Si torna alla vittoria, come era prevedibile, sul campo dei Bengals, ed ora settimana breve per arrivare allo scontro coi Bills. by Marco Santagostino.

“We’re on to Cincinnati”. Questa frase, ripetuta anche da Brady in settimana, è diventata il simbolo del momento della riscossa da parte dei Patriots. Infatti tutti ci aspettavamo che il match di week 15 contro i Bengals fosse la partita in cui la squadra avrebbe dato i segnali necessari a farci sperare in una “deep run” in Gennaio. Purtroppo, a mio modo di vedere, non è stato così.

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OFFENSE

Ancora un volta male, male, male. Qualsiasi sia l’avversario, le prestazioni dell’attacco continuano ad essere ampiamente deludenti.

Le statistiche del “reparto corse”, se prese solo a livello di numeri, non sono poi nemmeno terribili: 32 portate per 175yds di squadra, con Sony Michel a fare il cavallo da tiro di giornata con 89yds in 19 tentativi. Il problema è che queste statistiche arrivano contro la peggiore difesa sulle corse della lega e che, a mio modo di vedere, la prestazione è stata tutt’altro che dominante. Da prendere con le pinze anche le 53yds in 5 tentativi di Burkhead, arrivate a gara praticamente finita.

Male anche la Linea Offensiva, che nonostante alcuni buoni momenti (in particolare il TD di Harry, dove Brady ha finalmente avuto tempo di leggere cosa succedesse in campo) ha faticato non poco contro il front 7 dei Bengals – costringendo ancora una volta il nostro QB a scelte affrettate.

Male lo stesso Tom Brady, che chiude poco sopra il 50% di completi (15/29 per 128 yds e 2 TD) e continua, ancora una volta, a sparacchiare palloni in un modo che non ti aspetti (brutti da vedere i due TD mancati, il primo su Sanu solissimo in endzone il secondo con un lancio ad altezza ginocchia per Michel). Se è vero che da un lato i ricevitori faticano a liberarsi e che ormai hanno capito pure i seggiolini dello stadio che tolto Edelman, resta poco, è altrettanto vero che il buon TB12 non sta vivendo la sua miglior stagione e che continua ad essere decisamente impreciso.

Proprio dal reparto ricevitori arriva l’unica, ma importante, nota lieta di giornata: N’Keal Harry. Finalmente al ragazzo viene dato spazio (40 snap giocati ad occhio e croce) e gli viene data la possibilità di far vedere cosa vale. Anche qui, prestazione da prendere con le pinze data la qualità dell’avversario (che tra l’altro, puntando alla prima assoluta, offre ancora meno resistenza). Resta tuttavia il fatto che il ragazzo sembra essere sempre più coinvolto nel gameplan, che confermi quello che si sapeva in sede di pre-draft ossia di avere fisicità, velocità, forza e mani morbide.

Fa bene sia palla in mano nelle jet sweep che in fase di ricezione, andando a farsi trovare da Brady su un gioco rotto. Mette insieme anche una ricezione da highlight che però viene vanificata da una penalità. L’unica chance che abbiamo di combinare qualcosa, secondo me, è lui: se le difese avversarie iniziano ad avere un secondo problema a cui pensare oltre ad Edelman, allora le cose cambiano e si aprono spazi.

Male tutti gli altri, da Edelman (sempre alle prese con acciacchi fisici) a Meyers (mai cercato) a Sanu, autore di una prestazione imbarazzante (8 target e due ricezioni). Il ragazzo è stato pagato caro ed è il caso che si muova a capire cosa fare e come farlo.

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DEFENSE

Santo Stefano si avvicina e Gilmore non si lascia scappare l’occasione di dimostrare che, quel giorno, ci sarà un santo in più a cui rivolgere un ringraziamento (pensateci: credenti o no, Gilmore vi ha dato il modo di rendere importante anche quel giorno!). Come per l’attacco, anche la prestazione della difesa è controbilanciata dal fatto di giocare contro una squadra che ha davvero poco da chiedere alla stagione. Gilmore, però, è autore di una prestazione mostruosa. Pensate solo che Dalton ha indirizzato il pallone per 6 volte verso Boyd, il malcapitato WR finito nelle grinfie di Gilmore.

Risultato:

Boyd 2 ricezioni per 24yds

Gilmore 2 “ricezioni” per 64yds e un TD.

Ottima in generale la prova di tutti i Defensive Backs, tra cui anche J.C Jackson autore anche lui di due intercetti. Unica nota negativa l’infortunio di J. Jones, che sembrava essere qualcosa di brutto e potenzialmente a lungo termine.

Discorso diametralmente opposto per la difesa sulle corse, incappata in una prova decisamente Brutta. Vero che Mixon è un signor RB (a mio modo di vedere tra i migliori della lega se consideriamo che ha 23 anni) ma concedere 164 yds di corsa su 32 portate è un po’ troppo. Male i LB, in particolare Collins autore di un paio di brutti tackle mancati, di cui uno nel backfield che ha trasformato una perdita di yards in un guadagno di 29. Unico salvabile Bentley, che ha ben tenuto quando chiamato in causa e sta tornando ai livelli dello scorso anno.

SPECIAL TEAMS

Altra prova spettacolare dei nostri Special Teams, con Slater e Bethel due spine nel fianco per gli avversari, due certezze di costringere per lo meno al fair catch ogni ritornatore avversario e la chance di causare problemi ad ogni snap. Bene anche Ebner che, dopo il punt bloccato contro i Chiefs, va di nuovo vicino al colpaccio.

Migliore in campo: Stephon Gilmore

Peggiore in campo: Mohamed Sanu Sr. (ma sarei tentato di dire Brady).

Marco Santagostino@PatriotReign

Written by francescoc

1 Comment

Giancarlo Boromei

Forse hai ragione non è la miglior stagione di TB12 ma era chiaro che il suo livello di rendimento andrà sempre più a scemare si tratta di qualcosa di fisiologico aggravata poi dalle condizioni in cui versa il nostro reparto WR TE.
Quindi io aspetterei la postseason x dare un primo vero giudizio xché campioni come Brady sanno anche gestirsi x magari salire di livello quando si va a gare da dentro-fuori o almeno io ci spero.

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