si torna da Lambeau con una buona prova, forse insperata visti i presupposti.

Che questa potesse a tutti gli effetti essere una sconfitta annunciata lo sapevano anche i muri, che gli avremmo dato filo da torcere e ce la saremmo giocata, forse pochi lo avrebbero pronosticato. Noi qui sulle nostre pagine abbiamo provato a presentarvi il match sostenendo che, come matchup, Green Bay fosse tutto sommato abbordabile, e così è stato, anche se dopo il nostro primo drive siamo stati costretti a ricorrere al rookie Bailey Zappe, visto l’infortunio di Hoyer, che dopo un placcaggio ha riportato una concussion entrando nel delicato protocollo tanto discusso per via di cosa successo ai Dolphins in questi giorni.

Si torna quindi a casa con una ennesima “bella sconfitta”, anche se come han tenuto a precisare Judon ed Andrews ai microfoni dopo la gara, non ci interessano i “participation trophies” , ed anche Devin McCourty si accoda alla delusione dicendo che, cito testuale, “dobbiamo imparare a chiudere questi match”.

La partenza con un record di 1-3 scoraggia e delude i tanti tifosi che si aspettavano qualcosa di meglio da questo inizio, anche perchè ricalca esattamente l’inizio deludente della scorsa campagna, ci sono però dei distinguo significativi da fare : delle prime 4 partite nel 2021 ne giocammo addirittura ben 3 in casa, dove venimmo sconfitti da Dolphins, Saints e Buccaneers; nonostante in week 4 affrontassimo un grandissimo, come Rodgers ieri, sempre in week 4, avevamo combattuto con le unghie e con i denti stando in partita quando sulla carta non dovevamo nemmeno competere, ma avevamo quasi completamente vanificato il fattore casalingo.

In questa campagna 2022 invece abbiamo avuto l’opposto, ovvero 3 trasferte, tutte molto delicate, soprattutto considerando la maledetta Miami, ed il Lambeau di ieri sera.

Nello scorso anno l’inizio mostrò anche ombre con un giro completamente a vuoto come la gara coi Saints, dove non fummo mai in partita, mentre quest’anno si può dire che siamo sempre stati competitivi; personalmente non amo il continuare a dire che “potremmo essere 3-1…o addirittura 4-0”, perchè se mio nonno aveva le ruote a quest’ora era un camion. E’ innegabile però, anche agli occhi dei più scettici, che questa squadra ha talento, sembra meglio organizzata dello scorso anno, e se la piantasse di spararsi sui piedi con periodi dove commettiamo un fallo dopo l’altro, soprattutto in attacco, saremmo decisamente più temibili.

Ieri sera affrontavamo Green Bay con delle assenze pesantissime :

  • Mac Jones (QB titolare)
  • Lawrence Guy (DT titolare)
  • Jaelen Mills (CB 1)
  • Jakobi Meyers (WR 1)

A queste ovviamente si sono aggiunte quella di Hoyer, che ha catapultato il rookie Zappe nella mischia senza preavviso.

L’essere stati in partita fino all’ultimo, addirittura portando all’overtime il match, con Zappe in campo, testimonia la quadratura di questo roster e testimonia anche che forse si sta andando nella giusta direzione, soprattutto coi draft, che negli ultimi due anni sembrano averci regalato classi importanti di talenti giovani, e se è vero che è ancora prestissimo per sbilanciarsi sul giovane quarterback, ieri ha dato una grande mano a farci propendere per una pick da definire azzeccata, marcando il suo primo TD pass in carriera.

Classe draft che ci ha regalato anche “il presidente” Jack Jones, che ieri ha visto molto il campo data l’assenza proprio di Mills, e che segna anch’esso il primo TD in carriera con un pick six capace addirittura di portarci all’intervallo sopra per 10-7. “trovo irrispettoso lanciare una OUT su di me” commenterà il rookie.

La partita sembra poi girare per il verso giusto quando, all’overtime, Rodgers riceve palla per primo ma la nostra difesa lo mette ancora alle corde, costringendo Green Bay ad un punt riportato da un altro rookie, Marcus Jones, sulle 50 yards; Dopo un paio di corse ci si presenta un terzo down dove Zappe lancia un incompleto, viziato forse da una trattenuta su Bourne che gli arbitri non hanno visto, crew che vivrà una serata da dimenticare.

Questo finale mi ha riportato alla mente il finale di gara dello scorso anno contro Dallas, dove in una situazione veramente molto simile (overtime, quarto down e corto, circa metà campo) decidemmo per il punt, e tutti noi sapevamo che dare nuovamente palla a quello che in quel momento era il quarterback più forte in campo, significava perdere.

Io avrei osato di più, proprio perchè con Zappe non hai nulla da perdere e Rodgers, soprattutto in casa, di drives non ne sbaglia mai due consecutivi. Capisco anche che per Belichick quel punt significasse premiare la difesa che così bene aveva fatto finora, e dare loro la chance di chiuderla, ma così non è stato. La fortuna, si sa, aiuta gli audaci.

La vittoria dei Bills, apparsi anche ieri comunque “umani”, ed il delicatissimo momento dei Dolphins con Tua, secondo me non chiudono ancora definitivamente le porte al discorso division, o quantomeno secondo posto, ma bisognerà essere perfetti e cominciare da subito a vincere le prossime partite, dove a Foxboro avremo i Lions (gara tosta forse anche più di Green Bay), poi andremo a Cleveland, e poi avremo Bears in casa e Jets a New York. Un filotto di 4 vittorie obbligatorie se vogliamo che la nostra stagione non muoia in ottobre.

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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