Zappe hour.

Riportiamo la testa fuori dall’acqua e agganciamo quota .500 con la seconda bella vittoria di fila, questa volta ai danni dei Cleveland Browns. Andiamo un po’ a vedere come è andata.

Patriots: 4 Takeaways from 38-15 win over Browns

THE GAME

Alzate i calici e brindate, approfittate dello Zappe Hour offerto dai New England Patriots!!!

Scherzi a parte, seconda prestazione di fila in cui funziona la difesa, funziona l’attacco e arriva la W.

Sembra un take stupido, ma è proprio grazie a questa concatenzaione di prestazioni che stiamo riuscendo ad essere efficienti.

La difesa ha fatto uno step up importantissimo, ed è proprio quello che permette all’attacco di sfruttare tutto il suo potenziale – ossia non essere costretti a sparare palloni continuamente ma correre, usare le play-action e mettere in ritmo il QB. Mac Jones prima dell’infortunio questo non riusciva a farlo, perché appunto la difesa faticava a fermare l’avversario e si era sempre con l’acqua alla gola.

Le statistiche qui di seguito parlano chiaro:

Va detto che anche l’avversario di ieri ci ha messo del suo: ennesima situazione in cui un coach ha la malsana idea di voler dimostrare di essere più furbo di Belichick. Pronti via i Brown sparano subito due lanci, e il secondo finisce comodo comodo in mano a Dugger. Per una squadra votata alle corse (e fortissima a farlo), trovarsi a rincorrere non è mai bello, e infatti non ritornano più in partita (grazie anche a un po’ di fortuna da parte nostra sull’on-side kick fallito).

I Patriots sono bravi ad approfittare di questo errore e a mettere subito punti in cascina, nonostante i punti siano solo tre e nonostante le mille penalità (saranno 8 a fine primo tempo, 12 a fine partita per 92yds totali). Il primo tempo scorre su un sostanziale equilibrio, con i Pats che “pareggiano” l’intercetto andando a perdere un fumble, ma coi Browns che subito contraccambiano non chiudendo un 4th down. Il touchdown di Rhamondre “Raimondo” Stevenson sul finire del primo tempo permette a New England di chiudere davanti, 10-6

Il secondo tempo è più a senso unico. New England riesce finalmente a incorporare anche i Tight-End nel gioco, Zappe non sbaglia un colpo, il gioco di corse funziona e i Browns… fanno i Browns. New England va subito 17-6 grazie al primo TD in carriera di Tyquan “Tiguan come il SUV” Thornton. I Browns regalano poco dopo palla sulle proprie 28, Zappe trova Hunter Hnery in endzone in un amen siamo 24-6.

Segue un passaggio a vuoto dei Patriots che vanno Punt-missed FG mentre i Brown infilano veloci 9 punti, 24-15 e onside kick. I Browns fanno i Browns e ce la caviamo. Andiamo al punt ma i Browns ci amano proprio, muffed punt e palla Thornton che segna anche su corsa (se troviamo il modo di sfruttare a dovere la sua speed, questo per me fa i buchi). C’è ancora tempo per l’ultimo TD di giornata a firma Raimondo Vianellson Stevenson, 38-15 e pratica sbrigata. Il tutto reso possibile da una difesa che ha concesso 70yds su corsa ai Browns, ha infilato due intercetti, 4 sacks, provocato due fumble e sostanzialmente azzerato completamente l’attacco di Cleveland per larghi tratti di partita (Cooper 4 per 44yds, People-Jones 4 x 74yds)

THE BEST

Patriots Bury Browns, Belichick Ties Halas with 324th Win

Bailey Zappe. Su cosa sia Zappe a livello assoluto non possiamo ancora dire nulla, due partite valgono meno di zero. Quelo che possiamo dire è che il ragazzo si è trovato improvvisamente una grande responsabilità sulle spalle e la sta gestendo perfettamente. Calmo, composto, sbaglia poco e piuttosto che rischiare butta la palla in tribuna. Sta sicuramente giocando un playbook semplificato rispetto a quello che sarebbe il nostro “vero” playbook, ma ciononostante sfrutta bene tutte le armi a sua disposizione, e dio lo benedica usa anche i TE. Sfrutta molto bene le play-action per generare grandi guadagni e usa i propri ricevitori sfruttando i loro punti forti (tipo le jump ball per Parker). Per ora, molto bene.

THE DONKEY

Isaiah Wynn.

Fortunatamente anche il coaching staff se ne accorge in fretta e mette Cannon al suo posto. #thenewNewhouse #tornello #staiacasa

THE TURNING POINT

L’onside kick dei Browns. Magari la partita non girava, la difesa li fermava di nuovo e il risultato sarebbe stato lo stesso.

Sta di fatto che il tocco di Green sulla palla mentre scivolava con parte del corpo fuori dal campo ci salva, perchè il nostro special teams non ci aveva capito nulla, e i Browns avrebbero così avuto il possesso sulle nostre 48 sul 24-15 per noi e sei minuti da giocare. Insomma, la partita si faceva complicata.

Next Stop, Chicago.

A settimana prossima!

Marco Santagostino@PatriotReign

Written by francescoc

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