Approfondiamo ulteriormente i temi tattici del match che vedremo domenica.

Andrea nel suo articolo uscito lunedì si era concentrato molto sull’aspetto difensivo, e quindi di cosa dovranno fare Belichick e Flores per arginare il potente attacco dei Rams, il secondo nella lega per produzione, che ha trovato nuova linfa vitale da quando ha firmato il running back C.J. Anderson, per alcuni scouts NFL addirittura più utile e adatto al sistema Rams rispetto al più blasonato Gurley.

Oggi cerchiamo di dare uno sguardo più incentrato su come possiamo muovere la palla in attacco.

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Partiamo dai principi fondamentali : la offense guidata da coach McVay si schiera spesso in personale 11 ( 1 back 1 TE + 3 WR ), che utilizza principalmente formazioni molto “condensed” ovvero ravvicinate verso la linea di scrimmage, cosa che aiuta moltissimo nel running game poichè i wide receivers giocano molte situazioni di blocco e lo fanno piuttosto bene.

L’attacco dei Rams funziona molto bene perchè si basa sull’eseguire una serie di “misdirections”, veri e propri diversivi che nascono dal far leggere dei concetti che poi, dopo lo snap, si rivelano svilupparsi in qualcosa di completamente diverso; ecco cosa ha detto coach Belichick riguardo a questo aspetto ai microfoni di E.Lazaar :

“That’s a key component to the offense. Yeah, the spacing is – absolutely. That’s, I’d say, one of the trademarks of what they do and the misdirection, so they’re in there close and there’s a lot of misdirection that comes with it,”.

Le difficoltà non terminano qui per noi, visto che dall’altra parte del campo ritroviamo, per la decima volta nella carriera di Brady, coach Wade Phillips a guidare la difesa; Lo ricordiamo (purtroppo) per i suoi successi con la difesa di Denver contro di noi, mentre il suo sistema è rimasto immutato negli anni, una formazione base 3-4 ( 3 linemen + 4 linebackers ) a formare il front seven, utilizzando molto spesso una singola safety in “single high coverage“.

Belichick su Phillips :

“To his [Phillips] credit, there’s not many of us that have a system that can last that long. I’ve certainly changed a lot in the last 30 years schematically. Wade really hasn’t, he really hasn’t. You’ve got to give him credit for that. But, the system has lasted,”.

Il nostro “amico” Evan Lazaar ha poi provato a stilare quello che sarebbe il gameplan ideale e proviamo a vederlo insieme.

 

Il gameplan – OFFENSE

Inutile dire che la problematica principale per Brady (come per il 99% dei Qb’s) è quando si subisce la pressione per vie interne sulla linea di scrimmage; di seguito possiamo notare come crolla drasticamente il rating, e quindi l’efficienza, del nostro quarterback quando gli avversari riescono a mettere pressione dall’interno, cosa che i Rams quest’anno hanno saputo fare meglio di tutti.

C’è però una cosa più interessante di stare a parlare per ore di questo aspetto, ovvero capire invece dove possiamo fare male alla loro difesa, il running game.

Durante la stagione regolare i Rams sono stati i peggiori della lega per yards concesse su singolo tentativo di corsa (5.1) e secondo il sistema DVOA di football outsiders sono stati i 28esimi contro le corse in generale. Naturalmente nulla è così semplice come appare però : in questi playoffs infatti, la difesa sulle corse di Los Angeles è cresciuta esponenzialmente, dimezzando le yards concesse su singola portata (2.3) e lo ha fatto contro dei reparti di tutto rispetto come i Cowboys di Zeke ed i Saints di Ingram e Kamara.

Nell’immagine di seguito lo schieramento base e gli assegnamenti della base-defense di Phillips.

Contro il personale “pesante” che noi impieghiamo molto, col doppio tight end in blocco sulla linea e Develin a sfondare, mi aspetto di vedere proprio questo “under front” che permette alla difesa di funzionare anche grazie al fatto che Aaron Donald è in grado di prendersi tranquillamente un raddoppio in faccia e vincere comunque il duello, per poi andare a frenare il running game sul nascere come visto contro i Saints. A questo aggiungiamo la crescita esponenziale di Mark Barron, ibrido tra safety e linebacker che spesso gioca nel box a ridosso della LOS. Ma vediamo meglio un esempio di come Donald abbia annullato il running game avversario nell’NFC Championship.

