Abituati bene

brady200

Con la vittoria di ieri sui Jets il record in stagione va sul 9-2, primi nella division e in testa alla AFC assieme alla sorpresa Oakland, Tom Brady entra in un paio di clubs esclusivi, quello delle oltre 60.000 yards lanciate e quello, che più che club è una coppia, delle 200 vittorie in carriera (Brady ha impiegato 31 gare in meno di Manning per raggiungere il record), record che divide solamente e provvisoriamente, col solo Peyton Manning. Tutto questo lo fa su un campo da sempre ostico come quello dei bianco-verdi, che come ogni “derby” che si rispetti non guarda record e valori ma guarda solo la fame e la voglia di vittoria, e lo fa completando 30 passaggi su 50, per 286 yards e 2 touchdowns. Nelle ultime stagioni le gare coi Jets sono sempre state decise da 7 punti o meno, con un paio di sconfitte in overtime che ci hanno visto concedere la guancia ai rivali. La cosa ancora più impressionante è che con la vittoria di ieri questa sarà matematicamente la nostra sedicesima (SEDICESIMA – 16th) stagione vincente consecutiva, e nessun tifoso di football americano vivente può dirvi di sapere cosa si prova, nessuno tranne noi.

Tutto questo farebbe camminare a testa alta per un mese e mezzo qualsiasi tifoso delle altre 31 squadre, ma non noi, perchè siamo abituati troppo bene; A volte penso che la cosa più difficile da capire e da imparare per un tifoso di football, specie uno dei Patriots, sia comprendere a fondo la difficoltà del giocare in NFL; una lega dove Aaron Rodgers sembra si sia perso, dove Seattle fa solo 5 punti contro Tampa Bay e perde, dove Miami ne vince 6 di fila, dove Denver soccombe in maniera rocambolesca ai Chiefs nonostante l’aver messo a referto 6 sacks, e così via…la NFL è la lega sportiva più bella e divertente al mondo proprio per questo, perchè ogni squadra può battere ogni avversario.

Fino a quando non comprenderemo questo a pieno, fino a quando penseremo che ogni partita sia una W automatica e fino a quando daremo per scontato quello che negli anni ha fatto e sta facendo questa squadra e questa gestione, ce la vivremo molto male, perciò in questa apertura di pezzo il mio grosso consiglio, e credo ce ne sia davvero bisogno oggi più che mai, è di dare uno sguardo a quello che sono stati gli ultimi 10… 15 anni delle altre franchigie e paragonarle alla nostra, in una notte nella quale secondo me crolla ogni tipo di discussione, ogni tipo di dibattito, e numeri alla mano, il mondo può solo inchinarsi ed ammettere che abbiamo il quarterback più forte di tutti i tempi.

 

Il paradosso

Ora veniamo alla partita, ruvida, brutta, imprecisa, partita della serata; La squadra ritorna dalla baia di San Francisco alle 05.00 di mattina, e a rallentare ulteriormente il recupero dei ritmi ci sono le feste del thanksgiving che rompono il timing della squadra, che si presenta decisamente sulle gambe, dando l’impressione di essersi allenata male, e di essere scesa a forza in campo.

Il paradosso, perchè uno dei migliori fino a ieri, è che il peggiore in campo sia stato Malcolm Butler, mentre la difesa, che ha avuto il merito di serrare le fila nei momenti decisivi, merita un plauso. In una serata NO dove era sempre in ritardo sulle coperture e dove concede due touchdowns (il primo su Marshall davvero colpevole mentre sul secondo il merito va tutto a Fitzpatrick ed Enunwa) è abile comunque nel creare un turnover importantissimo dove con un pugno toglie il pallone ad un ricevitore avversario e poi si getta per primo a ricoprire l’ovale, ma non è abbastanza per salvare la sua prova, ma è fisiologico che dopo tante gare di ottima fattura il nostro cornerback n.1 abbia avuto un calo.

Mi sento invece di fare i complimenti al resto del reparto, soprattutto sulle situazioni di corsa, che avrebbero dovuto essere il “Forte” di questi Jets, mentre proprio il playmaker Matt Forte viene limitato a sole 27 yards su 13 portate, e fa poco meglio Powell con 8 carries per 36 yards, 63 yards totali quindi su 21 portate, per una squadra che ne ha corse 135 contro i Rams, 130 contro i Baltimore Ravens e 137 contro i Bengals solo per citare alcuni dei front seven migliori della lega che hanno affrontato.

Questo si rispecchia nelle statistiche dei tackles, con Malcom Brown che ne mette a referto 7 (a pari merito con Logan Ryan che in run support è stato eccellente), Alan Branch con 6, e Trey Flowers con 4, dipingendo una prova davvero sostanziosa della nostra linea, che trova l’apice della serata nella giocata di Long, il fumble creato su Fitzpatrick che sancisce la vittoria finale. Interessante argomento da tenere d’occhio proprio l’utilizzo di Logan Ryan, che sta lasciando terreno ad Eric Rowe come secondo cornerback, per occuparsi delle tracce medio corte e sta dimostrando di poterlo fare piuttosto bene, con un Rowe in crescita che ieri sera ha convinto e potrebbe essere a tutti gli effetti saldamente il nostro n.2; a dirla tutta io guardando il match avevo auspicato che proprio Rowe si occupasse di Marshall perchè fisicamente sono simili e Butler stava avendo molte difficoltà, ma ci sono delle gerarchie che vanno rispettate e sarebbe stato troppo il salto da panchinaro a CB n.1 in così poche partite.

