency dove rimane libero fino ai primi di Maggio, periodo nel quale viene contattato e successivamente riportato a Boston.

Ora chi si ricorda bene cosa era capace di fare sul campo, sarà felicissimo di questa firma, e qui ne avete qualche testimonianza :

Che disfarsi di questo tipo di giocatore fosse una perdita enorme era chiaro a tutti, il talento non è stato mai messo in discussione, ma rimane il fatto che nella cultura Patriots l’atteggiamento ed il portamento vanno al primo posto e nessuno ne è escluso.

Il contratto di Collins, con un cap di 3M, non deve trarre in inganno : Albert Breer ha rilasciato su twitter i dettagli del contratto, che elenchiamo di seguito.

150K alla firma

900K base ( di cui 100K garantiti)

850K per game di roster bonus

100K di workout bonus

2M in incentivi in playing time

500K se fa il pro bowl

500K se termina la stagione da All pro

Questo ci dice che per la squadra un eventuale taglio in estate prima di cominciare la stagione significherebbe guadagnare circa 2.5M, non poco, e che sostanzialmente il giocatore dovrà guadagnarsi ogni singolo dollaro mostrando di essere al livello richiesto.

Se la testa però fosse quella giusta, sarebbe veramente lussuoso concedersi dalla panca un cambio del genere; a mio modesto modo di vedere il ruolo di middle è una cosa a due tra Elandon Roberts e Ja’Waun Bentley, gli outside linebackers titolari saranno Dont’a Hightower e Kyle Van Noy, con le incognite di Christian Sam e appunto Jamie Collins. Per Collins prevedo un ruolo minore rispetto a quello avuto in passato, ma la sua versatilità permetterà al giocatore sia di rendere in pass rush sia in copertura, un ruolo quindi ad hoc cucitogli addosso, con responsabilità chiare e limitate, ma certo con lui nel mix la difesa guadagna, per ora solo sulla carta, un talento complessivo notevole.

News minore ma non meno importante il rinnovo fino al 2021 dell’asso dello special team Brandon King.

 

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

1 Comment

Giancarlo Boromei

Certo se Collins fosse in grado di rendere per due terzi di quello che aveva fatto in passato sarebbe già un grande colpo; però ho i miei dubbi in primis la testa e quello che ci infilano quelli del suo entourage poi aver giocato in una realtà perdente può abituare il ragazzo a pensare più ai suoi numeri che al bene del team.
In questo secondo caso però sono certo che lo staff di coach B saprà ben indirizzarlo oppure accompagnarlo alla porta di Foxboro.

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