Seconda gara di preseason nella “Music city”.

Prosegue il tour a fare visita ai vecchi amici per i Patriots, che dopo essere andati a Detroit a salutare coach Patricia ed alcuni ex giocatori, volano alla volta di Tennessee dove ritrovano coach Vrabel, la coppia di cornerbacks Ryan e Butler, l’eccentrico runningback Dion Lewis, ed il wide receiver Cody Hollister; dopo un paio di “joint practices” si passa al campo, e come al solito i titolarissimi non scenderanno in campo, complice anche il periodo troppo breve che li separa dal prossimo match di giovedì.

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Finalmente c’è spazio per il rookie Damien Harris, che avrà molto spazio nel match / NESN.com

A riposare quindi, oltre a Brady ed alla maggioranza dei titolari, ci sono anche i rookies N’Keal Harry e Yodny Cajuste che per motivi di salute non possiamo apprezzare.

La partita si apre subito con un evidente differenza tra le due compagini : se, come detto poco prima, per New England il copione è il medesimo della gara precedente, ovvero tutto il match dedicato alle seconde e terze linee, per Tennessee è leggermente diverso. Marcus Mariota avrà a disposizione circa 3 drive per cercare di far carburare la offense di casa, con risultati altalenanti, mentre a sostituirlo poi sarà Ryan Tannehill, ex Dolphins, anche lui quarterback di livello partente nella NFL. La difesa mette in campo i pezzi da novanta soprattutto nella secondaria, con Logan Ryan che si renderà autore di un intercetto quasi subito, ed il forte left tackle Taylor Lewan che, complice la sospensione per le prime 4 gare di regular season, gira con le seconde linee e che quindi giocherà per tutto il match.

Dati, questi, che vanno sottolineati giusto per dare l’idea della disparità tra i livelli che si è vista fin da subito, andata poi a livellarsi nella ripresa quando Tennessee ha aperto il campo alle riserve.

Nonostante la nostra pass rush vivrà una gara di stenti, tornando sulla terra dopo la prova mostruosa a Detroit, il match si apre con una prodezza del rookie Byron Cowart : a farne le spese è il veterano Rodger Saffold, non esattamente un novellino, alla sua ottava stagione NFL, reduce dal Super Bowl perso in maglia Rams; forse sperava di aver allontanato gli incubi della nostra difesa, ma i nostri giovanissimi gli ricordano chi siamo.

Sono felice di vedere Cowart progredire, perchè a mio avviso il rookie è stato mal utilizzato al college e credo sia una vera “steal” del draft nelle mani giuste, e non mi stupirei di vederlo scalare la depth chart in favore anche di nomi illustri, uno su tutti Deatrich Wise Jr.

La offense parte male ed anche Brian Hoyer torna coi piedi per terra, lanciando il suo primo intercetto stagionale, e chiudendo un match dove ha preso molte botte, complice una gara negativa da parte di alcuni della linea offensiva, con 6 completi su 8 lanci per 55 yards. A far prendere ritmo ai Titans sono soprattutto le flags, davvero troppe (saranno 8 all’intervallo) che tengono vivi alcuni drives altrimenti destinati a fallire, e a forza di spingere sfondano le mura della nostra difesa con un touchdown del TE Delanie Walker marcato direi piuttosto male da Obi Melifonwu che gli lascia l’interno ed il veterano ne approfitta per raccogliere l’ovale indisturbato in mezzo alla endzone.

Quello che inizia a funzionare però è il gioco di corse, complice l’ingresso in campo del rookie Damien Harris, davvero positivo all’esordio; il prodotto di ‘Bama sarà il rushing leader con 14 portate per 80 yards, il che significa più di 5 yards di media, davvero notevole, ma l’azione che segue secondo me sottolinea anche altre sue doti.

Questa sua corsa era designata per passare nel gap aperto dalla guardia in “pull”, il rookie Froholdt, che però non fa un buon lavoro perchè arriva tardi sul suo uomo, che a quel punto è già nel backfield, rompendo il gioco; l’azione però non muore grazie al cambio di direzione repentino del rookie che è bravo a leggere la situazione, col n.23 dei Titans che si fa “risucchiare” all’interno del campo, lasciando completamente libera una prateria sulla destra che Harris sfrutterà per arrivare a pochi centimetri dalla segnatura.

Sono giocate come questa che separano un buon runner da un ottimo giocatore.

L’ingresso del quarterback Stidham darà nuova linfa vitale ai Patriots, e nella ripresa, complice una prova mostruosa di Chase Winovich ed il solito Jakobi Meyers, le riserve dei Titans non avranno modo di combinare nulla, e dal parziale di 8-17 del primo tempo si terminerà con 14 punti dei Patriots senza risposta alcuna, ed il 22-17 finale.

Chase Winovich, che sarà il nostro MVP, starà in campo a lungo, pure troppo secondo il mio modestissimo parere, e diventerà l’incubo n.1 della offense avversaria, chiudendo il match con 5 tackles totali, 1 sack e 2 tackles for loss.

