Prima o poi sarebbe successo, era inevitabile (fortunatamente) l’integrazione – di razze, religioni, ecc – ha salvato milioni di vite ed è  un simbolo distintivo della civiltà, il football e in generale lo sport ha aiutato tantissimo a rendere  reale l’ “I have a dream”  di Martin Luther King.
Il football è uno sport, (lo so sono terribilmente ingenuo) e non uno strumento di politica, per questo non condivido questa frase  “Sam Cunningham did more to integrate Alabama in 60 minutes than Martin Luther King did in 20 years.” Claybourne.
Mi sono fatto prendere un pò la mano, chiedo venia.
No, no, non avete sbagliato sito, siete nel meraviglioso mondo di Patriot Reign.

il Minutemen di oggi : Sam “BAM” Cunningham.

A dispetto delle apparenze Sam  Cunningham da Fullback puro è il leader di yards corse di sempre dei Pats.  M andiamo con ordine.
In un afoso 15 agosto del 1950, nacque Sam, fin da piccolo il suo unico pensiero era di giocare a football.
Dal 70′ al 72′ giocherà per l’ University of Southern California, con i Redshirt correrà, riceverà, bloccherà, insomma con impegno e costanza divenne uno dei più forti Fullback del 1972, quando venne votato All-American.
In quegli anni il buon Sam sempre pronto a mettersi in gioco, sempre così estroverso, sempre pronto a imparare, capì che se voleva fare strada tra i Pro doveva pensare solo a giocare, senza mettersi nei guai, e così Sam pronto sia fisicamente, che mentalmente, decise di fare il grande salto nel mondo del football marchiato NFL.
Venne pescato come 11° scelta assoluta dai New England Patriots in cui giocherà tutta la sua carriera.
Il confronto con il gioco duro e maschio dei Pro non mise paura a Sam, anzi lo spronò a dare sempre il meglio. Nel 1974 addirittura 811 yards e 9 TD, nel 1977 fece ancora meglio con 1,115 yards con 4 TD e 376 yards e 1 TD ricevuto; purtroppo il livello della squadra non aiutava la voglia e la produttività di Sam, che nonostante il suo impegno e le sue prestazioni, vedeva infrangersi i suoi sogni non solo di raggiungere il Super Bowl ma addirittura di post season.
Questa frustrazione collettiva non fece demordere Sam, che provò fino all’ultima partita a dare sempre più a quella maglia che amava.
Ci furono alcune soddisfazioni personali, come il Pro bowl 1978, il record di 5453 yards corse ogni epoca dei Pats, 210 ricezioni per 1,905 yards ricevute, il tutto condito da 49 TD. Come ciliegina sulla torta,  l’entrata alla Patriots Hall of Fame nell’anno 2010.

Cunningham in azione.

Troppo grosso e alto per essere un  tight end, a detta di alcuni avversari,” era il più forte, quando usciva dal backfield era già troppo tardi, provavi a fermarlo in tutti i modi ma non andava giù”
Il suo carattere genuino, la sua voglia di vincere e unite al suo talento e al suo gioco puro e semplice, gli hanno fatto guadagnare rispetto e ammirazione.
Kraft proprietario dallo spirito yankee disse : ” He was an old-school fullback who would punish would-be tacklers, yet his signature carry was the one where he would leap over the line of scrimmage at the goal line to score a touchdown.

l’agilità era un arma di Sam nonostante la sua stazza.

Non sarà stato il più forte fullback  della NFL, non sarà stato il più vincente Patriot di sempre, ma nella mente e nel cuore dei tifosi sarà sempre “Big Bam” che corre, che spazza gli avversari, che demolisce i placcaggi, che segna touchdowns.

Written by francescoc

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