Con l’avvicinarsi dell’apertura dei training camps, si inizia a respirare l’aria della nuova stagione NFL ormai alle porte; gli “insiders” ricominciano a far strillare i loro “uccellini” a suon di tweets, i siti internet vengono inondati di previsioni e power rankings, e questo potrebbe essere il momento opportuno per dare un occhiata in casa d’altri, per farsi un idea dei “nemici” che affronteremo 2 volte come ogni stagione, i rivali divisionali.

 

B U F F A L O   B I L L S

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I Bills del coach Rex Ryan sono tra le rivali sicuramente quelli col team più completo, anche se il punto interrogativo relativo al quarterback non può definirsi secondario, col partente titolare che ad oggi pare essere E.J.Manuel ma al camp si avrà man mano un idea sempre più precisa di chi guiderà l’attacco bianco e blu.

 

Movimenti di mercato principali :

 

IN

  • Charles Clay – tight end
  • Percy Harvin – wide receiver
  • LeSean McCoy – running back
  • Matt Cassel – quarterback
  • Richie Incognito – guard

OUT

  • Scott Chandler – tight end
  • Kiko Alonso – Linebacker
  • C.J. Spiller – runningback
  • Da’Norris Searcy – safety

 

Partendo dai movimenti del roster si può intuire come sia in atto una rivoluzione a partire dal ruolo di head coach ormai saldamente in mano all’ex coach dei Jets; la difesa dei Bills era già di ottimo valore ed infatti la categoria “acquisti” non rileva grosse operazioni in quel settore.

E’ invece l’attacco che ha visto firme importanti, partendo dall’arrivo di McCoy da Philadelphia, giocatore di assoluto valore, che però dovrà essere capace di reinventarsi in un nuovo ambiente e dovrà saper funzionare anche con una nuova linea offensiva, di cui farà parte il sempre chiacchierato ma indubbiamente capace Richie Incognito.

Percy Harvin è un incognita; tutti conoscono le sue doti soprattutto come ritornatore e ricevitore veloce, ma la sua storia di infortuni e continui spostamenti e cambi di franchigia non lo hanno aiutato, e ad oggi ha tutto da dimostrare.

Nel ruolo di QB io non punterei molto su Matt Cassel, veterano che secondo me servirà da cuscino sicuro in caso di fallimento del progetto Manuel, che ad oggi, anche per caratteristiche più simili a Geno Smith (Jets) potrebbe essere il n.1 agli occhi di Ryan.

 

Il loro MVP

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Il talento purosangue dei Bills ha un nome ed un cognome, Sammy Watkins

Solamente un anno in NFL per lui e già si sprecano i paragoni; la sua velocità killer e le sue mani sicure lo rendono la minaccia numero 1 della offense di Buffalo, e quando li si fronteggia dovendo tenere d’occhio un running game così solido, e altre armi come Harvin e Clay, Watkins potrebbe spesso trovarsi in 1 vs 1 ed è proprio lì che tendenzialmente ha la meglio sugli avversari.

Contro i Patriots ha avuto 2 gare negative, ma quella difesa che lo ha tenuto a bada piazzandolo sull’isola di Revis non c’è più, e i cornerbacks a roster al momento non sembrano poter creare grattacapi a Watkins, che nel 2014 ha messo a referto un totale di sole 5 ricezioni nei 2 matches per circa 80 yards e 0 segnature, sempre sullo span delle 2 gare.

Nonostante il mio personalissimo franchise mvp sia andato a Watkins, non si può ignorare la difesa che, come detto poco fa, potrebbe rivelarsi ancora una volta il reparto migliore di tutta la squadra nella sua interezza.

Field Yates, insider per ESPN NFL, ha di recente stilato un interessantissimo ranking dei reparti difensivi della lega, i migliori secondo lui, ed è venuta fuori una cosa del genere:

– miglior secondaria : Seahawks

– miglior linebackers : Patriots

– milgior linea : Bills/Rams a parimerito

– miglior cornerbacks : Jets

Partendo dal fatto che mi trova completamente d’accordo, anche se una menzione d’onore alla linea difensiva dei Dolphins io l’avrei fatta, si evince come la linea dei Bills sia indubbiamente di prim’ordine; uomini come Marcell Dareus, Jerry Hughes e il veterano Kyle Williams ( che ha rinnovato il suo contratto da poco ) rendono un icubo per chiunque dover pensare di affrontare questa difesa.

