Il mio personalissimo approccio alla partita è stato molto freddo e distaccato quasi senza preoccupazione, raro per me che sento le partite quasi andassero di fatto a condizionare il mio umore per la settimana; ma sono stato completamente fuori da tutti questi discorsi di “vendetta”, di andare al MetLife stadium a riprenderci l’onore e battere gli acerrimi nemici dei Giants, perchè sì è vero che in passato ci hanno fatto molto soffrire e Coughlin (head coach) assieme al suo Eli Manning, da sempre sembrano avere i numeri dei Pats. Ma è anche vero che i Giants ci hanno inflitto due sconfitte in due Super Bowls, e piaccia o non piaccia una eventuale vittoria in regular season non ci avrebbe restituito due trofei, e continuo a pensarlo tutt’ora. Inoltre, aggiungo che un record di 9-0 oppure di 8-1 avrebbe cambiato poco o nulla, certo avremmo perso terreno in AFC nei confronti dei Bengals ancora privi di sconfitte, però sfido chiunque, a mente fredda post festeggiamenti, a mettere sul piatto della bilancia cosa avremmo preferito tra un record di 8-1 con Edelman, oppure, come è di fatto, un record di imbattuti ma perdendo la pedina forse più importante dell’attacco assieme a Gronk, lo stesso numero 11. Edelman, per chi non avesse seguito gli ultimi aggiornamenti, starà fuori un bel pò per la frattura del quinto metatarso del piede sinistro, e benchè il team abbia comunicato che spera di riaverlo prima della fine dell’anno (per i playoffs) è un infortunio che deve guarire bene e si rischierebbe comunque di non riaverlo al 100%. Questo record di imbattuti ci sta costando parecchio, prima con Lewis e ora con Minitron. Se qualcuno volesse sbizzarrirsi in teorie e previsioni sui tempi di recupero del ricevitore, sappiate che questo è il medesimo infortunio che ha costretto Dez Bryant dei Cowboys a saltare mezza stagione, e Aaron Dobson nel suo anno da rookie ad accomodarsi in panca per molte partite. Ma abbiamo vinto una gara al cardiopalma che sembrava dovessimo perdere fino all’ultimo secondo, ed è giusto festeggiare.

Julian Edelman in quella che sarà forse la sua ultima partita in stagione regolare

La Partita

Partiamo da un presupposto : questa gara è un “istant classic” che va dritto dritto negli archivi di NFL films che verranno riproposte su NFL network per tutta la offseason, quindi per quanto io possa impegnarmi nel farvi rivivere le situazioni del campo, consiglio vivamente a chi non avesse visto la gara di procurarsi una copia, un torrent, un qualsiasi cosa del match in questione.

Match che si apre con un primo drive degli ospiti che ricevono l’ovale e lo portano in touchdown con una naturalezza che fa presupporre l’ennesima serata di passeggio di Brady e compagni; un drive che verdà il #12 percorrere 80 yards grazie ad un totale di 14 giocate, dove si alternano le corse brevi di Blount a passaggi chirurgici per Edelman e Amendola principalmente, che collimano nel secondo TD stagionale del TE Scott Chandler, che a dire il vero, dopo la segnatura e la curiosa e simpatica esultanza, scomparirà dal match e quella rimarrà la sua unica ricezione. La curiosità di vedere come Eli Manning e soci risponderanno a questo drive è molta, ma ci passa subito ogni fantasia; Eli impiega 50 secondi a rimettere le cose al loro posto. Lancio lungo la sideline per Odell Beckham jr. che brucia in velocità Butler ( che saprà rifarsi ampiamente) e sarebbe un completo di un 15/20 yards, spettacolare certo, ma rimarrebbe solo quello se Devin McCourty avesse azzeccato l’angolo di tackle sul suo aiuto al compagno col numero 21. Peccato che coi “se” non si va da nessuna parte, la safety sceglie uno degli angoli peggiori della storia della fisica umana per contrastare  Beckham che lo irride tagliando al centro, i due difensori di New England collidono e il campo davanti al ricevitore pare talmente vuoto che non sembra vero. 7 a 7 il punteggio e demoni marchiati Giants che riaffiorano per i nostri.

