Marco ci racconta l’esperienza in quel di Francoforte.

Il giorno tanto atteso dai tifosi Patriots d’Europa è arrivato: i nostri volano a Francoforte per affrontare i
Colts. Vediamo com’è andata.
Premessa: come molti di voi sapranno, ho avuto la fortuna di assistere alla partita (meglio, al weekend)
in modo privilegiat(issim)o. Il racconto di tutta l’esperienza la troverete su “Football in Pillole”, il canale
Youtube del mio amico e compagno d’avventura Flavio “Freccia” Piccinni. Vi faremo avere sul canale
telegram il link del video quando verrà pubblicato: intanto però vi consiglio di andare e seguire il canale
di Flavio, è davvero uno dei pochi a fare divulgazione sul football americano in tutte le sue
sfaccettature, e merita davvero di essere seguito.

Late interception costly for Patriots in 10-6 loss to Colts in Germany

THE GAME
L’era Mac Jones probabilmente si chiude qui.
Dopo tre anni di convivenza e tentativi di farlo sbocciare, dopo essere già stato panchinato due volte
questa stagione (entrambe a partita finita), lo starting QB dei Patriots a Francoforte è stato sostituito
proprio a fine partita, con il risultato in bilico e la palla della vittoria in mano. Poco da dire, se le volte
precedenti erano degli indizi, questa rischia di essere la “pistola fumante” che la sua avventura in Red,
White & Blue sia finita.
Partita brutta quella di Francoforte, per quanto sia emozionante veder giocare la propria squadra il
match ha offerto davvero pochissimi spunti per circa 50 minuti.
La OL ha fatto un eccellente lavoro in run blocking, permettendo a Zeke Elliott e Rhamondre Stevenson
di fare il bello e il cattivo tempo contro la DL dei Colts – 167yds in 36 portate per una media di 4.6yds
yds/portata. Allo stesso modo il gioco di corsa dei Colts è stato estremamente limitato, con un Taylor
ridotto a 3yds/portata. Peculiare che l’unico TD di giornata sia arrivato proprio su corsa. Molto simile il
risultato delle due squadre nel passing game: 18/28 per 194yds 0TD 1INT per Indianapolis, 18/27 per
173yds, 0 TD 2 INT per New England. Ma se da Gardner Minshew non ci si aspettano prestazioni
altisonanti, la prestazione di Jones è invece ancora una volta della mediocrità a cui ci ha abituati. Zero
pocket awareness, zero abilità di muoversi nella tasca con il risultato di tenere la palla in mano per ore e
subire sack evitabilissimi.

L’impressione è che rimanga sempre qualche opportunità lasciata sul campo.
Questa volta non c’è nemmeno la scusa dei drop da parte dei ricevitori, con un Douglas che continua a
splendere. I Tight end ancora una volta non pervenuti. Le motion ancora una volta non pervenute: ormai
in NFL si vedono attacchi con una quantità di movimenti orizzontali presnap che fino a qualche anno fa
erano impensabili. Infatti il nostro attacco è esattamente quello di qualche anno fa: motion lente per
identificare la difesa uomo o zona e nient’altro. RPO, al mio occhio inesperto, non pervenute. Insomma,
davvero un brutto spettacolo. È stata quindi ancora una volta la difesa a tenerci in partita, con una DL
autrice di un’ottima prestazione e la secondaria rattoppata che fa il suo (e forse anche qualcosa di più).
Perché vedere titolari Wade, Bryant, Munson a LB fa capire quanto gli infortuni in difesa siano un
fattore, e quanto le prestazioni siano di alto livello.

Purtroppo, ancora una volta, ci pensa Jones a spegnere le speranze di vittoria con un lancio che
francamente potrebbe essere il suo più brutto intercetto in maglia Patriots. Su una chiamata perfetta di
O’Brien, con una play-action che aveva liberato perfettamente Gesicki alle spalle dei Linebacker
avversari, Jones si dimentica di nuovo tutti i fondamentali del QB: senza apparente pressione, o
quantomeno con una buona tasca “NFL” attorno a sé, perde completamente il controllo dei piedi e
lancia mezzo parallelo alla LOS Con tutto il peso sul piede posteriore. Il risultato è una palla lenta, corta
di 10yds che finisce in mano a Blackmon. Non ci fosse stato lui, sarebbe comunque stato un lancio
osceno. Che la goccia abbia fatto traboccare il vaso si vede subito in sideline, con l’Offensive coordinator
che sbraita addosso a Jones tutta la sua frustrazione e un Jones che appariva conscio che,
probabilmente, ha perso il posto. Dopo il punt dei Colts i Patriots decidono di giocarsi le proprie chance
di vittoria con Bailey Zappe che sembra partire bene, muovendo palla fino alle nostre 40. Poi,
l’incomprensibile “fake spike” e il lancio in tripla copertura intercettato da Thomas che pone fine alle
ostilità. Ora il bye, che ha portato in dote il taglio di Jack Jones (altro talento sprecato) e che darà al
coaching staff il tempo di decidere come continuare la stagione. A questo punto, l’obiettivo deve essere
la seconda scelta assoluta, difficile poter arrivare alla prima.

Patriots vs. Colts inactives: Christian Barmore ruled out for Week 9 - Pats  Pulpit


THE BEST
Christian Barmore.
A mani basse il nostro miglior giocatore al momento. Pressioni, tackle for loss, raddoppi: il ragazzo da
solo è una spina nel fianco per la OL di Indy. Insieme a lui va menzionata come detto sopra l’ottima
prova della DL tutta in run defense, con un RB come Taylor limitato a 69yds.


THE DONKEY
C’è l’imbarazzo della scelta.
Mac Jones inguardabile.
Uche, che a inizio stagione sembrava essere candidato al “breakout” nell’anno del rinnovo, inesistente
(basti pensare che il leader in sack effettuati dei Patriots è…Judon, con 4, che non gioca da inizio
stagione).
La OL in pass protection che non tiene nulla.
Il peggio però lo danno secondo me gli special teams. Un “all-out block” senza ritornatore profondo
inizia il festival degli orrori, con i Colts che dalle loro 10 circa ci spediscono diretti sulle nostre 10 senza
colpo ferire. Un ritorno subito che non è stato trasformato in TD per miracolo. Ryland che sbaglia un FG
dalle 35. Insomma, ce n’è stato per tutti i gusti.


THE TURNING POINT
Pur rimanendo il dubbio, almeno in me, sul fatto che a questo punto vincere sia “la cosa giusta da
fare”… diamo per scontato che lo sia e allora il turning point è l’intercetto di Jones, già descritto in
precedenza. Una giocata che taglia le gambe alla squadra, porta il Coaching staff a sostituire il QB starter
e a perdere la partita.
Ci risentiamo fra due settimane, intanto rimanete in attesa del Video… vi assicuro che sarà davvero da
non perdere!

Marco Santagostino@PatriotReign

Written by francescoc

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