Ricapitoliamo le prime ore di questa apertura di mercato, perchè sono state le più movimentate da molti anni, forse da sempre in casa Patriots.

Ci siamo affacciati a questo inizio di mercato con la trade di Trent Brown, la conferma di Cam Newton, e l’addio (previsto) a Marcus Cannon che si accasa ai Texans.

Successivamente, lunedì 15 Marzo, si è aperto il “legal tampering period”, che di fatto permette alle squadre di chiudere accordi coi free agents, che diventeranno ufficiali da mercoledì 17, ed i Patriots, per una volta, sono stati assoluti protagonisti.

Nota : dopo averci ragionato sono giunto ad una conclusione che voglio anticiparvi subito, per darvi una chiave di lettura diversa da quella che potreste avere : questa è una offseason strana, con un salary cap della lega più basso del solito, dove i giocatori devono accettare contratti che in una offseason normale non avrebbero manco risposto alla mail, questo per dire sì, abbiamo speso tantissimo… sì abbiamo coperto di soldi un mucchio di gente, ma lo abbiamo fatto nella estate giusta, perchè il prossimo anno con un salary cap normale e con la lega nuovamente in pieno regime, un Judon o un Jonnu Smith li firmi al triplo di quanto fatto oggi.

La prima mossa è stata quella di assicurarsi quello che pare fosse l’obiettivo n.1 per i pass catchers, il tight end in uscita da Tennessee, Jonnu Smith, vecchio pallino di Patriot Reign, come saprà bene chi ci segue da tempo. Contratto da 4 anni per 50M di dollari di cui circa 30 garantiti.

Arrivato in NFL nel 2017, Smith ha chiuso le sue prime 3 seasons con una media di 3 TD a campionato, per poi esplodere nel 2020 con ben 8 marcature. Da sempre (colpevolmente) nell’ombra del veterano Delanie Walker, rappresenta quel target da Red zone che è mancato troppo nelle ultime stagioni ai Pats da dopo l’addio di Gronk.

Evidentemente Bill sa che c’è bisogno di gente pronta subito, di proven veterans da affiancare ai giovani che sono stati forse colpevolmente, messi subito in campo anche perchè non potevi fare altrimenti, e che rischi di bruciare. Può piacere o non piacere Cam Newton, ma la produttività pari a zero del reparto nel 2020 non è certo colpa sua, e sappiamo tutti quanto sia vitale per un qb avere un TE affidabile, e soprattutto quanto sia vitale un tight end per la nostra offense. Smith, oltre ad essere un personalissimo pupillo, è anche tutto questo.

 

La mossa successiva è stata quella di rivolgersi alla difesa, e vi avevamo anticipato che anche da questo lato della palla c’era bisogno di una grossa infusione di talento, soprattutto con gente come Guy e Butler che sembrano indirizzati alla free agency.

Viene firmato quindi Davon Godchaux ( 2 anni, 16M ) ex Dolphins, defensive tackle che a detta del nostro David Andrews è stato uno dei nemici più difficili da arginare nel recente passato.

Questa qui si candida per essere la migliore firma del lotto, anche se ad ora è quella che fa meno rumore; Godchaux è stato il leader nel 2019 per corse fermate secondo PFF, e porta la classica versatilità che cerca Belichick in un defensive lineman.

Fatto? macchè…

Arriva anche una terza mossa, personalmente completamente inaspettata : 4 anni a 56M (di cui 32 garantiti entro i primi 2 anni) al forte pass rusher Matt Judon, ex Baltimore.

Chi non si è limitato lo scorso anno a scrivere “che schifo Cam Newton” su tutti i cessi degli autogrill, avrà avuto modo di accorgersi anche che siamo stati la 26esima difesa in pass rush, ed era ovvio che questo reparto avrebbe beneficiato di alcuni innesti, ma non pensavo di questo spessore.

Chase Winovich e Josh Uche rappresentano un ottima coppia giovane di linebackers atletici capaci di spingere in pass rush e di seguire le corse, ma Judon è una tutela in quanto molto simile a Dont’a Hightower, più fisico e più lineman forse, versatile quanto basta per candidarsi a titolare da week 1 nella nostra nuova difesa.

La stagione migliore di Judon è sicuramente quella targata 2019, dove chiude con 9.5 sacks e 4 forced fumbles, mentre nel 2020 colleziona 6 sacks, 2 passaggi difesi ed 1 safety. Gran bella presa, che riporta il reparto linebackers dove merita.

 

Chiudiamo questa prima parte di aggiornamenti col quarto ingaggio stellare, quello del defensive back Jalen Mills (4 anni a 24M) in uscita dai Philadelphia Eagles.

Ma quanto vi abbiamo rotto le palle con Belichick e la versatilità?

Ebbene, pensate che Mills è l’unico giocatore NFL ad aver giocato 50+ snaps in queste posizioni (pre snap) lo scorso anno : outside linebacker (destro e sinistro) slot cornerback (destro e sinistro) wide corner (destro e sinistro) free safety.