 

Il Draft

Al secondo round, i Bills hanno utilizzato la loro scelta più alta per selezionare il cornerback in uscita dai Seminoles di Florida State, Ronald Darby; lievemente undersized, ovvero un pò piccolino per il ruolo, Darby potrà da subito aiutare in situazioni di press e marcature nello slot o comunque su ricevitori che tagliano il campo inorizzontale piuttosto che verticale. Questo non fa altro che aggiungere giocatori di qualità ad una difesa già ottima, e i Seminoles nelle ultime stagioni si sono mossi su palcoscenici importanti, e questo rende più facile per i suoi ragazzi l’approdo in NFL.

 

La mia previsione

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Non è mai facile andare a giocare a Buffalo, dove regna un tifo assordante ed un odio verso i Patriots ben radicato; ogni stagione questo scontro regala partite spettacolari dall’esito incerto, e Rex Ryan si starà leccando gli artigli preparando un gameplan di fuoco.

Cosa da non sottovalutare, il primo scontro tra le 2 franchigie è in week 2, che ad oggi significa Jimmy Garoppolo time per i Pats. Mi sbialncio e dico serie divisa, 1-1 con Buffalo che darà grossi grattacapi per tutto l’anno, probabilmente terminando prima o seconda nella division.

 

 

M I A M I     D O L P H I N S 

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I Dolphins sono un team che da anni ormai vive stagioni molto difficili; nonostante l’arrivo dell’head coach Joe Philbin, nativo di Springfield, Massachussets (ironico eh), abbia portato una ventata di novità e freschezza, ma anche serietà e professionalità, Miami non è ancora riuscita a fare quel salto che rende la stagione sensata anche da fine Novembre in poi.

Per colmare questo gap Miami ha compiuto uno “splash” enorme in questa free agency, firmando giocatori di assoluto valore, rivediamoli insieme.

 

Movimenti di mercato principali :

 

IN

  • C.J. Mosley – Defensive tackle
  • Ndamukong Suh – defensive tackle
  • Kenny Stills – wide receiver
  • DeVante Parker (draft) – wide receiver
  • Josh Freeman – quarterback
  • Jordan Cameron – tight end

 

OUT

  • Cortland Finnegan – cornerback
  • Daniel Ellerbe – linebacker
  • Charles Clay – tight end
  • Brian Hartline – wide receiver
  • Brandon Gibson – wide receiver

 

C’è un pò di tutto nei movimenti dei Dolphins; la voglia di migliorare la propria linea difensiva, che ha perso si l’ottimo elemento Jared Odrick finito ai jaguars durante la free agency, ma che ha saputo non solo rinnovarsi ma migliorarsi con la firma di Suh.

Il contratto di concesso all’ex Lions, che mi permetto di definire “franchise killer” rischia di compromettere a lungo andare i piani futuri del team, che ad oggi ha una grossa fetta del proprio salary cap dedicata a soli due elemento, il QB Ryan Tannehill e lo stesso Suh. La trade coi Saints che ha portato il giovane Kenny Stills è stata un colpaccio, soprattutto per essersi liberati del peso del contratto di Ellerbe che iniziava a non avere più un senso in rapporto spesa/qualità e contributo; proprio parlando di Ellerbe ma più in generale del reparto linebackers, ci sarà molto interesse nel cercare di capire chi vestirà la maglia da titolare nel reparto, visto che dopo il suddetto, se ne sono andati anche Philip Wheeler (49ers), Jonathan Freeny (Patriots) e Jason Trusnik (Panthers).

 

Il loro MVP

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Inutile stare a ragionarci troppo su e cercare una risposta ad effetto che sbalordisca tutti, che mi faccia sembrare più acuto di quanto in realtà occorra essere in questo caso, dove la risposta è molto semplice : Ndamukong Suh.

Sul tipo di contratto possiamo stare a discutere per mesi…forse strapagato, forse una mossa poco futuribile, tutto quello che vogliamo, ma se c’è un difensore capace di cambiare le partite in NFL è J.J. Watt (eheh) e subito dopo Suh; un dato importantissimo è che Suh ha il 90% di presenze nelle sue 5 stagioni a Detroit avendo saltato solamente 2 gare nel 2011, poco più di 7 sacks di media a stagione, ma va anche detto, a onor del vero, che lo scorso anno quando i suoi Lions sono arrivati a Foxborough, Brady ha avuto davvero poco da temere, grazie al gameplan organizzato da Belichick che di fatto ha annullato la pressione difensiva degli ospiti.

