Termina così una stagione incredibile, alzi la mano chi si aspettava di chiudere la stagione con sole 2 sconfitte, e che tra i vari targets ad aver segnato ci sarebbero stati due nomi come Floyd e Lengel. Tornare da Miami con una vittoria era fondamentale, ma a posteriori vista la figuraccia di Oakland (che ora nei playoffs rischia di doversi avvalere addirittura del terzo qb) sarebbe andato bene anche perdere ma ovviamente visto che non si sa mai, è stato ottimo l’atteggiamento dei nostri di giocarsela già come un match da dentro o fuori, visto che l’atteggiamento dello scorso anno, ovvero quello di regalare le ultime due gare stagionali, ci aveva costretto a viaggiare per andare a giocarci l’anello e la tappa di Denver ci era costata davvero cara. Devo anche essere onesto e confessare che quest’anno nessuna eventuale trasferta mi avrebbe fatto paura, anche se l’Arrowhead, la culla dei Chiefs, rimane un ring dove il combattente di casa ha sempre una marcia in più.

Altro aspetto forse ancora più importante, visto anche la terribile condizione del manto erboso a Miami, è stato venire via senza infortuni.

Il match

Miami oppone davvero poca resistenza, permettendo ai nostri di partire alla grande con un parziale di 20-0. I padroni di casa, aiutati da una linea difensiva che si conferma il loro reparto migliore, cercano di rientrare in gara con un paio di segnature ma ai Pats basta premere nuovamente sull’acceleratore, grazie ad un ottimo turnover difensivo creato da McCourty (fumble) e McClellin (ritorno in red zone avversaria) ed il successivo touchdown di Blount chiuderà le ostilità.

Nonostante la pressione sentita dalla nostra linea, che ha commesso anche qualche holding di troppo a dire il vero, non si è fortunatamente tradotta in sacks, voce dove la difesa di casa segna un bello zero. Apprezzo il sacrificio intelligente di qualche flag in più in un match controllato a fine anno, pur di non far atterrare il nostro Qb in vista della post-season.

Molto bene ancora la difesa, con un intercetto di Logan Ryan nel primo tempo, ed il turnover citato poco fa, dove oltretutto McClellin si rende autore di un record per il team, ovvero le sue 69 yards di “fumble return” sono un record di squadra.

Silenziosamente, zitto zitto, lemme lemme, Brady ne infila un’altra delle sue, 25 completi su 33, per 276 yards e 3 segnature. Segna il record NFL di sempre per TD/interception ratio (28/2) e dimostra di essere il “Benjamin Button” della NFL visto che da qualche anno a questa parte come testimonia il tweet seguente di Hill, non fa altro che migliorare :

Con qualche problemino fisico che dovrebbe essere comunque di poco contro per il rookie Malcolm Mitchell, è stato anche importante vedere il fiorire dell’ultimo arrivato Michael Floyd ( 3 ricezioni ed 1 td) autore soprattutto di un delicatissimo blocco sul defensive back Lippett che ha prermesso ad Edelman di segnare il suo touchdown; a proposito, 151 yards totali di ricezione e 77 yards sul TD, record personale di Julian Edelman.

Notevole anche lo sforzo di Floyd che ne porta a spasso 3 o 4 per segnare il suo primo score in maglia Patriots.

 

Speaking about defense..

Difensivamente parlando mi fa molto piacere notare che i ragazzi stanno mantenendo un certo livello di intensità davvero buono, e in questo caso spero che la settimana di pausa non sia deleteria per togliere questa concentrazione e queso “swag” che pare avere la nostra unit ultimamente. Trey Flowers è autore di una altra ottima gara, non registra sacks ma in un paio di occasioni arriva a disturbare i lanci di Moore, così come Ninkovich che sembra essere entrato in clima nel momento più opportuno.

Anche Rowe si è ritagliato ormai un ruolo chiave nella secondaria ed è ottimo vedere che questo non ha intaccato la sicurezza del duo Butler-Ryan anzi entrambi sembrano avere guadagnato da questa addizione. Malino invece Van Noy che non ci ha capito nulla sul secondo TD segnato da Miami, anche se come abbiamo visto nel corso di questa stagione più volte, in ogni azione ci sono un numero incredibile di variabili e di letture che incidono ed è impossibile dire con sicurezza da cosa sia dipesa quella terribile azione difensiva, ma resta il fatto che Van Noy aveva un uomo e lo ha perso per marcare una zona dove non c’era il nulla, cosa che invece non ha fatto Ryan in occasione del suo intercetto, dove ha preso inizialmente sì il suo uomo e la sua zona, ma è stato poi capace di leggere occhi ed intenzioni del qb avversario, retrocedere e trovarsi in posizione ottima per l’intercetto.

 

Conclusione

Poco altro da dire su un match che ci ha portato dove ci doveva portare, non solo il seed numero 1 in AFC ma il migliore record di lega, in una stagione dove le prime 4 gare siamo stati senza Brady e a lunghi tratti siamo stati (e saremo) senza Rob Gronkowski. La presenza di Bennett riesce a sopperire a questa assenza, ed il nostro attacco trova risposte anche ” a terra” col trio di runningbacks che non permette alle difese di essere letto e/o previsto con troppa facilità.

Il resto delle partite hanno delineato questo schema per i playoffs :

Saturday, Jan. 7

4:35 p.m. ET on ESPN/ABC — Oakland at Houston

8:15 p.m. ET on NBC — Detroit at Seattle

Sunday, Jan. 8

1:05 p.m. ET on CBS — Miami at Pittsburgh

4:40 p.m. ET on FOX — NY Giants at Green Bay

Saturday, Jan. 14

4:35 p.m. ET on FOX — Seattle/Green Bay/New York Giants at Atlanta

8:15 p.m. ET on CBS — Houston/Oakland/Miami at New England

Sunday, Jan. 15

1:05 p.m. ET on NBC — Pittsburgh/Houston/Oakland at Kansas City

4:40 p.m. ET on FOX — Green Bay/New York Giants/Detroit at Dallas

In attesa di vedere quindi come si evolveranno i tabelloni e gli incorci, io vi ricordo che avete fino al 10 Gennaio per partecipare alla lotteria di PATRIOT REIGN (trovate l’evento sulla pagina facebook di riferimento), costo del ticket 5 euro, numerosi premi ufficiali targati Patriots in palio.

_ Francesco

 

Written by francescoc

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