Da qui all’intervallo la situazione è surreale, con la nostra offense che una volta privata di Julian “Minitron” Edelman non è più la stessa ed evidenzia un calo significativo, in quella che di fatto doveva essere la prima gara senza Lewis, ma diventa la prima gara senza Lewis e Julian stesso. Sul 10 pari, Manning riesce a completare un bel drive che porterà alla segnatura e al punteggio fissato sul 17 a 10 all’halftime. Bisogna essere onesti, e questo è un blog personale fatto di opinioni personali e quindi mi permetto di criticare apertamente l’operato degli arbitri soprattutto in questo secondo quarto, che ha visto i Giants macinare yards anche grazie ad un paio di flags allucinanti per pass interference che dire generose è poco. Lo stesso Simms, cronista CBS ed ex QB dei Giants, era molto sorpreso per lal condotta dei refs, e se lui fosse uno di parte, sicuramente ieri non sarebbe stata la nostra.

Beckham segna indisturbato siglando il pareggio del 7-7

Nella ripresa il “momentum” slitta dalla nostra parte grazie ad un big play fenomenale di Amendola che ha però del “fantozziano” ; punt return incredibile di Danny riportato per 80 e rotte yards, semina il panico nello special team di casa e davanti a lui solo il verde dell’erba ed il rosso blu dei tifosi, ma ci pensa la nostra safety Duron Harmon a sgambettarlo, “trappetta” se cercate sul dizionario Oxfordiano, e lo ferma di fatto a pochi passi dalla endzone. I santi in paradiso di Harmon hanno voluto che di lì a poco Blount riuscisse comunque a sfondare in volo la linea avversaria e siglare i 7 punti, altrimenti di questa giocata ne parleremmo per anni. Ma siamo capaci di fare di più, e di portarci addirittura sopra nello score; Brady deve essere passato un attimo dalla prima cabina telefonica disponibile ed è rientrato con gli abiti di super man coi quali lo riconosciamo ogni domenica, e riesce ad imbeccare su questa traccia “seam” il buon vecchio Gronk che irride due difensori (uno di questi la safety Brandon Meriweather) e vola in endzone. Beh, dopo anni passati a rovinare le nostre partite era ora che Meriweather ci mettesse del suo per favorire una nostra giocata, e la sua marcatura sull’ 87 in questa azione è a dir poco ridicola.

Qui mi fermo un secondo e apro uno spazio per una considerazione personale forse un pò forte ma credo di poterlo fare, ed eventualmente ognuno saprà tratte le proprie conclusioni. il nostro amato Tom Brady, noto da qualche stagione a questa parte abbia delle partite, tendenzialmente sono 1 o 2 all’anno, dove si prende una pausa dalla ragione e decide di giocare totalmente di pancia, con giocate assurde che in alcuni casi ci sono costate le poche sconfitte degli ultimi periodi. E’ chiaro che a chiamare il gameplan offensivo ci sia Josh McDaniels, ma è altrettanto chiaro che sia (giustamente) il Greatest Of All Time ad avere l’ultima parola su tutto, ma ogni tanto viene da chiedersi, perchè?

Siamo a 6 minuti dalla fine del match, conduciamo 24 a 23 e abbiamo un 2nd e goal dalle loro 2 yards. Ora, basterebbe citofonare a casa Seattle per chiedere cosa sarebbe meglio fare in questi casi, ma visto che il Karma tutto quello che ti regala se lo viene poi a riprendere, ecco che i nostri invece di provare a sfondare con Blount, macinare minuti e, alla peggio, calciare un field goal, decidono di lanciare; un lancio di rara bruttezza di Brady che posiziona l’ovale un buon 2 metri dietro le mani di LaFell, ed il cornerback dei Giants riesce facilmente ad intercettare. I Giants ripartiranno, fino ad arrivare a ridosso della nostra goal line con 2 minuti sul cronomentro, quando entrerà in gioco ancora una volta la giocata della vita di Malcolm Butler.