 

Il Draft

Aggiungere al neo acqusito Kenny Stills, un elemento di assoluto valore come l’eroe di Louisville, DeVante Parker, è stata un ottima mossa; forse Miami poteva operare su altri reparti che ad oggi sembrano deboli, ma come potete osservare dal video, è difficile lasciarsi passare sotto il naso un talento del genere.

Ci sarà comunque molto lavoro per il coaching staff al camp, dove Tannehill non avrà più il suo fedele Brian Hartline, e dovrà installare nuovi ritmi e sistemi di gioco con tutte queste nuove e giovani armi, alle quali si aggiunge anche il tight end che bene ha fatto a Cleveland, Jordan Cameron, che in maglia Dolphins dovrà di fatto consacrarsi e mostrare che quanto di buono fatto vedere coi Browns non era un caso.

 

La mia previsione

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Miami, in un modo o nell’altro, ha sempre dato del filo da torcere ai Pats e nelle ultime stagioni si è presa anche le sue soddisfazioni, anche se va detto, in gare non sempre decisive, o addirittura in appuntamenti di fine calendario che contavano poco o nulla, mentre se parliamo del recente passato, è stata capace di infliggere un opening game assassino a Miami che ha fatto partire la nostra stagione con un record di 0-1.

Quest’anno si giocherà in week 8 a Foxborough e in week 17 a Miami; Normalmente direi 1-1 anche qui, perchè è facile prevedere una vittoria tra le mura amiche, mentre come già successo in altre stagioni, un ultimo match coi playoffs assicurati potrebbe dare più spazio alle riserve e quindi concedere una W ai delfini. Ma visto e considerato che questa stagione secondo me sarà bella tosta per New England, e sarà facile che all’ultima giornata ci staremo giocando ancora una qualificazione alla postseason, direi che Belichick col coltello tra i denti difficilmente sbaglia e pertanto credo che un 2-0 a favore dei Pats sia verosimile.

 

N E W    Y O R K    J E T S

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Fa quasi impressione pensare ai Jets senza vedere Rex Ryan dalla loro parte; ormai era diventato un icona del team e lo si identificava con facilità.

Todd Bowles, ex safety di Washington Redskins e San Francisco 49ers, ha esperienza nel coaching staff essendo stato coordinatore della difesa prima degli Eagles (2012) e poi degli Arizona Cardinals (2013-2014). Per voler essere precisi, nel 2000 aveva già lavorato coi Jets come allenatore della secondaria di difesa. Insomma, una personalità che assicura attenzione e rendimento per un reparto che forse sulla carta era già,  da anni , il migliore del club.

Anche qui, come per i Bills, il punto di domanda principale rimane in cabina di regia; l’arrivo di Ryan Fitzpatrick, che se dovesse riuscire a rimanere sano sarebbe comunque un elemento capace di avere un rendimento sufficiente per un team NFL, potrebbe avere un doppio effetto su Geno Smith, quello di far scattare la miccia della competizione oppure quello di schiacciarlo e farlo scendere sempre più in fondo alla depth chart. Non è mai facile per un QB draftato da un coach che se ne va e cambia team, convincere il nuovo coach che sei l’uomo giusto per lui.

 

Movimenti di mercato principali :

 

IN

  • Darrelle Revis – cornerback
  • James Carpenter – guard
  • Stevan Ridley – runningback
  • Erin Henderson – linebacker
  • Brandon Marshall – wide receiver
  • Antonio Cromartie – cornerback
  • Buster Skrine – cornerback

OUT

  • Chris Johnson – runningback
  • Percy Harvin – wide receiver
  • Matt Simms – quarterback
  • Kyle Wilson – cornerback

 

Mosse che mi lasciano un pò perplesso; Attenzione incredibile verso la secondaria, dove ci sono i ritorni illustri di Revis e Cromartie, che sarebbero perfetti se uno volesse vincere il Super Bowl del 2008 !

A parte gli scherzi, Revis è stato importante per la conquista del titolo per i Pats, ma non è stato esattamente dominante come lo avevamo visto nelle prime stagioni ai Jets, e di recente ha addirittura dichiarato di aver pensato, dopo l’infortunio del 2012, al ritiro, ponendo un macroscopico accento sulla questione della voglia e determinazione che possa mettere in campo ora che ha un contratto depositato capace di sistemare lui, figli e nipoti a venire.

