Si torna da Houston con una vittoria, ma quanta sofferenza!

Era chiaro ed evidente che la super sfida dello scorso weekend al Gillette contro Brady e co. avrebbe lasciato degli strascichi; ci sono tanti modi di subire un contraccolpo dopo un match del genere : nella migliore delle ipotesi, l’entusiasmo dell’aver (quasi) battuto i campioni in carica, col ragazzino che surclassa il G.O.A.T. , potrebbe farti viaggiare sulle ali dell’entusiasmo, andando ai 2000km/h sicuro dei tuoi mezzi. Oppure, al contrario, potrebbe averti risucchiato mentalmente e fisicamente, dopo un match di quel tipo, che secondo Hunter Henry aveva ” una atmosfera da Super Bowl “ (cit.) e lasciarti senza forze, senza energie.

Purtroppo è accaduta la seconda delle opzioni, o almeno lo credo io, perchè mi rifiuto di credere che quelli visti ieri, ma mi riferisco soprattutto alla difesa, siano i veri Patriots, dopo che ti hanno dimostrato di poter tenere a freno forse l’attacco più potente della lega, che per inciso ne ha appena piantati 45 in faccia a coach Flores ed alla difesa dei Dolphins.

Voglio quindi attribuire quanto visto ieri ad un calo fisico ma soprattutto di testa, anche per quanto confermato da Judon ai microfoni, che nel dopo gara ha dichiarato : “siamo partiti piano, troppo molli, loro invece sono partiti col piede giusto… per fortuna siamo riusciti a raddrizzarla … siamo un ottima squadra e nelle prossime settimane vogliamo dimostrarlo a tutti”.

Ebbene i test per dimostrarlo non mancheranno di certo visto che, intervallati dal “ritorno” coi Jets, ci saranno i Cowboys ed i Chargers, due delle squadre più in forma del momento. Ma andiamo con ordine e chiudiamo il capitolo Texans prima di pensare a Dallas.

 

La Difesa

L’impressione avuta nel primo tempo in particolare, è stata quella di avere davanti nuovamente Tom Brady, per la seconda domenica consecutiva; Mills ha giocato una gara semplice e pulita, perchè ha semplicemente approfittato di quello che i Patriots gli hanno concesso. Il fastidioso refrain che ha visto Houston operare per 3 quarti era il medesimo : correre sui primi 2 down (in realtà qui la nostra difesa è stata buona, si vedono i miglioramenti, con Ingram tenuto a 2.6 yards di media e Lindsay a 3.8) e poi cercare il medio-corto sui terzi o quarti down…quasi sempre convertiti.

I principali colpevoli risiedono nella secondaria, dove una purtroppo brutta prima parte di gara di J.C. Jackson ha coinciso, perchè quando le cose vanno male vanno male tutte insieme, con forse l’outing peggiore della stagione di McCourty, completamente a farfalle su un paio di big plays, e con la non sufficiente prova di Joejuan Williams, che la scorsa settimana era inattivo per scelta tecnica, ma che ha dovuto giocare causa assenza di Mills.

Qui una delle azioni incriminate di Williams, dove il suo ricevitore si libera di lui quasi scherzandolo, oltretutto su un quarto down.

Le statistiche con le quali Mills chiuderà il match sono da rookie of the year, ma quando nel secondo tempo la difesa viene registrata un attimo, per Houston sarà decisamente più dura muovere palla.

Immagine

Dopo il touchdown iniziale del terzo quarto infatti, i possessi per Houston saranno, in fila :

Punt

Punt

Field goal sbagliato

Punt

Fumble

Il problema più grande è che non puoi permetterti il lusso di dormire per tre quarti di gara, i Texans sono forse proprio l’unico avversario coi quali te lo puoi permettere in questo momento, ma qualsiasi altro team ieri al posto loro avrebbe chiuso la pratica con largo anticipo.

Non puoi nemmeno, come detto in precedenza, giocare dando per scontato che quanto fatto la settimana prima basti per farti vivere di rendita nelle gare a venire, e domenica prossima sarà meglio essere noi Houston, cioè essere noi quelli che entrano in campo col sangue alla bocca, perchè Dallas verrà non solo per vincere, ma per correrci in faccia e rifilarci 40 punti, ed hanno tutto per farlo.

 

L’attacco

Patriots had a lot of issues against the Texans, but patchwork offensive  line was not one of them - The Boston Globe

Nella partita in cui la linea d’attacco doveva rappresentare un vero e proprio ostacolo per la riuscita del match, i cinque ragazzoni scesi in campo hanno molto ben figurato, dimostrando che nel ruolo l’esperienza di elementi come Ferentz e Karras, unita al talento di alcuni elementi che non hanno quasi mai visto il campo come Cajuste, rendono i nostri backups ottime pedine, e rispondono anche a chi (come me) in settimana si chiedeva come mai, al posto di Collins, non si fosse puntato sull’aggiungere magari un altro elemento via free agency, anche perchè Trent Brown ora va in IR per almeno tre weeks.

