Vestiamo i panni del GM per un giorno ed analizziamo il possibile, immediato futuro in casa Patriots.

E’ una sensazione strana quella di prepararsi ad un Super Bowl senza i Patriots protagonisti, ed è stato ancora più strano assistere ad un AFC championship dove Tom Brady e co. non hanno partecipato, terminando quindi una tradizione che durava da ben 8 anni.

Oltre a questo, si aggiunge il clima di incertezza che avvolge il team in quella che è la prima vera e propria offseason dove viviamo seriamente la possibilità di dover salutare per sempre il nostro quarterback, Tom Brady. Un giocatore straordinario, forse il miglior giocatore di sempre, di certo il più vincente.

Un simbolo, Brady vuol dire Patriots, e quando si pensa ai Patriots si pensa a Tom Brady, le due entità sono uniche ed indissolubili, o almeno lo sono state fino ad ora.

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Ma il contratto del 43enne è in scadenza, ed il fatto che sia Tom Brady, sia il suo fido braccio destro e personal trainer abbiano venduto le rispettive case, spostandosi in Connecticut (Brady), fa pensare che il rischio di salutarsi sia veramente concreto, anche se il fatto che Josh McDaniels pare non abbia altra scelta che rimanere ai Pats è sicuramente un assist ai Patriots.

Per come è stato strutturato il contratto precedente, i Patriots avranno fino a metà Marzo circa per cercare di capire in che acque muoversi e quali tipi di offerte dovranno pareggiare (o superare) se vorranno trattenere il veterano e provare una altra immediata scalata al trofeo; dei 13M rimanenti da dare obbligatoriamente a Brady infatti, in caso di addio questi peseranno tutti e subito sul cap (dal 18 Marzo 2020), mentre invece qualora si trovasse un accordo, potranno essere spalmati sulle prossime stagioni.

Conoscendo i Patriots e conoscendo come opera Bill Belichick, mi viene difficile immaginare che questi 13M si buttino a cuor leggero nel cassonetto, ma che anzi siano un arma da utilizzare in caso di negoziazione col giocatore, di modo da plasmare come sempre il cap a favore del team.

Resta il fatto però, che sul mercato ci sarà sicuramente chi vorrà e potrà offrire a Brady molto di più, anche se è mia opinione pensare che le offerte recapitate a Brady non saranno poi tante.

Le possibili destinazioni

Nell’analizzare dove mai potrebbe avere senso per Brady andare a giocare, vanno presi in esame vari fattori, e dopo averlo fatto mi sento di dire che la vera, unica alternativa valida soprattutto per Brady siano i Los Angeles Chargers.

Prima di tutto Brady vuole vincere, ed a 43 anni non è assolutamente il quarterback indicato per prendere in mano un gruppo di ragazzini ed insegnare come gestire una offense, la sua offense. Pertanto, la verità è che Brady vuole tanto giocare quanto vincere, e non avrebbe senso per alcun team in rebuilding.

Se osserviamo le squadre che sono ai playoff quest’anno, osserviamo che hanno tutte il loro franchise QB, ed in molti casi sono giocatori nel rookie contract, a testimonianza che la formula migliore per vincere sia un Qb giovane e talentuoso pagato poco attorno al quale costruire un team completo.

I Ravens con Jackson, i Chiefs con Mahomes, i Tiants con Tannehill (?!) e Houston con Watson, sono le compagini della AFC che possono competere oggi e nell’immediato futuro, ed hanno un piano ben definito in cabina di regia.

In NFC, non è certo Seattle (Wilson) a dover cercare un successore, così come Green Bay (Rodgers), Philadelphia (Wentz), Vikings (Cousins) e San Francisco, che il suo ruolo di Qb lo ha affidato proprio a quello che avrebbe dovuto essere il dopo Brady. Resterebbero i Saints, poichè Brees è a tutti gli effetti anche lui free agent, ma non avrebbe alcun senso cambiare per ricoprire di soldi un 43enne come Brady, quando puoi trattenere Brees che di anni ne ha due di meno e conosce già la offense.