Eli cerca di servire per vie aeree Odell Beckham, e qui si è sentita l’assenza per i boys in blue di un power back come Andre Williams, prodotto di Boston college, che probabilmente fosse stato in campo avrebbe sfondato le difese e segnato data la breve distanza dalla endzone, ma hey, mica dobbiamo averli solo noi gli assenti. Beckham compie la ricezione, ma nel poggiare il secondo piede sul terreno nell’intento di compiere la famigerata “football move” necessaria perchè a regolamento questa sia considerata catch, si vede arrivare lo strip di Butler che compie una giocata sensazionale, e dopo un breve consulto dei refs la chiamata è incompleto, con susseguente field goal del 24-26 Giants.

mb21

Anche qui, Brady torna in campo col cervello un attimino lasciato in bagno a fare pipì; prima giocata, con circa 1.50 sul cronometro, ed è un lacio assurdo, che vuole percorrere tutto il campo ma è debole e corto, che cade dritto dritto nelle grinfie della safety Landon Collins, gara finita. O forse no…NO! pallone in terra, nulla di fatto. il difensore cadendo lascia andare il pallone e i Patriots sono ancora vivi! Vivi…diciamo che c’è ancora battito. Quarto down e dieci completato su Amendola, e poi una serie di lanci sicuri e si arriva a 6 secondi dal termine per assistere all’ingresso in campo di Mr. Cluth, Stephan Gostkowski, che batte il record di field goals realizzati in maglia Patriots di Adam Vinatieri e porta a casa la “W”.

Cosa mi è piaciuto – TOP

  • Malcolm Butler : Odell Beckham jr chiude il suo personale tabellino con 4 ricezioni per 104 yards ed 1 TD, se togliamo le 87 yards corse sullo sconclusionato TD dove Butler ha la sola colpa di aver concesso la catch, poi la safety ha fatto il disastro, rimangono 3 catches per 17 yards con un TD salvato sul finale contro lo stesso OBJ. niente male. Non so voi, ma io ho già tirato fuori infradito e crema solare, qui si intravedono le palme e la sabbia dorata della Butler Island.
  • Stephen Gostkowski : Su di lui mi limito a ricordare a tutti che quando Belichick decise di utilizzare il franchise tag sul kicker mezza NFL ci rise dietro. 0.0
  • Rob Gronkowski / Danny Amendola : il gameplan dopo l’infortunio a Julian era palesemente quello di servire questi 2, solo e sempre questi 2 di cui Brady si fida ciecamente. La difesa non credo non l’abbia capito, ma semplicemente non riusciva a tenerli, e questo è merito loro.

Cosa non mi è piaciuto – WORST

  • Julian Edelman : perdita sanguinosa, la sua assenza, in coppia con quella di Lewis, ridimensionano di molto la nostra offense e le nostre potenzialità.
  • La secondaria : se togliamo Butler e il decente Logan Ryan, rimangono quelle miserie di Coleman e Melvin, che ieri sera hanno mostrato un livello di gioco imbarazzante anche se fossero alla high school.
  • Linea difensiva : reparto che lodiamo ogni domenica, va anche bastonato quando serve; poca incisività, ed Eli Manning che lancia indisturbato per quasi tutto il match; anche a questo è dovuta la sua costante abilità di trovare i suoi WR’s.

Conclusione

Sarà contento coach Rex Ryan no? i suoi nemici storici ancora senza sconfitte e la chance di essere lui e i suoi Bills ad infliggerci la prima L , e magari, con tutti questi giocatori out o incerottati, che sia proprio lui a riuscirci?

#OnToBuffalo

Written by francescoc