” Ci fidiamo di questi ragazzi e siamo tranquillissimi con loro ” ha detto McDaniels, ed effettivamente la prova dei ragazzi fa ben sperare per il futuro, futuro nel quale appare immediato il ritorno di Onwenu, poichè Belichick ha detto che onestamente si sarebbe aspettato di averlo già per questa domenica, facendo intendere che lui sia vaccinato, mentre di Wynn non ha detto nulla.

Su 14 portate Harris ha concluso con 4.1 yards di media, sicuramente una delle prove migliori ad oggi di quest’anno, e c’è da calcolare anche che se non avesse perso quel maledetto pallone a ridosso della endzone la partita sarebbe stata sicuramente più tranquilla ed i suoi numeri, migliori.

Proprio Harris non riuscirà a terminare il match per un infortunio al costato, anche se Stevenson, suo compagno di reparto, nel dopo gara ha detto di credere che Damien sia a posto, e che l’infortunio sia qualcosa che non lo terrà lontano dai campi.

I più attenti avranno notato un curioso package con Stevenson schierato come fullback ed Harris nel backfield, sicuramente da tenere d’occhio per il proseguo della stagione.

Mac Jones è stato ancora una volta autore di un ottimo match, guidando i Patriots ad una comeback victory per la prima volta nella sua giovane carriera; Nonostante un brutto intercetto che vogliamo registrare come rookie mistake, il prodotto di ‘Bama fa vedere di cosa è capace con una tasca che lo mantiene pulito (1 solo sack subito).

Jones completerà 23 passaggi su 30 tentativi per 231 yards ed 1 TD oltre appunto all’intercetto, e caramelle come questa mi auguro possano convincere McDaniels ad osare di più, soprattutto nella red zone.

Un altro aspetto fondamentale sul quale si sta basando il nostro attacco è la play action, curioso come produca nonostante non siamo così una minaccia sulle corse; Mac infatti ha concluso la giornata con 9 completi su 11 da play action, 11.6 yards di media a tentativo, 6 rimi down conquistati.

La sua rapidità di rilascio, unita alla capacità di vendere la corsa, rendono letteralmente impossibile per i linebackers correggere il tiro e tornare a marcare in zona dopo aver reagito alla corsa.

Bisogna infatti ripartire da questo e dall’ottima giornata di Hunter Henry che raccoglie 6 palloni degli 8 indirizzati alle sue manone, per 75 yards ed 1 TD, e costruire su un reparto ricevitori che si sta dimostrando comunque all’altezza del nostro organico.

 

Special Team

Come spesso accade sono proprio gli special teams a far girare l’inerzia di un match, e ieri dopo l’errore di Houston la partita è completamente girata.

Si intravede poco, ma vorrei farvi notare la spinta di Lawrence Guy, che demolisce il suo blocco portandolo dietro di 4 o 5 yards, e sarà proprio il suo uomo a beccarsi l’ovale sulla testa, non è solo stato un brutto calcio sparato basso dal loro punter, ma c’è del merito, e tanto, da parte di uno dei soliti MVP nascosti che abbiamo tra le linee.

A questo aggiungo la giornata quasi perfetta di Folk, che dopo aver aperto con un extra point fallito, e reduce dall’errore decisivo coi Buccaneers, è autore di un match sensazionale con due conversioni da 52 yards che altrimenti sarebbero quasi sicuramente costate ai Pats il match.

Nella prossima settimana ci aspetta un match quasi proibitivo coi Cowboys come dicevamo, mentre Miami andrà a Jacksonville, e potrebbe riequilibrarsi la lotta per il secondo posto. Attenzione anche a Buffalo che dopo aver demolito i Chiefs, potrebbe comunque trovare del filo da torcere in casa dei Titans.

 

Il migliore : Matthew Judon – lo scorso anno il nostro leader per sacks è stato Chase Winovich con 5.5 in stagione, Judon ne ha 6.5 dopo 5 partite. Inoltre, i suoi 2 sacks che hanno costretto Houston ad andare al calcio nel secondo tempo, hanno di fatto salvato lo score e ci han tenuto in partita.

Il peggiore : Joejuan Williams – Dopo l’addio di Gilmore e l’infortunio di Mills, questa era una ghiotta occasione per convincere Belichick di avere la risposta in casa nel ruolo di cornerback. Invece è stata una conferma per il coaching staff che il giovane corner ha ancora bisogno di tempo.

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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