Una offseason particolare per i Patriots cela un cambiamento più profondo.

Apr 29, 2021; Cleveland, Ohio, USA; Mac Jones (Alabama) con NFL commissioner Roger Goodell dopo essere stato scelto dai New England Patriots. Credit: Kirby Lee-USA TODAY Sports

Questa offseason è una offseason particolare e diversa dal solito per i Patriots, lo abbiamo detto più volte, ma senza addentrarci troppo nei reali motivi e negli intricati aspetti che si celano dietro questi movimenti che hanno portato a costruire la nuova rosa del team.

Un aspetto che avevo individuato e che si rafforza dopo aver visto questo Draft, è quello del vedere in Bill Belichick una grande onestà nell’operare differentemente dal suo solito, ammettendo di fatto che le cose ultimamente non sono sempre andate bene, e probabilmente anche per colpa sua.

Michael Lombardi nel suo libro “Gridiron Genius” (che consiglio ancora una volta caldamente) quando parla di Bill Belichick (i due sono stati colleghi prima ai Browns e poi ai Patriots, ed ora il figlio di Lombardi allena i ricevitori in New England), lo fa sempre con cognizione di causa e con grande onestà, perciò tendo sempre a prenderlo col 100% della credibilità; ebbene Lombardi (che lavorò anche con Walsh ai 49ers) sostiene che uno dei pregi di Belichick, al contrario di molto suoi colleghi, sia quello di saper riconoscere un errore e di voltare pagina subito senza stare a rimuginarci troppo su.

Certo, questo tipo di libertà di operazione senza grossi mal di testa lo si conquista dopo anni e anni di trionfi, non è certo un beneficio che gli owners NFL sono disposti a dare al primo che capita, anzi di panchine che saltano anzitempo ve ne sono ancora troppe.

Ma Belichick non ha mai avuto paura di ammettere un errore, e questa offseason è stata fino ad ora l’apoteosi di questo, con i Patriots che hanno operato in un modo che raramente gli abbiamo visto fare, anche perchè è stato raro per i Pats trovarsi con così tanti soldi da spendere, ma anche con un roster così pieno di lacune, e questa è una colpa del coaching staff.

Pro personnel director Dave Ziegler is in line to replace Nick Caserio for Patriots - The Boston Globe

Con l’addio di Caserio (e quello successivo di Ernie Adams) lo stretto “circle of trust” di Belichick infatti sta subendo delle pesanti perdite, ecco anche perchè abbia voluto recuperare un suo fido alleato, il buon Patricia che proprio nello scouting ha trovato nuova vita sportiva tornando ai Pats.

Sempre dalle parole di Lombardi, questa volta nel suo podcast the GM shuffle, emerge un leggero malcontento generale nell’area degli scouts regionali; sembra infatti che molti di questi scouts abbiano fatto scadere il proprio contratto senza preoccuparsi di ottenerne un rinnovo, stanchi del vedere che i propri report venissero non ignorati, ma presi con sufficienza, e che alla fine Bill si fidasse solo di se stesso e pochi altri e scegliesse chi gli pareva.

Questo mi ricorda un aneddoto legato proprio ai 49ers di Bill Walsh, che chiuse in una stanza collaboratori e scouts (tra cui Lombardi) e chiese loro di alzare la mano e votare per fare trade per Steve Young, votarono tutti di no, allora lui si alzò, prese lombardi sotto braccio e gli disse all’orecchio “prendi la macchina e vai subito a prendere Young all’aeroporto, questi sono un branco di cazzoni e non capiscono nulla”.

Ecco magari non proprio così, ma il complesso sistema di scouting ideato da Belichick prima a Cleveland e poi perfezionato con Pioli ai Pats, è stato costruito per azzerare la percentuale di dubbio sui prospetti, e probabilmente (questa è l’idea che mi sono fatto) l’errore di Belichick è stato quello di ultra-valutare alcuni aspetti caratteriali magari di alcuni ragazzi, tralasciandone altri non meno importanti però.

Patriots Bring Back Jordan Richards & Fans Are Not Fond Of the Move

Quando venne selezionato Jordan Richards al secondo round per esempio (molte squadre non lo avevano nemmeno sulle loro boards), vennero sottolineate le sue capacità accademiche e la sua intelligenza, ma poca enfasi fu posta su altri problemi (fisici e di tecnica). Ora, Richards è ancora in NFL (ai Ravens) quindi tanto male evidentemente non è, ma è chiaro che su di lui la valutazione non sia stata pienamente centrata.

Così come Cyrus Jones, che di buono aveva il provenire dalla focina di Saban e poi sinceramente viene difficile pensare ad altro (curiosamente anche lui passato da Baltimore dopo).

La free agency ha parlato chiaro : abbiamo soldi e questi vanno spesi perchè il roster è debole. Nonostante Devin Asiasi e Dalton Keene meritino tempo per crescere sono arrivati Smith ed Henry, nonostante Uche sia un ottimo prospetto e Winovich continui a crescere è arrivato Judon, nonostante Meyers e Gunner (non fatemi scrivere il cognome) stiano dimostrando di poter giocare, sono arrivati Agholor e Bourne, tutte testimonianze di come non si voglia dare troppo credito alle scelte fatte, o forse che non le si ritenga ancora in grado di competere ai massimi livelli.

Il Draft ci ha confermato questo, con una attitudine completamente diversa dal solito, una scelta n.15 overall che gridava “trade down” nella testa di Bill, ne sono sicuro, ma che alla fine è servita per prendere un quarterback al primo giro, cosa che non capitava dai tempi di Drew Bledsoe, poi hai fatto addirittura trade up per Barmore che agli occhi di molti era un DT da primo round, forse il migliore della classe, infischiandotene dei problemi “extra campo” chiamiamoli così.

Hai selezionato Stevenson sapendo benissimo che forse lascerai andare Sony Michel, ex primo round..insomma, si è badato alla sostanza, senza esperimenti folkloristici, che magari con Brady e con un nuovo anello in bacheca era molto più facile fare a cuor leggero. Sono arrivati rookies da scuole (di football) importanti, playmakers, che possono aiutare e giocare da subito.

Una ammissione di colpe, o forse la semplice conseguenza dell’evoluzione del nostro stato, alla fine ognuno può e deve pensarla e vederla come vuole, io ci vedo un coach che dopo 20 anni di vittorie e trionfi vuole rimanere al top e vuole vincere ancora, e che forse ha capito che deve affidarsi anche ad altro oltre che al suo intelletto, perchè come dice sempre lo stesso Belichick “players win games, coaches lose games“.

 

Francesco Cugusi@PatriotReign 

Written by francescoc

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