In questo video si vede come New Orleans affronti Donald col solo impiego della guardia sinistra, ma nell’ 1 vs 1 Donald è veramente troppo forte, rapido e veloce per perdere il duello; per ovviare a queste situazioni in passato contro le difese guidate da Phillips, Belichick e McDaniels, coadiuvati dalla sapiente supervisione di coach Scarnecchia, hanno spesso optato per utilizzare il “motion” del tackle dal lato opposto di dove deve andare la corsa, cosa che permette di bloccare il lineman che sta giocando in 3 tech col doppio uomo, ma di dare anche supporto al centro, che può essere aiutato ( a seconda di come si sviluppa l’azione ) dalla guardia contro il nose tackle prima di scalare sul secondo livello e prendere il linebacker. In tutta questa situazione gioca un ruolo fondamentale ovviamente il trittico Gronkowski – Allen – Develin che devono funzionare da stantuffi per tutto il match senza sosta.

Per riassumere il concetto con parole più semplici e concetti più vicini a tutti : la difesa dei Rams è sicuramente dominante e presenta uno schema di pressione efficace, ma non nuovo per i nostri coaches che in passato hanno già dimostrato di trovare delle risposte.

La situazione migliore per correre contro i Rams però è farlo dall’ 11 Personnell, proprio la formazione offensiva loro prediletta; potrebbe essere ambizioso da provare, perchè con 3 ricevitori schierati va da sè che devi rinunciare ad un extra blocker (o il secondo TE o il Fullback ) ma i Rams in stagione hanno concesso addirittura 6.3 yards (dato peggiore della NFL) sulle corse da questa formazione.

La soluzione quindi potrebbe essere davvero molto semplice, indovinate un pò? correre lontano da Suh e Donald, it’s not rocket science!

Qui entrano in gioco due aspetti del nostro gameplan abituale che possono fare molto male ai Rams : le corse laterali con Michel e White, o le Jet sweeps normalmente eseguite da Edelman o Patterson. di seguito un esempio video di Jet sweep, o meglio, in realtà questo viene considerato un passaggio, ma per capire il concetto dei movimenti aiuta a capire il concetto base.

In regular season i Rams hanno concesso 47 yards su 4 corse da parte di ricevitori, (11.8 di average), e più in generale, hanno concesso 5.1 yards di cosa sul perimetro contro le 4.1 nell’interno. Possiamo fare loro del male ma bisogna essere molto attenti e capaci perchè queste cose le sapevano benissimo anche Saints e Cowboys, ma non sono riusciti ad applicarle, c’è da dire però che sono elementi cardini della nostra abituale offense.

Il passing game

Per quanto riguarda mettere la palla in aria, ci sono un paio di situazioni che potrebbero vederci macinare yards e percorrere il campo con agilità. Per prima cosa, i Rams sono tra le peggiori difese nel difendere la zona centrale del campo, concedendo un passer rating di media di 112.9 ed addirittura 10.5 yards di media per passaggio quando il QB avversario cerca di lanciare il pallone nel mezzo del campo. Secondo aspetto, fanno davvero molta fatica a difendere i passaggi quiando gli avversari si schierano in “12- personnell” ( 1 TE 2 RB ), situazione che da week 5 di quest’anno li vede concedere più di 13 yards su singolo tentativo.

Se c’è stato un aspetto dove i Saints hanno distrutto e dominato i Rams è stato proprio quando hanno deciso di passare la palla a Kamara, perchè va detto che il reparto linebackers di LA è davvero deboluccio. Questo permette anche di fare un altra cosa altrettanto fondamentale, ovvero dare via la palla velocemente, senza far arrivare Suh e Donald a Brady.

Edelman e White rappresentano ovviamente gli indiziati principali per trovare completi in questa zona del campo e su queste situazioni, come visto anche nei minuti finali del Championship in Missouri.

Non sarà ovviamente tutto così semplice, e la pass rush dei Rams avrà le sue chances per farci male, ma è obiettivamente corretto sostenere che la loro difesa in generale perde su più fronti contro il nostro tipo di attacco, contro le chiamate che abitualmente eseguiamo meglio.

 

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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