La trasformazione della difesa in New England passa dal parquet.

Brad Stevens, Alex Cora, Bruce Cassidy reflect on lessons learned ...

Recentemente sono incappato in un articolo di Pat Lane su Pats Pulpit che toccava questo argomento, ed ho ritenuto interessante riportarne alcuni concetti qui.

Non è un mistero che ci sia un ottimo rapporto di collaborazione tra il coach dei Celtics Brad Stevens, e Bill Belichick; i due hanno speso momenti insieme appena possibile nelle scorse stagioni per imparare l’uno dall’altro, a detta loro, e nell’ambito del decision making di Bill Belichick iniziano a vedersi alcuni dettami simili alla transizione fatta recentemente dai Celtics verso una difesa “positionless”.

Per sintetizzare, la NBA sta andando verso un sistema di gioco che abbandona i dogmi dei classici 5 ruoli base, per andare verso un prototipo di 2/3 giocatori sul parquet, capaci di fare bene o male tutto; stanno andando scomparendo le classice guardie tiratrici alla Ray Allen per dirne una, per avere contemporaneamente sul campo elementi capaci di difendere su chiunque.

Uno che viene in mente subito per esempio è Marcus Smart, che non si tira certo indietro dal marcare il centro avversario, ma anche la selezione di giocatori dalle lunghe leve come Tatum e Brown, capaci di difendere anche contro i n.4 ed i n.5, ma che hanno enormi potenzialità di segnare con metodi diversi, fa capire come si vada verso quintetti che al loro interno schierano di fatto, 3 tipologie di giocatori che si alternano nei ruoli in campo.

Un altro aspetto che sottolinea questo sono i lunghi che Boston ha avuto negli ultimi tempi : Al Horford, Kelly Olynyk, Daniel Theis, tutta gente dalla mano delicata e capace di segnare anche da dietro l’arco.

Three reasons why the Boston Celtics have the best defence in the ...

Venendo a noi ed ai nostri Patriots, come si trasforma questo sulle 100 yards del gridiron?

La NFL sta entrando verso una nuova era del gioco; se ieri il prototipo di QB erano i Manning ed i Brady, oggi il prototipo vincente sembra essere Mahomes, Lamar Jackson, Russell Wilson.

Le offense di oggi sono costruite attorno alle RPO (run-pass option), con attacchi che si schierano in campo dando meno riferimenti possibili, e QB’s capaci di batterti tanto coi piedi quanto coi lanci.

Basti pensare ai quarterbacks che i Patriots afronteranno quest’anno : Mahomes, Jackson, Murray, Wilson, Garoppolo, Allen, Watson,Tua Tagovailoa… tutti giocatori capaci di tenere vive le azioni, e sfruttare i giochi rotti per guadagnare yards con le loro gambe.

Fino a qualche tempo fa in NFL c’era spazio per alcuni giocatori magari dotati di un atletismo umano, normale, ma di una intelligenza sopraffina, che imbastivano carriere sulla capacità di farsi trovare sempre nel posto giusto al momento giusto, ma non è più così; i difensori al giorno d’oggi devono essere potenti e pesanti, per sostenere i blocchi e rompere gli argini delle linee nemiche, ma al tempo stesso devono essere atletici e veloci per poter correre dietro ai QB’s e rimediare una volta che si rompe lo schema originariamente chiamato.

Guardate i Ravens dello scorso anno per esempio : si schieravano quasi sempre in 2-3 personnel (2 RB – 3TE) e non sapevi mai cosa usciva fuori da quell’huddle…poteva essere una corsa disegnata per Lamar, poteva essere una power con tutti i TE a bloccare per la corsa, poteva essere una play-action coi TE che andavano a ricevere, ed i difensori dovevano essere pronti a reagire e difendere qualsiasi cosa.

Perchè Baltimore ha avuto successo? perchè i difensori capaci di fare ciò si contano sulle dita di una mano.

Andiamo a vedere quindi come si traduce questa transizione sul campo, attraverso i nomi che stanno entrando nel sistema difensivo di Belichick.

Patriots linebacker Brandon Copeland provides versatility on many ...

Brandon Copeland (foto), arrivato via free agency in uscita dai Jets, è un giocatore capace di coprire in una Cover-2, ma anche di mettere la mano a terra e penetrare nella OL avversaria; un altro nome interessante è Addrian Phillips, safety ex Chargers che rappresenta il classico ibrido Safety/linebacker, che non è certo uno dei migliori in nessuno dei due ruoli, ma che offre la versatilità per giocare in entrambe le posizioni.

Arriva quindi il Draft ed arriva Kyle Dugger con la prima pick spesa, una specie di athletic freak, come anticipavamo in fase di Draft recap, una safety col fisico da linebacker e la velocità da cornerback, e dopo di lui arriva la firma di Josh Uche, vero e proprio “tweener”, anche se questo termine in NFL fino a poco tempo fa era dato con accezione negativa, perchè anche lui come Dugger offre versatilità : veloce nell’aprire i fianchi e coprire sul flat, ma altrettanto possente fisicamente per penetrare in pass rush.

Il campo come al solito parlerà e darà i suoi riscontri a tempo debito, ma se questa, come sembra, sarà la rivoluzione che le difese NFL saranno chiamate ad attuare nelle prossime stagioni, Bill Belichick sembra essere come sempre un passo avanti agli altri.

 

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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