Prima sconfitta stagionale, in un campo sempre ostico come Baltimore, by Marco Santagostino.

Prima o poi doveva succedere: sapevamo più o meno tutti che la prima “L” del 2019 sarebbe arrivata. E infatti, puntuale come un orologio svizzero, è arrivata al primo vero ostacolo della nostra season, quei Baltimore Ravens che spesso abbiamo trovato sulla nostra strada e che, credo, ritroveremo ancora. Il vero problema è COME è arrivata questa sconfitta, secondo me.

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OFFENSE

Per la prima volta in questa stagione i ruoli si invertono, e il reparto che “tira la carretta” questa volta è l’attacco. Certo, l’inizio non è dei migliori con i primi tre drive che si concludono con un primo down conquistato in tutto. Poi ci pensa l’ex di giornata, Cyrus Jones, a darci una spinta gestendo male un punt e permettendoci di ripartire dalle loro 20. 4 snap dopo siamo in area di meta.

La cosa buona è che da qui in poi, l’attacco inizierà a macinare yards grazie a un’ottima no huddle offense, che riesce ad imbrigliare la difesa dei NeroViola e a renderla meno aggressiva. Ma è solo grazie a quella che riusciamo a muovere palla. Basti pensare che nel secondo quarto siamo passati da un 2nd&5 dalle 33 dei ravens a un 3rd&15 causa intentional grounding a un 3rd&25 per offensive holding – cose che di rado vediamo fare dal nostro attacco.

Tom Brady è stato autore di un match secondo me discreto, molto bravo a muoversi nella tasca ed evitare la rush avversaria e – ma questo ormai è un must – a muovere i suoi compagni di squadra come dei soldatini durante la no huddle. Orribile però l’intercetto lanciato nel quarto periodo che, di fatto, chiude il match, oltre a un altro intercetto rischiato per il quale è stato graziato dal LB avversario. In Totale chiude con un 30/46 per 285yds, un TD e un INT.

Male, a mio modo di vedere il reparto RB: Tutti e tre chiudono con circa 4.5yds/portata di media. L’unico che salvo è White, le cui corse mi sono apparse più decise e convinte, mentre secondo me male ha fatto Sony Michel, che rispetto all’anno scorso vedo molto involuto.

Il reparto ricevitori è stato un duetto Edelman-Sanu: 10 ricezioni a testa, 89yds per il primo, 81 per il secondo che però ha anche messo a segno un TD. Molto importante secondo me la prestazione del neo-acquisto ex-Falcons: dopo sole due settimane è apparso già ben integrato negli schemi e nella offense di Brady, e soprattutto sembra essersi conquistato la sua fiducia, tant’è che è risultato il più cercato da TB12 con 14 target (contro gli undici di Edelman). Purtroppo però, Edelman ha cambiato (in male) l’inerzia della partita con il suo fumble, un evento che ci ha tagliato le gambe e ha di fatto tolto tutto il momentum che eravamo riusciti a creare. Poca roba dal resto del reparto, con Dorsett autore di 2 catch su 4 targets, mentre il resto viene spartito tra RB e TE  senza prestazioni di rilievo.

Punto dolente dell’attacco, almeno all’inizio, è stata la OL. Personalmente spero che di Newhouse ci si possa liberare il prima possibile, cioè da week 12 quando rientrerà (dita incrociate) Wynn. Praticamente il nostro LT è un tornello abbonato agli holding. Un po’ meglio il resto della OL, ma anche il buon Mason si è reso protagonista di un holding abbastanza sanguinoso.

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DEFENSE

Ecco, la difesa: tanto lodata fino ad ora, ieri sera è incappata in una partita storta, in cui non ci ha capito nulla dall’inizio ed ha subito l’attacco dei Ravens che ha segnato quando ha voluto.

Pronti, via: TD, Field Goal, TD. Quello che mi ha negativamente impressionato è stata la facilità con cui ci hanno corso in faccia – 41 corse per 210 yds, con Mark Ingram che chiude con 7,7yds/portata. Sostanzialmente credo che ieri sera sia apparso abbastanza evidente che la nostra difesa non sia ben attrezzata per difendere giocatori dall’atletismo straordinario come lo è Lamar Jackson.

Per difendere una option offense come quella dei Ravens serve atletismo ed essere perfetti negli assegnamenti difensivi: ecco, ieri sera non c’è stata nè l’una, nè l’altra cosa. Troppo spesso – soprattutto per meriti avversari – i nostri D-Linemen o Linebackers si “sparavano” sul portatore di palla sbagliato, lasciando quindi gli avversari liberi di scorazzare per il campo.

Va anche detto che i Ravens hanno un attacco costruito perfettamente a livello di personale per giocare questo tipo di schema, con tre TE fenomenali nei bloccaggi (Bill, non è che ci prenderesti Andrews vero? Ndr) ma abili anche ad andare a ricevere i passaggi di Jackson. Che, va detto, è stato davvero preciso quando ha dovuto mettere palla per aria.

Tutti i reparti, ma come detto principalmente DL e LB, mi sono sembrati in affanno e sempre un attimo in ritardo nella giocata: sembrava quasi dovessero pensare troppo a cosa stesse succedendo là avanti prima di reagire. Onore al merito anche alla OL dei Ravens, autrice di una partita magistrale.

Sicuramente non bisogna crucciarsi più di tanto, nè pensare che tutto quello che c’è stato nelle prime otto partite fosse un fuoco di paglia. Bisogna però rimboccarsi le maniche, perchè le prossime 4 sfide (dopo la bye week di questa settimana) sono di quelle che decidono sì una stagione, e che ti fanno capire di che pasta sei fatto: Eagles, Cowboys, Texans e Chiefs. Ci aspetta un mese di fuoco. Da affrontare con il fuoco negli occhi, quello che ieri sera purtroppo non c’era.

Migliore in campo: Mohamed Sanu

Peggiore in campo: il Tornello

 

Marco Santagostino@PatriotReign

Written by francescoc

1 Comment

Giancarlo Boromei

Prima brutta prestazione della difesa e prima sconfitta stagionale;
Niente di drammatico è una fisiologica debacle di quel reparto che tanto bene aveva fatto sino ad allora ( anche se qualche scricchiolio si era già visto contro Cleveland) e tra l’altro già previsto dal sottoscritto.
Speriamo che la difesa torni ai suoi livelli massimi a dicembre-gennaio quando conta di più!
Lasciamo perdere quelli che parlavano di perfect season xché nel football moderno è quasi impossibile da realizzarsi e noi ne sappiamo qualcosa!!

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