Questo tweet di Doug Kyed qui di seguito mi ha fatto molto sorridere; il povero giornalista ieri notte si è visto preso di mira per la sola colpa di sostenere che la nostra difesa non sia fenomenale ma sia comunque discreta, sostenendo che troppi tifosi dei Pats vedano tutto o fantastico o terribile senza vie di mezzo, e mi trova perfettamente d’accordo.

 

L’uragano Mitchell

Habemus Receiver, si può dire che almeno stavolta, Belichick e Caserio ci abbiano visto giusto.

L’uragano Mitchell scatena le sue onde dopo l’infortunio di Gronkowski (schiena, non sembra grave) e a colpi di tuoni e fulmini affonda l’isola di Revis; il veterano col numero 24 che ha soggiornato a Foxboro per 12 mesi portandosi a casa un anello, dimostra di essere alla frutta e offre una delle peggiori prove della sua carriera proprio contro di noi e soprattutto contro uno dei ragazzi che presumibilmente sarà il futuro nel reparto per noi. La cosa mi fa molto piacere perchè per alcuni tenere Revis sarebbe stata la soluzione e hanno molto criticato la mossa della società nel lasciarlo andare, ma come sempre se ce ne fosse ancora stato bisogno, il coach ha dimostrato di vedere una spanna avanti agli altri.

La prova di Mitchell (5 ricezioni per 42 yards e 2 TD’s) è stata impressionante, e avrebbe potuto fare addirittura di più se si pensa che tra le sue dita è passato un pallone che, se catturato in tuffo, avrebbe rappresentato il suo terzo TD del match, ed evidenzia uno stranissimo trend, ovvero che quando manca Gronkowski la visione di Brady del suo attacco di fatto si amplia ed il suo playbook sembra più variegato; con Gronk in campo i primi 3 drive sono finiti in punts, mentre dopo la sua uscita la offense ha iniziato a girare. E’ da qualche settimana che Brady sembra troppo fisso su alcuni elementi (Edelman/Gronk) e sembra trascurarne altri come evidenza questo tweet di Rich Hill :

Al fischio finale del match Brady avrà lanciato ad un totale di 8 ricevitori, e con le prove che stanno mettendo in fila Mitchell, Hogan e Amendola non c’è davvero motivo per Tom di focalizzarsi solo sui pochi fidatissimi.

 

Occhio alla linea!

Dopo aver concesso alla linea difensiva dei Jets di arrivare a Brady nei primi drives della gara, la linea si assesta e permette a Brady di avere più tempo, e anche a Blount di macinare qualche yard importante; una media di 5.4 yards per portata, in confronto alle 2 circa concesse alle corse dei Jets, divise in  67 corse da LGB e 24 da parte di Dion Lewis, ma soprattutto accade ancora che quando si è trattato di chiudere il match e di dare la palla (in maniera abbastanza annunciata) a Blount, si è riuscito comunque a correre, a testimonianza che sembra funzionare discretamente tutto e a questo punto bisogna sperare che le assenze ormai definitive di Vollmer e Jackson per la stagione non si rivelino decisive nel proseguo.

Come ha detto coach Belichick ai microfoni della stampa nel post-gara, ” .. abbiamo giocato il nostro football migliore quando contava di più..” ma è evidente che con l’avanzare della stagione le occasioni per sbagliare si ridurranno sempre più e occorrerà mettere in campo prove più complete e convincenti.

 

Conclusione

Ci affacciamo alla settimana numero 13 di questa stagione in posizione vantaggiosa, anche se vanno monitorati gli infortuni di Gronkowski, Jordan Richards e Martellus Bennett; A Boston arrivano i Rams reduci da una colossale sconfitta contro la truppa di Brees, un record di 4-7 e, nonostante la loro difesa sia a mio parere una delle migliori in circolazione, la vittoria è davvero l’unico risultato plausibile, anche se il Gillette in questa stagione si è dimostrato tutto tranne che inespugnabile. L’occasione è ghiotta perchè i Chiefs volano ad Atlanta contro quelli che per molti sono la potenziale sorpresa in NFC, e poi ci sono tutta una serie di gare dall’esito incerto che ci riguardano da vicino come il match tra Ravens (che saranno poi nostri avversari) e i Dolphins, quello tra Bills e Raiders dove sarà molto avvincente vedere operare la difesa di Ryan contro questo attacco, ed i Broncos in trasferta a Jacksonville, in un match che nasconde più insidie di quanto può sembrare.

 

_ Francesco Cugusi

Written by francescoc

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