Parafrasando il film “Il Corvo”, non si può vincere per sempre.

Oh, sarebbe bello, mica dico il contrario. Ma un primo tempo da incubo e troppi errori ci costano la partita al Lucas Oil Stadium. Si interrompe quindi a sette la striscia positiva della squadra di Belichick. In prospettiva, a livello mentale, una sconfitta che potrebbe far bene alla truppa.

THE GAME

Pronti via e le due squadre si scambiano i convenevoli con un punt a testa. Da qui in poi, è un incubo.

I Colts si mangiano 78 yds di campo in 8 down e con un trick play dalla wildcat ci colgono completamente impreparati – Hines accelera ed entra in endzone, 7-0 Colts.

Chiudiamo a fatica un primo down ma veniamo poi fermati sulle nostre 32. Punt, e Jakob Johnson forse emozionato dalla possibilità di giocare l’anno prossimo nella sua Germania si dimentica di bloccare l’avversario schierato di fronte a lui. Punt bloccato e ricoperto in endzone da E.J. Speed: 14-0 Colts.

OK, adesso ci svegliamo”: 3 & out.

Si sveglia invece Taylor: a forza di corse del fenomenale RB i Colts si mangiano 58 yards ma soprattutto divorano 9 minuti dal cronometro. FG di Badgley a 4.37 dalla fine del primo tempo: 17-0 Colts.

Ora in 5 minuti scarsi mettiamo punti a tabellone”. MJ10 sembra scrollarsi di dosso i fantasmi, Stevenson contribuisce e arriviamo sulle loro 13 all’interno del 2 minutes warning. 2nd &1: falsa partenza. 2nd&6: corsa per 3 yds. 3rd & 3: Jones viene preso in giro da Leonard che lo fa proprio abboccare alla sua finta di coprire il centro del campo, appena scarica si pianta e mette le manone sul pallone. Primo tempo chiuso a zero, roba che non si vedeva da 99 partite (Grazie CBS per la gufata).

Vabbé dai, abbiamo palla nel secondo tempo”. 3rd & 1, Bolden esce nel flat con una traccia “out” mettendoci più o meno venti minuti, Okereke gli si appiccica e Jones sbaglia a lanciare quella palla. Okereke fa l’intercetto della vita, in tuffo con la punta delle dita.

La difesa si accende, li fermiamo, FG dalle 28: largo! Flag per offside, calciano di nuovo e stavolta non sbagliano. 20-0. Stephen King ha in mano il telefono per chiamare il dio del football e chiedergli di scrivere il suo prossimo romanzo a 4 mani.

Ripartiamo in attacco, fatichiamo dannatamente ad avanzare e arriviamo a giocarci un 4th down sulle nostre 47. Jones rolla sulla destra e spara la palla in terra di nessuno. Peccato che la prima opzione fosse Hunter Henry, che fosse libero ma che non si sia girato. Turnover on downs.

La difesa tiene, Dugger fa a pugni con Pittman e vengono entrambi cacciati ma forse ci da la scossa che serve. Dalle 31, Badgley ci fa il regalo e sbaglia il FG.

Jones sembra tornare in sé, cerchiamo ancora di fermarci da soli con due penalità di fila ma Jones non ci sta: Laserata per Hunter Henry e finalmente Touchdown. 20-7.

Wentz riprende la palla e fa quello per cui tutta la NFL lo apprezza: schifo. Intercetto osceno e ci regala una nuova speranza. Arriviamo sulle loro 2, mettiamo il Jumbo package. “OK, corriamo dietro a Onwenu”. False Start, Onwenu. Su casa mia piove acqua benedetta nel tentativo di esorcizzare quello che esce dalla mia bocca. Scelta controversa di Belichick che invece che giocarsi il 4th down, calcia. 20-10.

Ma ormai la difesa è in palla e ferma di nuovo i Colts. Drive violento di Jones che spara palloni perfetti, Harry fa quello che dovrebbe fare sempre e Jones trova di nuovo Henry: 20-17.

“Vabbè. Ora corrono e abbiamo un Timeout piu il 2 minutes warning. Si può fare”. Hightower decide di andare a funghi invece di placcare Taylor che lo attaccava dritto per dritto e ci stampano in faccia 67yds di TD.

Ci sarebbe da recriminare poi su un fallo orribile di quel criminale di Sendejo (tutta la partita a menare al limite del fallo) che spedisce Harry in infermeria, ma tanto non serve. Turnover on downs e partita che finisce così.

 

THE BEST

Difficile secondo me trovare un giocatore che abbia effettuato una bella partita a tutto tondo, il primo tempo è stata una roba da libro dei mostri.

Ho però trovato incoraggiante la prova di Mac Jones, se non altro per la reazione che ha avuto a un inizio di partita davvero da incubo. Nel primo tempo non ha assolutamente capito nulla di quello che faceva la difesa di Indy. Sul primo intercetto Leonard ha tirato fuori lo scuolabus giallo e l’ha portato alla “Quarterback Elementary School”. Sul secondo intercetto sicuramente non è aiutato da Bolden, ma quella palla va lanciata meglio, del tipo “o la piglia Bolden o la piglia il ball boy”.

Poi però ha cacciato fuori gli occhi della tigre, ha sparato le caramelle che tutti conosciamo (quelle che mi hanno impressionato di più sono il drop profondo di Meyers e il TD per Henry dove mette la palla a un cm dalla mano di Leonard dove solo Henry può prenderla). Chiude la sua peggior partita con 26/45, 299yds, 2TD e 2 pick. Esco deluso da questa sconfitta ma ancor più consapevole che abbiamo trovato un gioiello al draft.

THE DONKEY

La scelta sarebbe ampia, ma per l’impatto che ha sulla partita l’errore di Hightower in quello che (SPOILER!!!!) sarà il turning point gli merita la palma del peggiore in campo.

Honorable Mention per gli arbitri: va bene che son forti, ma ZERO holding agli OL dei Colts mi sembrano un po’ pochi. Oltre all’intervento assassino di Sendejo, non si capisce come quella roba sia passata senza essere sanzionata.

THE TURNING POINT

Serviva l’ultimo stop per provare a portarla almeno al supplementare. I Colts potevano solo correre per far passare il tempo. 2nd & 8, hand off a Taylor, la linea offensiva blocca tutto quello che sta alla sua destra, lasciando libero Hightower proprio nel buco aperto dalla OL. Hightower abbocca perfettamente alla finta di Taylor di cercare l’esterno e va in totale “overpursuit”. Taylor taglia benissimo verso il centro del campo e si invola verso la nostra endzone.

Non sbagliatevi, Taylor è un fenomeno e al momento è per distacco il miglior giocatore offensivo della lega. Ma, come sottolineato in cronaca, molte delle sue corse si basano proprio sulla sua abilità di “vendere” una direzione per poi prendere quella che in gergo si chiama “cutback lane” e mandare al bar i difensori. Ci gioco la casa, la macchina e pure i gioielli di famiglia che questa cosa Belichick alla sua difesa l’avrà ripetuta mille volte nella preparazione al match. Errore imperdonabile di un senatore come Dont’a che uccide le velleità di rimonta di una squadra che aveva quasi portato a termine l’impresa.

A settimana prossima con il recap della sfida fondamentale contro i Bills!

 

Marco Santagostino@PatriotReign

Written by francescoc

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