Ma il “rookie porn” non finisce qui; prima una gemma gentilmente concessa da Jakobi Meyers. Il rookie standout, autore di una gara da 6 ricezioni (su 6 targets) per 82 yards, metterà in mostra un vero e proprio “clinic” su come correre le tracce, guardate qui che figura di M… fa fare al proprio marcatore. (consiglio, per apprezzarlo è da rivedere 3 o 4 volte).

E poi terminiamo con una perla del rookie Stidham; tutt’altro che perfetto questa notte, (ha rischiato di essere intercettato almeno 3 volte, con 2 pick-6 non arrivati per miracolo), riesce però a portare in vantaggio i suoi con un lancio perfettamente eseguito sulla spalla esterna del ricevitore Damuon Patterson, da vedere e rivedere..

 

UP

  • Isaiah Wynn : tornato all’azione dopo un lento ma progressivo recupero del suo stato di forma, Wynn parte con le “prime” linee giocando circa 3 drive, e lo fa tenendo bene il suo lato. Se sulle corse è stato approssimativo, cercando spesso di tagliare il suo uomo, in pass protection invece è stato forte e preciso, superando chiaramente Dan Skipper nelle gerarchie momentanee.
  • Damien Harris : al rookie, di cui abbiamo parlato bene prima per le sue doti da runner, vanno riconosciute anche le 4 ricezioni su 4 targets, per 23 yards complessive, in barba a chi sosteneva che in lui avremmo trovato solamente un power runner, dimostrandosi anche davvero versatile.
  • Calvin Munson : Dopo le prime azioni noto nel centro della difesa questo linebacker bianco che non sbaglia un placcaggio ed arriva letteralmente volando sui runners; così su due piedi non riesco ad individuare chi sia, anche se il nome di Munson non mi è nuovo avendolo letto qualche volta nel roster. L’ex prodotto di San Diego State gioca una gara attenta, precisa, sembra un veterano per calma e movenze; saranno 8 i tackles totali (5 solo + 3 assist) e con questa prova sale di 2 gradini sopra gente come Christian Sam e Terez Hall.
  • Joejuan Williams : siamo tutti d’accordo che sia troppo presto per sparare qualsiasi sentenza su questa classe draft, ma in un mondo come quello NFL che ti mastica e ti sputa in men che non si dica senza alcuna pietà è importante mettersi subito sulla retta via ed il rookie lo fa giocando un ottima partita, con marcature asfissianti e ben 2 passaggi deviati.

 

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Shilique Calhoun e Derek Rivers lasceranno il campo infortunati / CBS Boston

DOWN

  • Shilique Calhoun/Derek Rivers : non tanto una critica questa, quanto una doverosa segnalazione; entrambi i giocatori abbandonano il campo per infortunio. Quello che subito sembra più grave è Calhoun, che deve essere aiutato ad uscire dal campo, ma paradossalmente sarà lui poi a tornare in sideline e, più tardi, a tranquillizzare tutti ai microfoni dei media dicendo di essere a posto. Per Rivers invece non è un buon segno che non si sia visto nel periodo delle interviste post gara, e sarebbe davvero un peccato se il difensore dovesse nuovamente fermarsi per una porzione di tempo prolungata, significherebbe quasi sicuramente abbandonare il sogno di giocare nei Patriots.
  • James Ferentz/Ted Karras : la prova deludente di Hoyer è figlia, soprattutto, di una linea che nelle posizioni centrali non ha retto. Karras, ma in particolare Ferentz, sono forse i peggiori in assoluto del match, perchè dall’interno entrava di tutto.
  • Flags : davvero troppe penalità che spesso, anche nel secondo tempo, hanno rotto il “momentum”.
  • Stephen Gostkowski : seconda gara di preseason, secondo field goal sbagliato dal veterano. Ora, come sappiamo siamo tra quelli messi meglio nella lega nel ruolo e non vogliamo lamentarci per delle gare che non contano nulla, ma qualcuno mi deve spiegare perchè un ottimo giocatore, giovane, promettende, forte, decisivo come Ryan Allen debba avere il pepe al sederino dato dalla competizione con l’ottimo rookie Jake Bailey, e Gostkowski invece no.
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Winovich in azione a Tennessee / MassLive.com

MVP

Chase Winovich è il nostro MVP. Non mi spiego come mai ieri sia stato in campo così a lungo, infatti in alcuni momenti era stremato; è chiaramente superiore ai suoi compagni ed alle riserve delle squadre incontrate fino ad ora, sembra un “man among boys”, e sarebbe già titolare inamovibile credo in almeno 70% delle altre franchigie NFL. ” mia nonna mi diceva che ogni volta che giocavo forte mi sarei guadagnato una barretta di cioccolato.. da allora gioco sempre forte perchè voglio la mia barretta” dirà a chi lo intervista a fine match.

Ora pochissimi sono i giorni in cui recuperare le energie e poi testa alla terza gara di preseason, dove solitamente si vede qualche snap di “quelli veri”, che si disputerà a Foxborough contro i Carolina Panthers alle 01.30 della notte tra giovedì e venerdì 23.

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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