Dall’altra parte c’è Cromartie, che ai Cardinals dove ha disputato la scorsa stagione, quasi nessuno rimpiangerà; non è più il giocatore che era, anche se la sua stazza lo rende sempre una minaccia per i ricevitori anche più grossi, ma sta di fatto che le ultime uscite in maglia Cards ha lasciato perplessi anche i suoi estimatori più audaci.

In attacco le firme di Marshall e Ridley convincono a metà; Marshall è indomabile, una testa calda che può scoppiare da un momento all’altro, e dopo la fine della sua “love story” con Cutler non è più lo stesso. Certo, mani sicure ed un big body target possono solo far comodo ad un QB giovane come Smith, che passerà i suoi handoffs proprio all’ex Patriots Ridley.

Ridley è reduce da un bruttissimo infortunio che, volente o no, condizionerà il suo modo di giocare e di correre tra i tackles. Autore di qualche fumble di troppo sotto la guida di Belichick, è di fatto ad un bivio: consacrarsi in NFL in un team che farà della corsa un arma importante, oppure diventare piano piano un back da secondo o terzo slot di reparto.

 

Il loro MVP

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Questa volta è un reparto intero a prendersi la corona di MVP, potete decidere voi a piacimento chi preferite.

Damon Harrison, Sheldon Richardson, Muhammad Wilkerson formano un trio dal talento incredibile; Harrison è sicuramente il meno incisivo dei 3, ma con dei compagni così riesce ad incidere e a fare male anche lui che rimane comunque un ottimo elemento.

Sheldon Richardson è stato capace di mettere a referto 42 solo tackles in entrambe le stagioni giocate, aumentando i sacks dai 3.5 del primo anno a ben 8 nel secondo; il suo braccio destro Muhammad Wilkerson non è certo da meno, con 6.1 sacks di media nelle sue 4 stagioni ai Jets, ma la statistica che spicca sono i 3.5 passaggi deviati a stagione, simbolo della sua mobilità e capacità atletica e di movimento.

Contro di loro non si corre, ti obbligano a lanciare e , nonostante tutti i difetti evidenziati dei ritornanti Revis e Cromartie, rimane una difesa ostica, senza dimenticare il giovane Milliner che però deve di fatto ancora mostrare il suo potenziale, e il neo acquisto in arrivo dai Browns Buster Skrine.

 

Il Draft

Ci sono prospetti talmente promettenti che anche se in quel reparto sei coperto, non te li lasci sfuggire, ed è stato esattamente così quando i New York Jets erano “on the clock” ed hanno optato per selezionare un giocatore che non erano nemmeno convinti arrivasse alla loro selezione, Leonard Williams.

Il prodotto di USC è una sorta di terminator che può benissimo giocare sia come terzo in una linea difensiva a 3. sia come “end” in una 4-3 classica, e questo lo rende un arma a doppio taglio temibilissima.

Nota di merito anche alla selezione del secondo round, il WR Devin Smith (Ohio St.) che potrebbe entrare da subito nelle gerarchie dei titolarissimi di Bowles, forse addirittura una “steal” per dove è stato scelto visto che molte draft boards lo davano al primo round. Lui e Williams formano una coppia di giocatori talentuosi che elevano il draft dei Jets ad uno dei migliori negli ultimi anni.

 

La mia previsione

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In questo caso dico 1-1 e anche qui spiego perchè : il primo match è a Foxborough in week 7, Brady sarà rientrato dalla squalifica da un paio di gare e avrà il sangue agli occhi, e resta comunque il fatto che a Foxborough è difficile per chiunque vincere, lo deve essere per forza per un coach al primo anno non solo ai Jets ma da head coach in generale, mentre al ritorno al Metlife Stadium in week 16 prevedo una stanchezza generale nostra ed una grandissima voglia di rivalsa loro che guiderà i bianco-verdi ad una vittoria combattuta.

 

Conclusione

Sarà una stagione più combattuta del solito, con l’esperienza di Belichick a tenere a galla i Patriots, e la voglia di Ryan, con un roster dal talento incredibile, a giocarsi le prime 2 posizioni della division, mentre Jets e Dolphins avranno ancora bisogno di tempo per calibrare perfettamente il loro parco giocatori e trovare una formula vincente.

 

Written by francescoc

1 Comment

Luke

Troppe le giornate di squalifica per Brady. 1/2 sarebbero state più proporzionate al caso.

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