Andiamo a ripercorrere cosa è accaduto nel thursday night a Foxborough.

Per la prima volta dopo esattamente 31 partite, da quella lontana trasferta al MetLife Stadium di New York nel Novembre 2016, Tom Brady ritrova in campo Julian Edelman e Rob Gronkowski contemporaneamente; Il numero 11 infatti rientra dalla squalifica per ridare all’attacco, ma più in generale a tutto lo spogliatoio, quella carica che solo lui sa infondere nei compagni, e dare anche respiro ad un reparto ricevitori che ne aveva enormemente bisogno.

Un pensiero sul Thursday night football

Lasciamo stare il significato che ha per noi in Italia il TNF, ovvero una rottura incredibile perchè quasi nessuno può collegarsi alle 02.20 di notte con la sveglia che da lì a qualche ora suonerà, con il fastidio che ne consegue di essere uno zombie il venerdì. Anche negli states si parla da tempo sulla questione se sia meglio abolirlo o no, lo stesso nostro capitano Matthew Slater in settimana ha dichiarato testuale : ” comprendiamo che per la lega sia un business e per i tifosi sia divertente avere un match il giovedì ma per i giocatori è molto stressante dopo la partita di domenica e poche ore di riposo e recupero e rappresenta un concreto pericolo “.

Lo sanno bene i Colts, che arrivavano al match di ieri decimati da grosse assenze ( il ricevitore Hilton su tutti) e da una partita giocata fino all’overtime, e che poi durante la gara hanno perso almeno altri 3 titolari per infortunio, e lo sappiamo bene anche noi spettatori che ci siamo sorbiti una partita bruttina dove si vedeva la stanchezza e la pesantezza nelle gambe dei protagonisti; se la NFL sta facendo di tutto per ridurre gli infortuni ed aumentare la sicurezza dei giocatori attraverso regole ferree, deve altrettanto comprendere che far giocare 2 match nel giro di 4 giorni è deteriorante e rischia di mettere i giocatori a serio pericolo, non a caso nel corso delle ultime stagioni il TNF ha spesso rappresentato uno spettacolo di basso livello.

 

La partita

Il primo quarto e l’ultimo quarto hanno mostrato cosa possa diventare il nostro attacco, una macchina quasi perfetta con un arsenale davvero rinnovato e potente che non lascia respiro alle difese avversarie; in mezzo però, per lunghi tratti, un match scialbo e pieno di errori, con i cugini scemi dei magazzinieri dei Colts che sono addirittura riusciti a rientrare in partita quando in situazione di controllo normale non avrebbero mai visto palla. E lo dico con immensa stima per il loro head coach Frank Reich.

Per chi non lo sapesse, Reich è stato nella scorsa stagione il coordinatore dell’attacco dei Philadelphia Eagles, e coach Belichick ha speso parole al miele in settimana dicendo che nel preparare il match contro i Colts ha visto una serie di similitudini nell’attacco bianco-blu rispetto a cosa aveva messo in campo coi campioni in carica, questo con molto talento in meno aggiungiamo noi, ed il fatto di averci provato ieri sera nonostante la moria di infortuni che stava subendo la sua compagine gli fa onore; a me i Colts può sembrare strano ma sono piaciuti, Luck sembra essersi ritrovato e la offense sembra cucita addosso alle sue skills, ha piazzato un paio di lanci chirurgici ed il ritmo forsennato dell’attacco ha, soprattutto nella fase centrale del match, messo sulle ginocchia i nostri, anche grazie ad un paio di turnovers che risulteranno intercetti per Tom Brady anche se colpe lui ne ha davvero pochissime.

Nella prima immagine a sinistra vedete come Hogan avesse la palla in mano prima che questa gli rimbalzasse addosso per finire in mani nemiche, e sul secondo lancio Gronk effettua la presa ma poi perde l’ovale grazie ad un tackle avversario, entrambi purtroppo finiscono sul tabellino del nostro quarterback come intercetti.

Anche Indianapolis commetterà una serie di errori ed in un battito di ciglia i nostri riprenderanno saldamente in mano il match per poi concedere solo in garbage time il touchdown che fisserà il punteggio su un 24-38 onestamente generoso per ciò che si è visto in campo.

 

OFFENSE

Abbiamo visto una serie di cose davvero incoraggianti ieri notte; iniziamo subito col primo completo della partita che è andato manco a dirlo a Julian Edelman, che nonostante un filo di ruggine è apparso fresco e pronto alla battaglia, e concluderà con 7 ricezioni su 9 targets per 57 yards, anche se su di lui grava un drop clamoroso che avrebbe potuto lanciarlo in touchdown. E’ arrivato anche (finalmente) la prima segnatura per Josh Gordon, utilizzato davvero col contagocce dopo una settimana breve di riposo (2 ricezioni per 50 yards su 4 targets) ma capace di entrare comunque nella sotria : diventa il 71esimo giocatore diverso a ricevere un touchdown da Brady, e siglia il 500esimo TD in carriera per Tom, facendo entrare l’ex Michigan nell’olimpo assieme a Manning e Favre, gli unici altri due con almeno 500 td pass in regular season.

Il lancio di Brady per Gordon di per sè è quantomeno rivedibile, con la doppia copertura su Gordon, ma se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, questo se non altro denota immensa fiducia da parte di Brady verso il nuovo acquisto.