Pertanto i Chargers dicevamo, e vi spieghiamo perchè  :

Tom Brady è californiano, ogni estate torna a casa sua per allenarsi, anche se lui e sua moglie ormai sono quello che si può definire “cittadino del mondo” avendo proprietà pressochè ovunque, ma per qualsiasi cristiano sulla faccia della terra il clima Californiano batte 1 a 0 il freddo gelido del Massachussetts. La moglie (brasiliana) ovviamente preferirebbe vivere a LA non solo per il clima, ma proprio perchè questo faciliterebbe di molto la sua vita da modella essendo direttamente nella patria del jet-set a stelle e strisce. Ma parliamo di football.

Philip Rivers (38 anni) sarà free agent dopo una stagione davvero deludente, nonostante il roster dei Chargers sia di assoluto livello. Brady troverebbe una offense piena di playmakers, dai runningbacks Melvin Gordon ed Austin Ekeler, ai forti ricevitori Keenan Allen e Mike Williams, fino al talentuoso anche se discontinuo tight end Hunter Henry.

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La difesa poi vanta anch’essa la presenza di fenomeni come i DE Bosa ed Ingram III, il linebacker Perryman e, nella secondaria, Casey Hayward e Dervin James.

Un team ricco, non solo di individualità e fenomeni, ma ricco anche di cap space, che se volesse potrebbe offrire il contratto migliore mai ottenuto da Brady, ed alla città di Los Angeles un appeal per il football che manca da molto tempo, sponda Chargers.

 

Perchè rimanere 

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Per quanto grande tu possa essere, ed in questo caso parliamo del più grande di sempre, sei sempre un uomo.

Si hanno affetti, legami, e sappiamo tutti dell’amicizia immensa che lega il presidente Kraft ed il suo golden boy, per non parlare del fatto che passare 20 anni nella stessa squadra, con lo stesso head coach, coccolato ed idolatrato come il fenomeno quale sei da una città che per te andrebbe in guerra, rende un eventuale addio prematuro dalle scene veramente difficile da credere, perchè chiunque si aspetterebbe che Brady appendesse il casco al chiodo in maglia Pats, anche se chi conosce bene Bill Belichick sa che quando dice di operare “per il bene della squadra” lo fa veramente, senza guardare in faccia nessuno, e perciò nessuno si stupirebbe se per lui, il bene della squadra fosse ripartire senza il 12.

Ma per Tom, che come dicevamo vuole giocare (e soprattutto vincere), una delle opzioni migliori sarebbe proprio New England.

I circa 49M di salary cap del team non garantirebbero a Brady quasi sicuramente il contratto che merita, anche perchè come lui ne scadono tanti altri di giocatori importanti (Thuney, Van Noy, D-Mac, Shelton) ed a meno che Brady non decida di lanciare, bloccare, correre e placcare, i soldi serviranno anche per coprire altri ruoli.

Il punto è che nessuno meglio di lui conosce questa offense, che come dicevamo sarà ancora disegnata da McDaniels, e soprattutto giocare 20 anni in questa offense significa non conoscerne bene altre, ed a questo team, arrivato ai playoff per l’ennesima stagione, sembrerebbero bastare veramente un paio di innesti di livello per competere ancora.

 

perchè “win-win” situation?

Chi mi segue da tempo ed anche chi lo fa da poco, sa bene che tendenzialmente sono uno pessimista che tende a vedere il bicchiere mezzo vuoto. Quest’anno però, sarà paradossalmente proprio perchè non vinceremo, o non so come mai, ma sono molto più positivo e possibilista di molti miei colleghi di tifo.

Innanzitutto questo è un team vecchio, che deve svecchiare in molti ruoli, ma che grazie alla programmazione del nostro staff, in quasi tutti i ruoli ha già dei piani per il futuro; C’è il rischio di perdere Rex Burkhead, ma c’è il rookie Damien Harris che scalpita, c’è un reparto ricevitori da sistemare e da migliorare, ma ci sono N’Keal Harry e Jakobi Meyers che hanno già fatto vedere di poter giocare e rendere in questa offense.

