L’idea di questo articolo nasce dalla voglia di dare sempre più contenuti al blog e di tenerci aggiornati sullo stato delle nostre dirette rivali per avere un quadro chiaro della situazione in casa AFC East da qui alla fine della regular season; una division che spesso viene etichettata come “materasso” anche se a mio avviso AFC south e NFC south potrebbero essere meno interessanti e competitive.

Standings                                          Record di conference

  • New England Patriots   3-1     /        2-1
  • Buffalo Bills                    2-2    /         1-2
  • New York Jets                1-3    /         1-2
  • Miami Dolphins             1-3    /         1-2

Come vedete nonostante i Buffalo Bills abbiano un record migliore delle ultime due squadre, il loro record dentro la conference AFC li mette allo stesso livello di Dolphins e Jets, ed in una eventuale corsa alla post-season questo potrebbe ostacolare; quello che va sottolineato però per Buffalo è la vittoria sia arrivata in New England, campo ostico dove di solito i Pats concedono non più di 1 vittoria alle rivali divisionali.

 

BUFFALO BILLS

Abbiamo ancora tutti negli occhi la prova di forza che la truppa di coach Rex Ryan ha messo in campo contro quelli che sono, da anni, i padroni indiscussi della division; con tutte le attenuanti del caso da parte dei padroni di casa, come il giocare con un Brissett non al meglio, un Gronkowski che sembra fare fatica a entrare nei ritmi partita, una linea offensiva distratta e non in giornata, una difesa che è rimasta negli spogliatoi, bisogna comunque dare atto ai Bills di vivere un momento magico. Dopo la straordinaria prova casalinga contro Arizona, che forse dice più sul momento negativo dei Cards piuttosto che sui Bills, inanellano un altra bella gara dove confermano un attacco asfissiante (sono 3 in NFL come ritmo di gioco offensivo), e una difesa rivitalizzata dall’apporto del linebacker ex Titans Zach Brown (17 tackles totali, 1 sack e 2 forced fumbles) per lui domenica scorsa. Se a tutto questo aggiungiamo che tra Jets, Dolphins e Bills quest’ultimi sembrano gli unici ad aver risolto in maniera convincente il ruolo di quarterback, con un Tyrod Taylor in forma smagliante, Buffalo può davvero ritenersi la mina vagante che magari tramite wildcard, potrà ambire ai playoffs e magari  dare nuovamente fastidio proprio ai Patriots come Rex Ryan fece il 16 Gennaio 2011 quando i suoi Jets vinsero per 28 a 21 e avanzarono al championship game della AFC.

Da sottolineare è anche il lavoro di Robert Woods, prodotto da USC alla quarta stagione in NFL, che in assenza di Sammy Watkins sta giocando a livelli buonissimi, dopo aver raccolto 1 solo passaggio in week 1 contro i Jets, ne raccoglie 6 per 51 yards contro Arizona e ben 7 per 89 yards contro New England, evidenziando un “timing”invidiabile con Taylor, e anche se il passing game di Buffalo giace sul fondo della lega come numeri, offre comunque una valida alternativa alle corse, il che non permette di dedicarsi “all-in” a chiudere il solo aspetto terreno del loro attacco, perchè via aerea possono muovere il pallone e lo fanno bene.

Per loro adesso un filotto di partite non impossibili con la trasferta di Los Angeles, la gara casalinga contro i 49ers e la successiva visita ai rivali dei Dolphins, una sequenza di gare dove i Bills potrebbero anche fare bottino completo.

NEW YORK JETS

La difesa dei bianco-verdi, che negli ultimi anni è stata una delle poche costanti della franchigia in grado di offrire un livello sufficiente in campo, cade contro l’attacco di Seattle, concedendo 309 yards e 3 touchdowns nella sconfitta casalinga per 27-17. Aggiungiamo a tutto queso i 9 (NOVE) intercetti di Ryan Fitzpatrick, certo dettati anche dal bisogno di recuperare il risultato e quindi di dedicarsi a lanci da “o la va o la spacca” soprattutto contro Kansas City (sconfitta per 3-24), e abbiamo un quadretto per nulla confortante dopo il primo quarto di stagione.

Un solo touchdown per Brandon Marshall e due per Eric Decker, coloro che dovrebbero essere i principali targets di Fitz, troppo poco per fare paura, anche se l’apporto di Matt Forte si sente, 288 yards corse e 3 segnature per lui fino ad ora. La bruciante sconfitta in week 1 contro Cincinnati per 1 solo punto, rischiava di rovinare gli animi già alla partenza ma i Jets sono stati abili a rispondere subito la settimana dopo con la bella vittoria rocambolesca contro i Bills in trasferta, dove brilla anche Fitzpatrick con 374 yards di passaggio. I Jets fino ad ora hanno convertito 26 terzi down su 54, poco meno della metà, numero che per chi vuole ambire ad un posto ai playoffs deve obbligatoriamente migliorare per mantere i possessi offensivi vivi.

La situazione dei Jets rischia però di non migliorare almeno immediatamente, perchè il calendario ci dice che il prossimo match lo giocheranno a Pittsburgh, che dopo aver recuperato anche LeVeon Bell fanno paura, per poi andare ad Arizona ad incontrare dei Cardinals che dopo essere partiti davvero male devono cominciare obbligatoriamente a vincere almeno tutti i match casalinghi, per poi chiudere queste prossime 3 weeks ospitando i Ravens, che sono da sempre un osso duro per chiunque.

MIAMI DOLPHINS

Ad aggiungersi al momento delicato de Dolphins, che dopo la vittoria sui Browns tornano sulla terra venendo asfaltati per 22-7 dai Bengals, ci si mette anche il meteo, con l’uragano Matthew che rischia seriamente di far saltare le partite di Carolina e Miami, vista la severità dell’evento che sta condizionando la vita nella east coast; Miami dovrebbe ospitare i Titans, gara “must win” se vogliono tenere vive le speranze di dire la loro nella division. La partita coi Titans dovrebbe essere (qualora si giocasse) la prima di una lunga serie di match casalinghi dove, nell’ordine, affronterebbero Steelers, Bills e Jets, per poi andare nuovamente in trasferta a San Diego. E’ chiaro che se da questo filotto non uscissero almeno 2 vittorie Miami vedrebbe quasi definitivamente compromettersi la sua stagione.

Statisticamente parlando, Miami è al fondo di quasi tutti i valori di squadra, solo il passing game riesce a sopravvivere nella mediocrità, con kenny Stills e Jarvis Landry che si confermano due spine nel fianco di qualsiasi difesa, due che hanno messo a ferro e fuoco anche la secondaria dei Patriots in quella che per poco non si è trasformata in una rimonta incredibile. Anche Miami presenta qualche difficoltà di troppo nel convertire i terzo down, avendone completati fino ad ora solo 12 su 45; Ryan Tannehill continua a NON essere la soluzione per questo sistema offensivo, con un rapporto di 6 td’s e di 5 intercetti, ed ha subito ben 11 sacks per un totale di 73 yards perse per tutti i sacks subiti. L’attacco di Miami, in queste prime 4 settimane, ha corso per 311 yards ed ha passato per 1008 yards, statistiche che la dicono lunga sull’assenza di equilibrio anche se va detto che se un team si trova spesso a dover inseguire tende a passare più spesso.

Il giovane Jay Ajay si sta dimostrando un elemento migliore di Arian Foster e questo per i progetti a lungo termine è un bene, ma l’apporto di Foster doveva essere diverso e ad oggi non è il “game changer” che i tifosi speravano fosse.

Questo un breve quadro di quanto accaduto nel primo quarto di stagione regolare, e col rientro di Brady, nessuna delle 3 rivali pare avere approfittato sufficientemente dell’assenza del 4 volte campione mondiale permettendo di fatto all’ex Michigan di riprendersi la squadra in posizione di vertice.

_Francesco

 

 

Written by francescoc

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