Si torna da Pittsburgh con la prima vittoria stagionale.

Siamo all’inizio di una stagione che non manca, ad ogni match, di ricordarci quanto la spettacolarità di questo sport nasca anche dalla sua complessità intrinseca, e quanto ci mettano le squadre a trovare una quadra, in un campionato che non fa sconti.

I continui risultati roboanti, le rimonte inconcepibili come quelle di Miami ed Arizona, ed i numerosi errori visti su tutti i campi, ci ricordano che siamo “solo all’inizio” ; ma è proprio all’inizio, nelle partite dove è troppo presto per fare previsioni sensate e trovare dei riferimenti costanti, che bisogna mettere del fieno in cascina per prepararsi all’inverno.

E se la nostra offense è ancora un cantiere aperto, ben vengano le vittorie guadagnate col sudore di difesa e special team, un lusso che ultimamente non ci eravamo più concessi.

OFFENSE

Le statistiche spesso mentono o sono poco chiare, ma ci sono dei numeri invece che descrivono perfettamente quella che è stata una giornata molto faticosa per il nostro attacco e soprattutto per Mac :

DeVante Parker000
Hunter Henry000
Jonnu Smith000

Poco ci interessa capire o descrivere le rispettive colonne di queste stats ( a proposito : ricezioni/yards/TD) perchè non farebbe alcuna differenza. La palla non è stata fatta girare come si dovrebbe.

Merito del loro gameplan difensivo? può darsi. Resta il fatto che la offense ha mosso palla grazie ad un buon running game che pare in miglioramento dopo le comunque buone cose viste a Miami (ieri 4.7 yards di media per Harris con 1 TD, e 5.2 yards di media per l’ottimo Stevenson, ormai una garanzia), ma anche grazie ad una gara finalmente significativa di Nelson Agholor, autore di 6 prese per 110 yards ed 1 (bellissimo) touchdown.

Sono 9 invece, ma avrebbero dovuto e potuto essere di più, le ricezioni di Meyers, su 13 targets, per 95 yards, e si rivede timidamente anche Bourne, che su 3 palloni indirizzati a lui ne riceve 2 per 16 yards.

Mostruosa è stata la prova del rookie Cole Strange, che davanti aveva spesso un mostro sacro della D Line come Hayward, ed un front seven capace anche senza la sua stella Watt di creare grattacapi a qualsiasi offense, chiedere ai Bengals che lo hanno sperimentato la scorsa week.

Strange è praticamente l’unico della nostra O Line a non commettere falli, in un reparto che ha davvero messo in mostra una prova dominante nel complesso, non fosse che tutte queste penalità, a volte stupide come le false partenze, devono essere evitate perchè sono veramente delle drive killers che ci ammazzano sul nascere molti drive offensivi.

Giornata molto difficile nel complesso per Mac Jones : dopo la prova di Miami (21/30 – 213 yards – 1 TD ed 1 INT ) produce sostanzialmente gli stessi numeri ( 21-35 – 252 yards – 1 TD ed 1 INT ), legge male il campo in alcune occasioni, e dimostra di essere forse meno padrone della sua offense di quanto vorrebbe. Bisogna sottolineare però come nelle prime due weeks Jones si sia trovato davanti due difese esperte, forti, allenate da coach che conoscono bene il nostro sistema e che formano un ottimo matchup per la nostra offense, due clienti decisamente scomodi.

La crescita di un giocatore giovane, specialmente per i quarterbacks, non è mai lineare, ma anzi è una strada fatta di buche ed ostacoli sempre maggiori, ma non dobbiamo mai dimenticarci del momento storico dei nostri Pats in cui ci troviamo, sia in questa stagione sia in generale. Siamo solo all’inizio e siamo ancora molto lontani dal dover tirare delle conclusioni.

DEFENSE

Voglio partire da un dato : Najee Harris 15 portate per 49 yards (3.3 di media), non esattamente annullato o cancellato dalla partita, ma quasi. Se per Mac Jones abbiamo detto che le due difese affrontate erano due spine nel fianco non da poco, si può dire lo stesso per uno dei talloni d’Achille che attanagliavano la nostra difesa ultimamente : il gioco di corse.

Sia Miami che Pittsburgh sono due squadre che per mestiere o necessità tendono a correre moltissimo, ed anche bene, seppur in maniera completamente diversa.

La nostra defensive unit ha dominato questo aspetto del gioco per due partite consecutive, e spesso lo ha fatto coi soli 4 uomini di linea a fermare le corse avversarie senza l’aiuto dei linebackers.

Abbiamo anche visto finalmente un esempio di cosa può creare questo tanto sbandierato atletismo dei nostri linebackers : qui Mack Wilson fa qualcosa che i nostri linebackers a cui siamo tanto affezionati (quelli del “Boogeyman”, ricordate?) forse non sarebbero stati capaci di fare, magari solo il Jamie Collins di 10 anni fa.

Uno dei migliori in campo è stato Jahlani Tavai, ma forse non siete pronti per leggere queste cose, diciamo solo che alla sua ottima prova ha aggiunto anche un sack, ma questo sarà materiale per un film room magari.

Bene che sia stato proprio Mills ha compiere un intercetto in una giornata di luci ed ombre.

IL TURNING POINT

Ecco la giocata che a mio modo di vedere ha rotto la partita : dopo l’ennesimo drive dove non eravamo riusciti a combinare nulla ci pensa una nostra vecchia conoscenza, il buon Gunner, a fare la frittata. Puntualissimo l’undrafted Schooler e da lì sarà molto più semplice segnare il touchdown che chiuderà il match.

Ricordatevi di votare quello che è stato per voi il migliore del match nel nostro canale telegram :

https://t.me/+UgPnpkUVSyUiWWiU

Noi vi diamo appuntamento al podcast in uscita come sempre il martedì mattina su tutte le principali piattaforme di streaming!

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *