Per l’ennesima volta, le ambizioni e le sorti dei nostri sembrano decidersi all’Heinz Field.

Sembra davvero replicarsi il copione della stagione scorsa, con New England che arrivava a Pittsburgh in week 15 , come quest’anno, e proprio come quest’anno ci arriva dopo aver perso in trasferta a Miami. Qualche differenza però c’è, con quei Patriots che avevano un record in trasferta decisamente più roseo ( 7-1 dopo la vittoria contro gli Steelers) ed un record generale di 11-3 che permetteva di sognare senza tanti patemi il 1st seed nel tabellone playoff.

Quest’anno invece, come evidenziato nell’articolo di Paolo ( http://patriotreign.com/analisi-giocatori/non-solo-patriots-week-14/) il cammino per noi si è fatto ben più tortuoso; le sorti dei nostri beniamini infatti si sono complicate e di molto con la scioccante sconfitta a Miami, se avessimo vinto, complice la sconfitta nel Thursday night dei Chiefs per mano dei Chargers, a quest’ora saremmo al primo posto. Invece, siamo nel secondo seed, che comunque garantirebbe una “bye week” ai playoffs, ma non possiamo dirci così certi di mantenerlo, perchè abbiamo lo stesso identico record dei Texans (9-4) ma un calendario decisamente meno agevole, che ci costringe a lottare e vincere a tutti i costi le gare che ci rimangono da qui a fine stagione, a cominciare proprio da quella nella tana degli Steelers.

Steelers che dal canto loro arrivano messi molto peggio della scorsa stagione, campionato nel quale avevano record di 11-3, mentre quest’anno siedono sul 7-5-1- con i Ravens (7-6) a soffiargli sul collo, e perchè no magari anche i Browns potrebbero dare fastidio, nonostante il record di 5-7-1 che non li condanna ancora, perchè potrebbero anche vincere le loro ultime 3 ( con Broncos, Bengals e Ravens) e sperare in un crollo vertiginoso delle prime 2 in division; il crollo dei giallo-neri è apparso evidente nelle ultime settimane, con 3 sconfitte di fila (Broncos, Chargers e Raiders) e con qualche crack anche dal lato della salute, con Big Ben che ha dolore alle costole, ed un James Conner che ha saltato le ultime due, ma dovrebbero entrambi essere del match.

Se però per noi questo match può decidere in quale modo andremo ai playoff, per Pittsburgh può davvero fare da spartiacque e decidere SE loro potranno andarci, perciò troveremo una squadra col coltello tra i denti che lotterà fino alla morte. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa aspettarci.

 

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OFFENSE

Si è parlato, forse anche troppo, di cosa abbiamo sbagliato nel match di Miami e di tutte le implicazioni che questa bruciante sconfitta può avere sulla nostra stagione; quello che non si è sottolineato a dovere invece, è quanto di buono ha mostrato un attacco che per lunghi tratti del match, nonostante essersi “impantanato” come spesso accade nella ripresa segnando solo 6 punti, è sembrato dominante.

Si è rivisto un Rob Gronkowski d’annata, con 8 ricezioni per 107 yards ed 1 touchdown, e lui stesso ha dichiarato di sentirsi di nuovo “in ritmo” con il resto del reparto e di sentirsi più sciolto fisicamente. I cosiddetti “big three” (Gronk – Edelman – Gordon) sono stati tutti autori di una prova maiuscola, ed è proprio da questo attacco aereo che dobbiamo ripartire, sperando che sulle corse si riesca a lavorare meglio di quanto fatto a Miami. La cosa però potrebbe essere molto complicata, perchè Pittsburgh è la sesta difesa della lega contro le corse, concedendo 4.0 yards di media a portata, ed è la seconda difesa NFL in sacks (45) dietro ai Chiefs con 46.

Questi numeri raccontano di una difesa che manca di veri e propri playmakers, ma che nella sua coralità svolge un lavoro ottimo, e sarà piuttosto complesso tentare di scardinarla. La formazione base è una 3-4 che possono permettersi di giocare perchè hanno 3 ottimi linemen ( Tuitt, Hargrave ma soprattutto Cameron Heyward ) e degli outside linebackers molto versatili come Watt e Dupree; pagano un pochino nel reparto di inside linebackers dove L.J Fort e Vince Williams potrebbero patire un gioco di lanci nel medio corto a favore proprio di Gronk o Edelman, e proprio quest’ultimo (Jules) è l’uomo indicato per andare a seminare il terrore in quella zona centrale del campo.

A livello di secondaria potremmo trovare terreno fertile a favore di Gordon, che ritrova un suo vecchio compagno ai tempi di Cleveland in Joe Haden, cornerback di assoluto valore ma che paga qualcosa in termini di stazza e misure e potrebbe concedere grossi guadagni alle mani, sempre più sicure, del nostro “flash” Gordon.

Mi aspetto quindi un copione sulla falsa riga di quello visto a Miami, ovvero una corposa attenzione dedicata al gioco aereo, cercando di correre a singhiozzo anche se otterremo davvero poco via terra.

Matchup chiave : Josh Gordon/Julian Edelman vs Steelers Defense

 

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DEFENSE

James Connor (runningback) e Ryan Switzer (ricevitore) risultano “questionable” per il match per problemi alle caviglie per entrambi, mentre Marcus Gilbert (offensive tackle) non ha recuperato dal problema al ginocchio ed è ufficialmente OUT, stando  all’injury report di venerdì dal sito ufficiale degli Steelers; quella di Gilbert è, mentre quella di Conner sarebbe, davvero due assenze importanti per loro; paradossalmente però il vice Connor, Stevan Ridley, scalpita al pensiero di potersi “vendicare” dei Patriots che a suo dire lo hanno gettato nell’immondizia dopo il suo infortunio all’ACL, cosa che potrebbe giocare un ruolo motivazionale importante per l’ex di turno.

Ma indubbiamente i padroni di casa faranno dei lanci la loro arma principale, potendo contare su armi di livello assoluto come Antonio Brown, JuJu Smith-Shuster e la fortissima coppia di tight end Vance McDonald e Jesse James. Dopo 15 settimane di football giocato infatti, nonostante la difficoltà a chiudere e vincere le partite, la offense di Pittsburgh ha sempre prodotto numeri eccelsi, figura infatti quarta assoluta per punti segnati a partita (28.2), quarta per yards coperte (408.1), addirittura seconda per yards su passaggio (319.1), ma solamente ventinovesima per yards su corsa (89), frutto anche delle numerose partite in cui si sono trovati a dover rimontare, e quindi sbilanciare il loro gameplan verso il passing game.

Ora, a me piacerebbe da morire stare qui a dirvi che Gilmore annullerà Smith-Shuster, che J.C. Jackson diventerà il nuovo Butler cancellando Brown, e che magicamente la nostra pass rush arriverà a gettare in terra Big Ben numerose volte, però l’onestà intellettuale ha sempre la meglio e dopo aver visto un Ryan Tannehill zoppo dominare la nostra divesa con 2 starting receivers fuori, dopo aver visto Stafford e Bortles sembrare Marino e Montana ad inizio stagione, e dopo aver visto Mahomes fare a pezzi la secondaria appena ha iniziato a capirci qualcosa, io non so davvero come si possa pensare di andare a Pittsburgh ed impedire loro di fare il campo.

Sarà una partita tecnicamente brutta per quanto riguarda le difese, mi aspetto uno shoot-out dove Brady e Roethlisberger daranno vita ad un duello di assoluto “football porn” per chi ama gli attacchi e le segnature, ed avrà la meglio la squadra che o avrà la palla alla fine, oppure che commetterà un errore di meno dell’altro. L’unica, flebile speranza che abbiamo di imporre un poco il nostro gioco difensivo, è quella di una linea difensiva che deve assolutamente rifarsi della brutta figura in Florida, facendo davvero particolare attenzione a fermare le corse e magari arrivando al sack con continuità, soprattutto in caso di qualche riserva nel ruolo di tackle tra le fila dei padroni di casa.

matchup chiave : Secondaria difensiva vs Brown/Smith-Shuster

 

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SPECIAL TEAM

Se ad offuscare la prova dell’attacco a Miami ci ha pensato la prova della difesa, si può dire lo stesso per lo special team, dove la giornata disastrosa di Gostkowski, due errori, ha cancellato una partita eccezionale dello special team, che ha bloccato ben due punt avversari ed ha sempre coperto molto bene i ritorni avversari.

L’aggiunta di un veterano come McClellan ha dato esperienza e leadership ad un reparto già forte della presenza del capitano Matthew Slater e del tuttofare Brandon King, ma sarà importantissimo approfittare anche delle doti di Edelman e Patterson sui ritorni, perchè mai come questa domenica ogni centimetro sarà fondamentale.

 

il Focus di Francesco

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Questa settimana l’osservato speciale è T.J. Watt, fratello del più blasonato J.J. in forza a Houston; il linebacker, prodotto di Wisconsin, si è rivelato da subito una grande presa per il team di coach Tomlin, draftato nel Draft 2017 come 30esima scelta assoluta. Nella sua stagione d’esordio, quella 2017 appunto, chiuderà l’anno con 15 partite giocate dove registra 54 tackles, 7 sacks 1 fumble forzato ed 1 intercetto; Nelle 13 gare disputate quest’anno ha già superato la produzione precedente, mettendo a tabellino 55 tackles, ben 10 sacks ed addirittura 4 fumble forzati.

Queste statistiche sono impressionanti, ma va comunque tenuto conto di quanto gli sia stato concesso di produrre in week 1 contro Cleveland :

Nella difesa di Pittsburgh Watt si schiera come left outside linebacker, ed è quindi l’uomo che gioca dal lato strong della linea solitamente quello alla destra di Brady, ma ha facoltà di muoversi e variare all’interno della zona di campo coperta dal front seven giallo-nero. Ciò significa che molto probabilmente la maggior parte degli snaps li giocherà allineato a Cannon con l’aiuto in blocco dei tight ends che questa settimana, oltre al solito Gronkowski, dovrebbero vedere il ritorno di Dwayne Allen.

I primi minuti del video che segue, ci dicono tutto quello che c’è da sapere su di lui, ovvero che può fare davvero tutto, infatti questo highlight reel si apre dapprima con un suo intercetto, poi con il suo strapotere fisico nel fermare una corsa, e successivamente si vede come è in grado di accendere il turbo e di inseguire il quarterback in uscita dalla tasca fino ad andare a prendergli le caviglie.

La chiave per neutralizzare Watt, come del resto qualsiasi giocatore di questo tipo, è dare via la palla velocemente, di modo da non dargli il tempo di battere il blocco e raggiungere Brady, ma anche di dargli qualche botta ben assestata che lo rallentino un poco; potrebbe essere opportuno infatti decidere di compiere qualche corsa proprio dal suo lato, magari mandando Trent Brown o Shaq Mason in pull per buttarlo a terra e magari costringerlo a giocare in maniera più frenata.

E’ sicuro ad ogni modo che i giocatori di questo talento alla lunga, durante il match, il modo di farti male lo trovano, speriamo che il nostro staff trovi il modo di annullarlo come hanno sempre fatto piuttosto bene col fratello più grande.

 

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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