L’allievo contro il maestro, in un match da dentro o fuori.
Riprende il viaggio in casa Patriots. Mac Jones e soci sono diretti ad Ovest, ancora più ad Ovest rispetto a 5 giorni fa. Precisamente a Las Vegas, dove a fare gli onori di casa per i Raiders troveremo il tanto
amato/odiato Josh McDaniels e tanti altri, su tutti Jakob Johson e Brandon Bolden (due a caso, vero,
redazione?!). Praticamente sembrerà un ritrovo scolastico più che una partita di football.

Inutile dire che l’unica opzione è la vittoria per i nostri colori. Quanto meno se vogliamo provare a
continuare ad inseguire un posto nei playoff. Anche perché poi le prossime tre avversarie saranno tutt’altro che morbide, Cincinnati, Miami e Buffalo. C’è quindi il rischio concreto di chiudere 0-3 nelle ultime tre sfide stagionali. Vedremo se la difesa ci darà una mano a sovvertire questi poco confortanti pronostici.
Difesa che cercherà di chiudere nella top 10 per minor punti concessi in partita, cosa che accade a undici stagioni di fila.
L’injury report di venerdì riporta le assenze di Damien Harris, e Isaiah Wynn viene messo in IR ponendo fine alla sua regular season. Dovrebbe giocare invece Meyers, mentre viene attivato dalla IR Christian Barmore. Rhamondre Stevenson è questionable ma le sensazioni non sono buone, soprattutto
quando si tratta di infortuni muscolari. Ma andiamo con ordine.
OFFENSE:
Per quanto riguarda il gioco di corsa, i Raiders si collocano al nono posto nella lega, concedendo 110.5 yds a partita (4.2 a portata). Questo potrebbe giocare in nostro favore qualora Stevenson dovesse essere della partita.

Se invece non riuscirà a recuperare allora dentro i due rookie, Kevin Harris e Pierre Strong.
Entrambi hanno ben figurato nella vittoria contro Arizona e quindi è lecito sperare in un bis. Anche in
considerazione del fatto che nelle ultime settimane i numeri on the ground sono decisamente poco
confortanti. Allora ecco che dovrà emergere Mac Jones. La difesa dei Raiders, sui passaggi è tutt’altro che
irresistibile. Vero, probabilmente come detto faremo a meno di DeVante Parker ma la
difesa di Las Vegas è in modalità “fate il vostro gioco”. Regalano oltre 250 yds a partita sui passaggi (7.2 ad azione). Sarà fondamentale proteggere e lasciare tempo a Mac.
DEFENSE:
Sarà interessante vedere come BB cercherà di affrontare l’attacco di LV. Quando i Patriots si sono
concentrati sull’arginare le corse (Minnesota, Cleveland, Detroit, Jets e non a caso tutti team con un
backfield composto da fenomeni) la difesa è stata all’altezza del compito.
In altri momenti, contro Packers e Bills, ad esempio, Judon e soci hanno faticato a contenere il running
game, forse preoccupati dai quarterback avversari. Venendo ai Raiders, Josh Jacobs è un elite runner e
guida la squadra con 1.402 yard su 269 portate per una media di 5,2 yard e 11 touchdown.
In questo caso, il front seven dei Patriots dovrebbe essere in grado di neutralizzare Jacobs (questionable), che si muove dietro una OL non eccezionale.
Nonostante ciò, i Raiders sono tra i migliori della lega, con una media di 5,1 yard per corsa (terza in NFL) come squadra. I Patriots, invece, concedono solo 4,2 yard per corsa, ottavo
posto nella lega. Fermare Jacobs potrebbe essere un primo mattoncino per portare a casa il successo.
Se diamo invece un’occhiata al passing game, beh, il nome è uno solo: Davante Adams. Anche se il TE
Darren Waller dovrebbe poter tornare a disposizione e potrebbe essere una pedina piuttosto fastidiosa, assieme al WR Hunter Renfrow.

Anche se l’offense dei Raiders è avvezzo ai pisolini durante i 60’ di gioco. Questo è il motivo principale per cui LV ha perso quattro volte in questa stagione dopo esser stata in vantaggio di 13 o più punti, l’ultima giovedì sera contro i Rams (con Baker appena sceso dall’aereo, tra l’altro). Carr ha completato il 62% dei suoi passaggi per 3.117 yard, con 20 touchdown e 10 intercetti. Adams si è dimostrato all’altezza della situazione con 82 ricezioni per 1.247 yard e 12 touchdown, ma sono venuti a mancare un paio di pezzi di talento: Hunter Renfrow e appunto Darren Waller. Considerando che anche in secondaria non stiamo benissimo, da un punto di vista fisico, il vero turning point potrebbe essere mettere sotto pressione Carr e costringerlo all’errore.
Roberto Bigi@PatriotReign
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