Dopo esserci fatti del male con le delusioni principali della stagione appena finita, non potevamo concederci un sorriso guardando a chi ha fatto bene, forse meglio di quanto ci si poteva attendere.

1- Patrick Chung (S)

senza dubbio la sua migliore stagione fino ad ora.

Era la stagione 2009 quando al secondo giro di quel draft con la 34esima scelta overall i Patriots pescarono in casa Oregon Ducks per selezionare la safety di cui parliamo oggi per aprire la nostra mini classifica; le sue prime stagioni in NFL sono state mediocri se vogliamo essere generosi. Il 2010 sembrava il suo anno fortunato, al secondo campionato in NFL chiudeva la regular season con 14 partite disputate, 96 tackles e 3 intercetti, ma dopo di quella stagione iniziò un calo preoccupante di rendimento che lo portò a vedersi abbandonare dal team ed approdare ai Philadelphia Eagles nel 2013. Il suo operato non convince nemmeno nella città dell’amore fraterno, e con mia somma sorpresa Belichick decide di riprendersi il difensore che così in alto era stato draftato, pensando evidentemente di poterlo ritenere utile. Ed effettivamente così è; 85 tackles, 1 intercetto e 7 passaggi difesi, nella stagione 2014 che lo vedrà consacrarsi nel sistema difensivo di Patricia e vincere il Super Bowl, ma è quest’anno che possiamo dire di aver visto il ruolo di Chung cementarsi nel sistema alla perfezione; Secondo ProFootballFocus è la 12esima safety in NFL per valore assoluto, e la terza nel gioco contro le corse, dove infatti lui viene utilizzato come run stuffer, in situazioni di safety blitz. Rimane sotto contratto con un triennale che lo porterà fino al 2017 in maglia Patriots.

 

2- Dion Lewis (RB)

Lewis all’esordio nella prima di stagione in casa contro Pittsburgh.

Il terribile infortunio che ha costretto Lewis a disputare solamente 7 partite di stagione è il secondo infortunio di rilievo alle gambe in 3 anni, dato assolutamente pesante per un runningback esplosivo e sgusciante come lui; il rammarico più grande è che pareva aver trovato finalmente la sua dimensione in un sistema offensivo che lo vedeva sfruttare tutte le sue doti, come l’esplosività fisica, la velocità ma anche la capacità di ricevere correndo le tracce base dell’albero dei runners come le “wheel” o le “swing” in uscita dal backfield, o in caso di avvicinamento alla zona utile per una segnatura anche le “flat” o le “shoot”. Il suo ruolo lo ha preso lentamente James White, che ha fatto bene anch’esso, ma con la dipartita di Lewis l’attacco ha perso davvero moltissimo. Ha corso per 49 yards e 2 segnature, e ricevuto per altrettanti touchdowns su 36 ricezioni. Nel suo caso la medaglia ha due facce ben distinte, la prima dice che è ancora sotto contratto e sembra poter essere parte integrante del nostro attacco ancora per una stagione almeno, l’altra faccia meno eccitante, parla di un giocatore “injury prone” ovvero  predisposto a farsi male, che rischia di non garantire una grande durabilità e per questo non può essere la tua arma numero 1, ma non si può certo non citarlo tra le sorprese migliori della nostra season.

 

3- Malcolm Butler / Logan Ryan (CB)

Il reparto dei cornerbacks è molto futuribile grazie a lui e Ryan.

In questo caso parliamo di un reparto, perchè gli spunti sono molteplici e la stagione è stata ottima per entrambi. Partiamo dal presupposto che con la partenza di Revis e Browner, e l’immediato infortunio del veterano Tarell Brown, Logan e Malcolm si sono trovati da subito ad essere la coppia di cornerbacks titolari, in un sistema abbastanza complesso (che Ryan conosce meglio essendo da più anni coi Pats) in un team che punta come ogni anno al titolo. Titolo che ha stazionato 12 mesi a Foxborough proprio grazie alla giocata che ha reso Butler famoso in tutto il mondo, ed immortale presso la Patriots Place. L’eredità e la responsabilità per i due erano di quelle da far tremare le gambe quindi, e Butler aveva gli occhi del mondo addosso, un mondo che voleva capire se si fermava a quanto fatto al Super Bowl, magari ad una giocata fortunata, o se c’era del vero nel suo DNA. Abbiamo già detto come la nostra secondaria sia stata in top 10 NFL per tutta la stagione, mettendo a referto numeri addirittura migliori di quella con Revis e Brower, con Butler che ha compiuto 67 tackles totali, 2 intercetti ma soprattutto ben 15 passaggi difesi, il che è notevole; ha spesso tenuto a bada la minaccia n.1 avversaria con gare encomiabili, tra cui per fare un esempio l’aver negato ad Odell Beckham un TD praticamente già fatto che porbabilmente ci avrebbe condannato a perdere quel match. Ryan invece è passato dai 40 tackles di media a stagione dal 2013, ai 74 di quest’anno, e si conferma avvoltoio divoratore di palloni dopo aver messo a referto 5 intercetti il primo anno, 2 in un secondo anno che lo ha visto scivolare dietro ai veterani che abbiamo citato prima, ma 4 quest’anno, con ben 14 passaggi difesi. Ryan è paradossamente quello dei due che mi ha colpito maggiormente, perchè ha avuto una crescita esponenziale, ma la sua lentezza nel recuperare i WR’s sul profondo ha costretto McCourty a giocare costantemente dal suo lato e questo ha reso la nostra secondaria più prevedibile. Ryan sarà free agent dopo il 2017 e la prossima stagione, per entrambi, ci dirà se possono essere a tutti gli effetti la nostra coppia titolare da qui in avanti, o se ci fosse bisogno ancora di un veterano che tolga peso e stress dalle loro spalle.

 

4- Malcom Brown (DT)

Il rookie nella sua prima stagione coi Pats.

Ormai abbiamo capito che il nostro staff è molto abile nel draftare i difensori dopo selezioni come quelle di Collins, Hightower, e tanti altri, ma ricevere l’eredità di un altro grandissimo come Vince Wilfork, era cosa davvero ardua, ed il compito spettava all’uomo di linea in uscita dai Texas Longhorns. In pochi si aspettavano che Brown arrivasse alla 32esima overall dritto dritto in bocca ai Patriots che proprio in quel ruolo avevano un bel buco ed invece qualche problema fisico non ha convinto i vari scouts che hanno lasciato a noi l’onore di draftare un prospetto che poteva tranquillamente finire nelle prime 15 scelte assolute. Brown sale di livello dopo le prime 5 o 6 gare, surclassando Siliga che sembrava fosse il titolare della unità di linea assieme a Branch; Patricia invece ha optato, dopo anche l’infortunio di Easley, per alternare Branch ed il nuovo arrivato Hicks, ai lati del rookie, che ha collezionato ben 3 sacks in regular season, 48 tackles e 2 fumbles recuperati confermando quello che si dice di lui, ovvero di essere un gran lavoratore che si ferma solo al fischio dell’arbitro. Brown ha sorpreso tutti, ed è fondamentale aver trovato subito linfa giovane per la nostra linea.

 

5- James White (RB)

White contro Philadelphia.

Draftato al 4 round del 2014 White è stato uno di quei prospetti che ha avuto bisogno di tempo per rodare dentro il sistema, e ha passato ai margini gran parte della sua prima stagione apparendo in soli 3 matches; la storia è cambiata quest’anno, dove White diventa, anche per forza di cose dopo numerosi infortuni, un arma davvero affidabile per Brady. Corre per 56 yards su 22 portate e segna 2 TD’s, mentre nel gioco aereo si traveste da Dion Lewis, ricevendo 40 palloni per 410 yards e 4 segnature. Contro i Broncos nel Championiship, è stato addirittura il giocatore più cercato da Brady, ma il suo futuro in maglia Patriots è a rischio, secondo il famoso portale Rotoworld,  perchè il ruolo del “dopo Vereen” sembra in mano alla esplosività di Lewis (se sano) o alla esperienza di Bolden (che non è esattamente questo tipo di giocatore però). Io mi riservo di credere che la sua crescita in quello che di fatto era il suo secondo anno, sia stata notata e ben vista sia da Belichick ma soprattutto da Brady, che dimostra in un solo modo di fidarsi di un suo compagno, lanciandogli il pallone.

Una delle sue migliori partite l’ha avuta nella sconfitta casalinga contro gli Eagles, di cui vi propongo qualche azione.

Written by francescoc

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