In linea c’è il rischio di un addio pesante (Thuney) e c’è da risolvere la situazione di Cannon, ma ci sono molti giovani promettenti come Wynn, Cajuste e Froholdt. In difesa si rischia di salutare i gemelli McCourty, ma J.C.Jackson, Harmon e Joejuan Williams sono delle sicurezze, soprattutto i primi due. Nei Linebackers Bentley dovrà fare il salto di qualità e magari arriverà qualcosa via Draft, presumendo l’addio anche di Jamie Collins, mentre in linea Winovich, Adam Butler, Lawrence Guy e Byron Cowart dovrebbero garantire nell’immediato.

Proprio per questa situazione generale io ritengo che per quanto riguarda i Patriots, sia una situazione “win-win” sia che Brady rimanga o sia che andasse via.

Con Brady, basterebbe lavorare sul reparto dei tight end e magari aggiungere un ricevitore di livello, garantendo però una linea offensiva di talento, e scongiurando pesanti infortuni si potrebbe immediatamente concorrere per il titolo.

Qualora invece si decidesse di lasciarlo andare prendendo i milioni che merita altrove, il bicchiere rimane mezzo pieno perchè credo ci siano alternative valide.

 

E quali sono le alternative?

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I nomi a roster non fanno certo stappare le bottiglie di quello buono ai tifosi; il rookie Stidham, che al sottoscritto piace molto dai tempi del college, è ovviamente un punto interrogativo tutto da scoprire.

Alcuni reporters locali lo definiscono “il miglior rookie draftato nella gestione Belichick“, che ha da subito fatto strabuzzare gli occhi per la precisione e la potenza del suo braccio, e che (si dice) già al suo primo anno sia molto avanti, paragonandolo a Garoppolo che invece al primo anno ebbe molte difficoltà a capire la offense e ad aiutare il team.

Affidare un team che lotta per il titolo a Stidham sarebbe ovviamente un azzardo, ma credo che qualsiasi quarterback lancerà il pallone per noi dopo Brady sarà un “downgrade”, pertanto tanto varrebbe far crescere da subito il giovane e vedere di che pasta è fatto.

C’è poi Cody Kessler che lo staff ha voluto mantenere a roster ma sul quale onestamente non nutro grandi aspettative.

Il mercato invece offre alcuni nomi allettanti, ma mentre tutti dicono che potrebbe arrivare un Dalton dai Bengals (meh), o un Jameis Winston o un Marcus Mariota dalla free agency, il nome che io personalmente preferirei è Teddy Bridgewater.

Con 5 anni di esperienza sulle spalle, di cui una grossa parte purtoppo passata fermo ai box per infortunio, Teddy B è reduce da una stagione positiva coi Saints come backup di Brees, ed a 28 anni offrirebbe una valida opzione non solo come QB di transizione, ma anche per il futuro. Braccio preciso, buona mobilità, capace di correre quando serve, ma più pocket passer, il sito Spotrac ne da un market value di circa 20M annui, meno di quello che pretenderà Brady, e viene quindi da chiedersi se quei circa 10M risparmiati, dedicati eventualmente ad altre armi offensive, non possano rendere allo stesso modo di un Brady indiscutibilmente in calo, con un team un poco meno completo.

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Bisogna rendersi conto che qui non si deve parlare di vincere altri 6 anelli nei prossimi 20 anni, cosa che da un lato ahimè è impossibile, dall’altro è capitato proprio solo a noi quindi goduria infinita per sempre, ma si deve cercare di restare competitivi e di creare un team forte che possa vedersela con tutti.

La soluzione è quella di cui abbiamo parlato in apertura, avere un quarterback fenomeno nel rookie contract e circondarlo di fenomeni, ma almeno al momento non sembra possa essere il nostro caso, anche perchè abitualmente non abitiamo quelle zone del Draft utili per accaparrarsi questo tipo di giocatori.

Mi sento sufficientemente sicuro però, nel dire che il futuro sarà sicuramente movimentato ed interessante, e che si cerchi di vincere ancora (Brady, Bridgewater) o che si voglia immediatamente ricostruire (Stidham), saremo nell’immediato almeno, un team ancora competitivo che potrà dire la sua e competere per il titolo della AFC.

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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