A soli 26 anni rappresenta un jolly importante per il futuro della secondaria.

 

Tra le mosse “minori”, segnaliamo i ritorni dei defensive linemen Deatrich Wise (contratto di 4 anni) e Carl Davis, che negli sprazzi di football giocato aveva fatto molto bene, soprattutto contro le corse, mentre ci saluta la guardia Joe Thuney che come prevedibile ha incassato un contratto di 5 anni da 80M di dollari purtroppo a proteggere Mahomes.

La serata del day 1 è proseguita col botto, ci si aspettava mosse nel reparto ricevitori e sono arrivate.

Il primo tassello nel reparto viene riempito col biennale dato ad Agholor, dalle cifre forse un pochino alte considerando il fatto che lo scorso anno ha accettato un contratto annuale al minimo salariale da veterano per giocare coi Raiders.

Va detto però, che la sua campagna 2020 è stata ottima, è stato il secondo giocatore in NFL con più segnature (6) su passaggi da oltre 20 yards, dietro solo a Tyreke Hill (9), e questo sembra sposarsi bene col fatto che (che ci crediate o no) Cam Newton è stato uno dei quarterbacks più efficaci sul profondo, statistiche alla mano.

Gli 11M all’anno garantiti sono tantini, ma potrebbe essere quel “burner” da deep che ci manca ormai da tempo.

 

Ad Agholor fa seguito la firma di un altro ricevitore, meno altisonante ma forse più interessante come build, l’ex 49ers Kendrick Bourne.

Le cifre parlano di un triennale a 22.5M, per uno dei ricevitori che nel 2020 ha registrato tra i migliori dati di separazione dal proprio marcatore (circa2.5 yds di media); nonostante le difficoltà ed i numerosi infortuni che hanno minato l’equilibrio della offense dei ‘niners, nel 2020 vive una delle sue stagioni migliori, con 667 yards totali, una media di circa 13 yards per reception, 2 TD’s con 9 yards per catch di media.

Un giocatore che alle combine 2017 registrò uno dei migliori tempi sul 3 cone drill, che come sapete è un capostipite per gli scouts nostrani, insomma, nel triste giorno dove Dorsett si accasa ai Jaguars, potrebbe rappresentare una valida consolazione!

Finish? macchè…

Defense, defense e ancora Defense!

Muscoli e cattiveria al servizio del reparto gestito dai Belichick sons, no seriamente, se cercate su twitter ci sono praticamente solo clips sue di quando fa fallo. Probabilmente il biennale da 7M suggerisce che non siamo esattamente di fronte al nuovo JJ Watt, ma è comunque un giocatore che sa fare il suo mestiere (3 anni ai Colts e poi 3 anni ai Jets) e vive la sua primavera sicuramente nel 2018, dove chiude l’anno con la bellezza di 35 tackles e ben 7 sacks.

Si apre la seconda giornata ed indovinate un pò chi apre le danze?! Ma ovviamente noi!

Il buon Belichick arriva per il secondo giorno consecutivo con la camionetta della Mondialpol, parcheggia, tira giù la zip e lo appoggia al tavolo arrotolato assieme al contratto dell’altro top tight end Hunter Henry, in uscita dai Chargers!

Che vi devo dire, io ero già contento con Jonnu, ora abbiamo in due giorni creato la coppia più forte della NFL nel ruolo, con Asiasi e Keene dietro pronti a lavorare nell’ombra..pazzesco.

 

Si apre il terzo giorno, che poi corrisponde esattamente all’inizio dell’anno NFL 2021, ed anche oggi i Pats sono tra i primi a muoversi, rispondendo ad una need non certo come molti si sarebbero augurati.

Torna infatti ai Patriots l’ex centro, ma invece che chiamarsi David Andrews si chiama Ted Karras.

Questa mossa lascia dubbi sull’eventuale ritorno di Andrews ovviamente, e proprio in queste ore Flores mette le mani su Adam Butler portandolo a Miami, coi Patriots che perdono uno dei giovani defensive lineman che meglio hanno fatto crescere dagli ultimi Draft.

Il quarto giorno vive di una attenzione particolare alla difesa, con un paio di tasselli a poco prezzo; il primo è il graditissimo ritorno di Kyle Van Noy (e soprattutto di sua moglie) a Foxboro, con un contratto biennale da 13M circa.

A questo fa seguito la firma dell’ex Packers Montravius Adams, annuale da 2M per un difensore di linea sempre rotto, ma con un interessante upside.

Ma il fulmine a ciel sereno che scalda la notte italiana è proprio il ritorno di David Andrews, che lascia tutti di stucco a maggior ragione dopo il post di addio di Julian Edelman.

Questa notizia non può che addolcire una giornata dove purtroppo invece Patrick Chung ha deciso di comunicare il suo ritiro.

 

 

Restate sintonizzati per prossimi aggiornamenti sul mercato, su questo articolo!

 

 

 

 

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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