In queste settimane è diventato il nome sulla bocca di tutti, ma chi è veramente?

Dopo la selezione di N’keal Harry come prima scelta assoluta al draft di Nashville, ed alcuni interessanti e promettenti incognite come Josh Gordon e Demaryus Thomas a roster, era evidente che il reparto ricevitori sarebbe stato l’osservato speciale numero uno durante la preseason, e che ci sarebbe anche stata tanta carne al fuoco da apprezzare, ma quello che nessuno si poteva aspettare era che un undrafted free agent rubasse la scena diventando il prediletto anche e soprattutto dai reporter che seguono quotidianamente gli allenamenti del team.

Non è una cosa strana o rara che il corpo di scouts riesca a lavorare bene anche tra gli undrafted, perchè fortunatamente ogni anno possiamo apprezzare la capacità da parte del nostro staff di individuare diamanti nel fango e di poi svilupparli da parte del coaching staff; vedi alcuni come David Andrews, JC Jackson e tanti altri.. ma che questo avvenga tra i ricevitori, annoso neo che negli anni ha macchiato la gestione Belichick, è davvero una piacevole doccia fredda.

Stiamo parlando ovviamente di Jakobi Meyers, prodotto di NC State.

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Aiutato dalle assenze per infortunio di Thomas ed Edelman, dalla assenza di Gordon e dalla forma fisica non eccellente di Harry, Meyers è riuscito a diventare il go to guy non solo di Brady, in allenamento, ma anche di Hoyer e Stidham in partita, mostrando nelle due amichevoli di Detroit e Tennessee di avere tutte le carte in tavola per giocarsi le sue possibilità tra i grandi.

Su di lui Brady ha speso anche parole che possiamo definire “filosofiche” quando ha dichiarato che :

” Sta lavorando benissimo e sta riuscendo a sfruttare alla grande le opportunità che gli vengono date. E’ quello che cerchiamo di ripetere costantemente a tutti, non importa, alla palla da football non importa chi sei, se sei stato draftato o no. Al pallone non importa quanta esperienza e che tipo di esperienza hai. Importa solo che, quando io la lascio partire, il giocatore a cui è destinata sia pronto a riceverla. Se il destinatario è Jakobi, Julian (Edelman) o altri non importa, al football non importa, è importante che si faccia trovare pronto..”

Jakobi però non ha sempre fatto il ricevitore, e questo a molti tifosi scalda il cuore perchè ricorda Julian Edelman, un altro che giocò come quarterback; proprio Jakobi infatti inizialmente arrivò ad NC State come 2 star-recruit per giocare QB.

Trascorse il suo anno da freshman in “redshirt” a favore del titolare dell’epoca, Jacoby Brissett, che molti ricorderanno in maglia Patriots anche lui; dopo una breve pausa per un problema al ginocchio, al secondo anno effettuò il passaggio a wide receiver. Transizione non immediata o senza problemi, visto che al suo primo anno nel nuovo ruolo giocò 13 partite e ricevette solo 13 lanci, ma iniziò piano piano a capire le dinamiche del suo nuovo ruolo.

Al secondo anno i pirmi segnali : 63 ricezioni per 727 yards e 5 touchdowns, aggiudicandosi il premio di giocatore “maggiormente migliorato” nel team; Nel 2018, anno della sua stagione finale, la consacrazione. Con 92 ricezioni per 1.047 yards, che lo catapultano dritto dritto nella top 10 del college nazionale.

Solo per un caso, Meyers non si trasferì a Kent State, proprio la scuola di Julian Edelman, infatti dopo che Austin King, che inizialmente si promise ad NC State, rinunciò scegliendo Indiana, NC State convinse Meyers a rimanere.

Come mai nessuno lo ha draftato?

Qui entra in gioco a mio avviso un sistema molto “americano” e molto “ottuso”, che guarda solo i numeri, solo la produzione o alcune misurazioni, senza guardare abbastanza i tapes e cosa succede in partita. Quello che alcuni scouts sostenevano è che non avesse nessuna qualità “eye-popping”, in poche parole nessun tratto distintivo che ti facesse gridare al miracolo.

Non lo ha aiutato nemmeno correre la 40-yard dash con un tempo di 4.63, il secondo tempo più lento tra tutti i ricevitori partecipanti. Se per gli scouts Meyers “non è abbastanza veloce per giocare in NFL” Meyers, così come il calabrone che non potrebbe volare ma vola, si rende autore di alcune giocate importanti anche sul piano della corsa e della rapidità, come questa giocata da 71 yards dove brucia niente di meno che Derwin James, (jersey n.3 nel filmato), una delle safety più forti in circolazione ora ai Chargers.

Una delle altre abilità che non si vede sui numeri o sulle tabelle è l’abilità di prendersi il pallone in situazioni di “contested catches”, col difensore addosso; secondo PFF nella stagione 2018 Meyers si è pizzato al numero 6 come contested catches vinte, raccogliendone 17.

Benchè non sia assolutamente sicuro di fare il roster, soprattutto col talento presente al momento in cui scriviamo, Meyers è sicuramente stato capace di entrare non solo nelle simpatie dei tifosi ma sono sicuro, cosa più importante, che sia entrato sui file dei computers degli scouts NFL che forse si stanno mangiando le mani e che saranno pronti ad accaparrarselo qualora i Patriots decideranno di lasciarlo andare.

Piazzarlo in practice squad sarebbe rischioso perchè sicuramente ci sarebbe un altro team disposto a firmarlo ed attivarlo nei 53, quindi la speranza è vederlo entrare e formare, assieme all’altro rookie Harry, una coppia di giovani e futuribili ricevitori per il proseguo della dinastia Patriots.

 

Francesco Cugusi@PatriotReign

 

Written by francescoc

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