Un classico di ogni offseason, la rivisitazione del Draft due anni dopo!

Torniamo, anzi, iniziamo a parlare di Draft, ma tornando leggermente indietro nel tempo, a quel Draft 2018 che sembra avvenuto ieri mentre invece sono già passate due stagioni. Come diciamo sempre, per valutare una classe di prospetti devono passare almeno un paio di campionati, e siamo quindi in grado di rivedere le nostre valutazioni e capire come sono progredite o meno le nostre scelte.

Round 1, Pick 23 (No. 23 overall)

Isaiah Wynn, OL, Georgia

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Dopo un primo anno fermo ai box ed una seconda stagione iniziata a singhiozzo, Wynn ha trovato la sua dimensione divenendo uno dei pochi punti di sicurezza di una linea a marce alternate, che non ha protetto Brady a sufficienza anche se abbiamo più volte detto come questo fosse particolarmente vero per il lato destro della linea.

Quando sano e a disposizione si conferma un ottimo elemento, veloce ed atletico, capace di tenere testa ai più forti avversari, anche se qualche lapsus lo ha avuto ma lo vogliamo “abbuonare” alla giovane età .. era pur sempre la sua “rookie season” a tutti gli effetti. Molti media lo vogliono spostare a guardia sinistra, forse per le sue dimensioni fisiche, leggermente undersized per il ruolo di tackle, ma a mio avviso la mossa non avrebbe senso; trovare un LT è ben più difficile di trovare una valida LG, ed anche se l’addio di Thuney sembra ormai cosa fatta, Wynn sta bene lì dove è, nella posizione più delicata di tutte, a dare sicurezza a Brady, o chi per esso.

Original Grade / – Actual Grade = B+

 

Round 1, Pick 31 (No. 31 overall)

Sony Michel, RB, Georgia

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Rimarrò sempre della mia idea che scegliere un runningback al primo giro sia un azzardo, ma se c’è un draft dove può aver senso farlo è proprio in un draft come quello del 2018 dove avevamo ben 2 scelte nel primo giro, e la seconda di queste è sempre stata indirizzata al college di Georgia, per prendere chi approfittava e godeva dei varchi aperti da Isaiah Wynn, ovvero Sony Michel.

Di lui nel 2018 dicevamo questo : ” Sony Michel è un instant starter, che se giocherà bene le sue carte sarà il nostro workhorse principale per i prossimi quattro anni “. Direi che non ci siamo sbagliati. Non è un runningback che demolisce qualsiasi cosa si trova davanti e non è uno speedster che fugge via come un fulmine, ma è un giocatore completo, cosa forse ben più rara.

Sa bloccare in pass protection, e sa interpretare bene il gioco. Quest’anno poi ha iniziato ad aggiungere il passing game nella sua produzione, aspetto che deve per forza far crescere da qui in avanti, ma ha già dimostrato di reggere i ritmi di una stagione fino ai playoffs, e di portare la palla quando conta.

Original Grade B – Actual Grade = B+

 

Round 2, Pick 24 (No. 56 overall, via Bucs):

Duke Dawson, CB, Florida

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Quando alcuni lettori si sono detti poco soddisfatti della trade che ha portato Mohamed Sanu ai Patriots (in cambio della second round 2020), uno dei punti che abbiamo evidenziato, anche scherzosamente ma nemmeno tanto, è che il secondo round sembra in qualche modo il tallone d’achille di Bill Belichick e Nick Caserio; meglio quindi andare sul sicuro ed impiegarlo per un “proven veteran” piuttosto che utilizzarlo di nuovo malamente.

Dei tanti esempi che possiamo fare per avvalorare questa tesi sicuramente uno di questi è Duke Dawson; defensive back in uscita da Florida, sembrava pronto per inserirsi come jolly perfetto nella nostra difesa, in quello che doveva essere un mix tra nickel cornerback e strong safety.

Non diventa nulla di tutto ciò, e dopo numerosi infortuni, ed una preseason poco emozionante, viene invitato a fare le valige per accasarsi poi ai Denver Broncos, dove ha sicuramente trovato più spazio. Dawson si unisce a Cyrus Jones e Jordan Richards, nella purtroppo folta schiera di defensive backs scelti molto in alto che non hanno dato frutti, sperando di non dover inserire in questa spiacevole lista anche Joejuan Williams in futuro.

Original Grade B- – Actual Grade = F

 

Round 5, Pick 6 (No. 143 overall) [via San Francisco]: 

Ja’Whaun Bentley, LB, Purdue

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Le aspettative su di lui non erano altissime, Matteo diede addirittura un grade di D+ alla selezione, evidenziandone le probabili mancanze in coverage date soprattutto dalla sua struttura fisica, sì statuaria ed imponente, ma perciò pesante e piuttosto lenta.

Bentley brucia un pochino le tappe e dimostra da subito di poter stare in campo, dopo una preseason eccellente ed un inizio stagionale coi fiocchi nel 2018; la stagione successiva doveva essere la consacrazione per lui, ma non è riuscito a trovare spazio, dietro ad un Hightower decisamente rinato dopo la dieta ed il training targato TB12, e dietro un redivivo Elandon Roberts che ha fatto direi decisi passi in avanti e miglioramenti.