Poche ore prima del match è stato tagliato il runningback Barner per far posto ad Edelman, lasciando così il reparto coi soli White e Michel a dividersi le portate, ma questo non ha toccato in alcun modo il rookie che compie un altro bel match (98 yards su 18 portate) e segna anche il touchdown che potete vedere qui di seguito. Mi permetto di sottolineare e di far notare la bellezza del blocco di Shaq Mason che in motion va ad aprire una voragine per il prodotto di Georgia.

Ancora una volta sugli scudi James White, che ha fatto poco o niente sulle corse, ma è leader per ricezioni con 10 catches per 77 yards ed 1 touchdown. Ci sono anche i lati negativi però in attacco, ed il peggiore è stato sicuramente Chris Hogan : 3 ricezioni per 34 yards, ma su di lui pesa un drop ed un intercetto che è assolutamente tutto sulle sue spalle; il giocatore non appare capace di entrare nei ritmi di questa offense, e torno a ripetere ancora una volta come sia bizzarra questa cosa per uno che tolto Edelman, è il ricevitore con più esperienza nel sistema. Se dovesse continuare l’inserimento positivo di Josh Gordon, ed il recupero di Edelman fosse totale, con magari una crescita costante di Dorsett e Patterson, Hogan rischia concretamente il posto, anche perchè essendo questo il suo “contract year” ha scelto davvero la stagione sbagliata per prendersi una pausa. Sappiamo ormai benissimo inoltre come a Belichick non piaccia perdere i giocatori senza ricavarci nulla, e la trade deadline è ancora lontana, così per dire…

Nota a margine; con le 75 yards in ricezione di Rob Gronkowski, il tight end supera Wes Welker, grazie alle yards totali ricevute ( 7.468 ), anche se battere il record assoluto di Stanley Morgan (10.352) diventa davvero ostico.

 

DEFENSE

Andrew Luck concluderà con 38 passaggi completati su 59 tentati e ben due intercetti, e fino a qui sarebbe lecito gioire, se non fosse che segna anche 3 TD’s; di questi 3, due sono imputabili a Devin McCourty, decisamente il peggiore di ieri sera. Ci sarebbe anche il terzo, annullato e subito dopo trasformato ai danni di Hightower, anche se forse è ingeneroso definirlo il peggiore perchè i suoi numeri non sono male ( 11 tackles 3 assist ed 1 fumble creato fondamentale per ri-girare la partita per altro ) ma l’aspetto preoccupante è che Eric Ebron, non esattamente un fulmine di guerra il tight end ex Lions, lo ha quasi sempre bruciato per guadagni importanti.

Sono infatti Ebron (2 TD) e Swoope (1 TD) i marcatori dei Colts, e la facilità con la quale sono andati a segno denota due cose : primo, come forse (speriamo non sia il caso) D-Mac ha perso un passo o due col passare delle stagioni, secondo, come Reich abbia chiaramente individuato una falla nel nostro playbook difensivo e con l’andare del match abbia capito come sfruttarla, anche se il tasso di talento messo ieri in campo dai Colts era davvero troppo basso per poter costituire un problema.

La nostra pass rush sembra nuovamente sparita, nonostante Chung e Flowers si siano divisi un sack quasi subito a partita iniziata (foto); l’unico che mi ha dato soddisfazioni è Clayborn, che arriva a qualche millimetro dal sack, costringendo Luck a liberarsi frettolosamente del pallone, intercettato poi da Chung, ed in un altro paio di situazioni costringe il lineman a commettere holding per trattenerlo, ma sarà necessario lavorare molto su questo aspetto perchè il talento c’è ora bisogna trasformarlo in numeri e produzione.

Quello che i numeri non dicono è la bella prova, ancora una volta, di Jason McCourty; se l’ottimo livello di performance di Gilmore non è più una novità, si sta invece delineando nella posizione di Cb2 una bella sfida tra J-Mac e Jonathan Jones, col primo che sembra più pronto, anche per possenza fisica, per sostituire Rowe ancora alle prese con un fastidioso infortunio. Sempre puntuale e attento in copertura, appiccicato all’uomo e con braccia lunghe a dare fastidio, potrebbe davvero rappresentare un valido punto saldo della difesa da qui in avanti.

 

Conclusione

Adesso inizia un filotto di partite davvero interessanti : Kansas city in casa domenica prossima, poi la pericolosissima trasferta di Chicago a visitare la loro tremenda difesa, successivamente la trasferta nel Monday night a Buffalo, poi un altro Sunday night stavolta casalingo contro Green Bay, e per finire prima del bye week la trasferta a Tennessee; non mi vergogno di dire che se riuscissimo a perderne al massimo 2 in questo stretch la riterrei una vittoria.

Mi rendo conto che siamo i Patriots e che dobbiamo avere la mentalità vincente, ma mi rendo anche conto che abbiamo dei limiti, e che non per forza dobbiamo arrivare a Dicembre facendo tutti a polpette, gli avversari ci sono e sono belli tosti, e proprio in queste cinque partite a mio avviso si deciderà la stagione, arrivare al bye con 4 sconfitte totali ci terrebbe ancora ampiamente in corsa.

 

Francesco Cugusi@PatriotReign

 

 

 

Written by francescoc

1 Comment

Giancarlo Boromei

Nessuno pensa che solo perché ti chiami patriots vinci facile ma solo che con il talento che abbiamo a roster dobbiamo e possiamo rimanere in partita con tutti: poi puoi anche perdere ma non farti asfaltare.

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