Impacciato nei pochi snaps a disposizione, non regala ai coaches motivi per ricredersi, e passa la stagione seduto in panca. E’ una selezione che a mio modo di vedere tornerà utile proprio da questa offseason, con molti nomi che rischiano di cambiare casacca (Roberts, Van Noy) ed un età che avanza inesorabile per Dont’à Hightower, ma grazie alla sua presenza e alla sua (ci auspichiamo) crescita, questo ruolo non sembra una need impellente.

Original Grade D+ – Actual Grade = C

 

Round 6, Pick 4 (No. 178 overall): 

Christian Sam, LB, Arizona State

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Belichick e Caserio decidono di fare “doppietta” e selezionano un altro linebacker, seguendo la pick di Bentley con la scelta di Sam.

Sam poteva essere l’esatto opposto di Bentley, e quindi il suo compare perfetto per dividere il campo; più piccolino e molto più veloce, poteva essere quel coverage linebacker perfetto per occuparsi degli esterni, dai runningbacks in uscita ai tight ends più insidiosi.

L’avventura però non è delle più rosee, anzi, e ad oggi figura nel roster dei Detroit Lions, facendomi pensare che forse fosse più un pupillo di Patricia che altro.

Original Grade C- – Actual Grade = F

 

Round 6, Pick 36 (No. 210 overall *compensatory selection): 

Braxton Berrios, WR, Miami (FL)

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Per essere arrivato al sesto round forse tutti avevamo riposto troppe speranze verso il prospetto in uscita da Miami.

I presupposti c’erano tutti però : ricevitore bianco, undersized, lottatore e ritornatore negli special team, il classico elemento nato e costruito per l’attacco guidato da Brady.

Peccato però che quello che doveva essere il “dopo-Amendola” come ci eravamo sbilanciati a definirlo, ora sta nel roster dei New York Jets, ed i Pats lo hanno sostituito con Gunner Oslewzki che pare il suo gemello più forte, perciò alla fine direi che tutto è bene ciò che finisce bene, per entrambe le parti in questo caso.

Original Grade B- – Actual Grade = D

 

Round 7, Pick 1 (No. 219 overall): 

Danny Etling, QB, LSU

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E’ sicuramente molto complesso mettersi in mostra quando si è il secondo del migliore del mondo che non ha nessuna intenzione di farsi da parte.

Uscito da LSU i tapes ci raccontavano di un giocatore molto acerbo, impreciso e poco lucido. Nei Pro si è dimostrato invece ragazzo intelligente, che però adesso deve giocarsi le sue chances altrove, visto che non abbiamo avuto alcuna difficoltà a scaricarlo in favore del ben più meritevole Jarrett Stidham.

Original Grade D- – Actual Grade = D-

 

Round 7, Pick 25 (No. 243 overall): 

Keion Crossen, DB, Western Carolina

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Su Crossen nel nostro recap del draft 2018 scrivemmo così : ” uno dei DB più veloci della classe visto su tape, la sua velocità di chiusura è importante e questo sarà fondamentale anche nell’apporto allo special team. Gioca sempre al 100% e la sua velocità, al college, gli ha permesso di correggere errori di lettura. Essendo 5’9 è leggermente basso per essere un corner esterno ma l’aggressività è di prim’ordine. …” e mi sento di confermare tutto quanto detto, visto che Crossen ha esattamente fatto vedere questo; animale da special team ed ottima velocità in copertura.

Il suo caso secondo me è il più classico dell’essere nel posto sbagliato al momento sbagliato…dietro a fenomeni veri e propri nello stesso reparto, ma sono sicuro che se i Texans vorranno dargli ancora una chance li saprà ripagare.

Original Grade C – Actual Grade = C+

 

Round 7, Pick 25 (No. 243 overall): 

Ryan Izzo, TE, Florida State

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Voglio dare un voto non troppo severo a Izzo e spiego quindi il perchè della mia C, un miglioramento sulla D presa in fase di recap; Anche lui non partecipa al suo primo anno, ma nella sua seconda stagione, quella da rookie vera e propria, non trova spazio, in un reparto dove nessuno ci ha capito nulla, nemmeno il nostro coaching staff.

Come detto in altre sedi, per pagare e dare spazio a gente come Matt LaCosse secondo me si poteva far lavorare Izzo e farlo crescere, invece ha figurato solo in 6 partite dove ha collezionato 1 segnatura, ma nel marasma della stagione appena conclusa non mi sento di dargli troppo addosso.

Original Grade D – Actual Grade = C

 

Conclusione

Da questo Draft sono usciti due starter (Wynn, Michel) un valido backup con potenziale da starter (Bentley) ed alcuni ragazzi che avrebbero potuto crescere se davanti a loro ci fosse stato un tasso meno elevato di qualità (Crossen, Dawson) ed è per questo che tutto sommato mi sento di definirlo un Draft positivo.

Rimango della mia idea che se da un Draft escono almeno 3 starter, è un Draft di successo, e quindi questo rientra nella categoria se non dei Draft super positivi, almeno di quelli validi.

 

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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