Torna a scrivere Marco sulle nostre pagine per il consueto recap nel post match.

Ciao a tutti, rieccoci finalmente a riassumere e discutere le prestazioni dei nostri New England Patriots dopo questa lunga offseason. Ovviamente gli occhi di tutti erano su Mac Jones, il nostro nuovo QB, l’Erede designato al trono di TB12, il ragazzo from Alabama con un peso sulle spalle enorme ma che sembra avere la forza di Atlante nel portarselo appresso. Purtroppo si parte con una sconfitta, ma vediamo com’è andata nel dettaglio.

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OFFENSE

29 completi su 39 tentativi, 281 yds, 7.2 yds di media, 1 TD, 0 INT, 1 sack e un rating di 102.6: queste le statistiche di MJ10 all’esordio nelle partite che contano. La % di completi, 74.4%, è la più alta nella storia NFL per un rookie QB al suo esordio tra i pro.

Lasciando da parte i freddi numeri, Jones è autore di una prova a mio modo di vedere quasi perfetta per un QB rookie alla sua prima partita: nessun grave errore (forse solo un lancio molle e impreciso su un terzo down per Meyers) ma soprattutto una calma e un controllo della offense da veterano consumato. Check in linea, audibles, identificazione del Mike Linebacker (fondamentale per i blocchi della OL, infatti molte squadre delegano questo compito al centro) e davvero ottimi movimenti nella tasca. Insomma, Mac Jones ha fatto vedere di non essere per niente solo un QB un po’ cicciottello che ha portato a casa ottimi risultati solo perché attorniato da 3 fenomeni di ricevitori (confesso di aver nutrito questo tipo di dubbio anche io in fase di draft). Sono sicuro che quest’anno il ragazzo ci farà divertire.

Un po’ altalenante la prova della OL. Se da un lato Jones subisce un solo sack, questo è soprattutto dovuto alla sua abilità di manovrare all’interno della tasca. La perdita quasi immediata di Brown apre le porte del campo a Herron, che però viene letteralmente preso a schiaffoni dall’ex Cleveand Ogbah, tanto che a un certo punto anche lui viene sostituito. Buono il lavoro sulle corse per aprire i varchi ai RB, peccato per qualche penalità di troppo (su tutte l’holding di Wynn che ci costa 4 punti – dal TD di Harris negato dalla penalità al FG che ne consegue).

Il reparto corse vede il one-man show di Damien Harris, autore di 24 portate (su 30 totali di squadra) per 100 yds tonde. Tutto bello se non fosse per quel fumble a fine partita che ci impedisce di portare a termine il compito e rispedire i delfini in Florida con una sconfitta. Errori del genere non possono e non devono essere commessi, soprattutto in situazioni fondamentali come il possesso decisivo del match. Delude un po’ Rhamondre “Raimondo” Stevenson, una sola portata per due yds condita da un fumble. Diciamo che il coach gli ha spiegato coi fatti che così non va bene.

Chi si aspettava un attacco basato sulla connessione Mac-Tight Ends è rimasto decisamente deluso: 19 dei 38 lanci di Jones sono stati indirizzati verso i nostri ricevitori, solo 8 verso i TE. Che però, va sottolineato, finiscono la partita con il 100% di completi (5 ricezioni Smith, che in un frangente sfodera anche una velocità degna di un ricevitore vero e proprio e 3 Hunter Henry). Tra i WR, mi fa piacere vedere che Agholor (uno degli acquisti che più mi ha fatto storcere il naso) si è ben integrato e ha trovato già un’ottima chimica con il nostro QB rookie: 5 ricezioni, 72 yds e il nostro unico TD di giornata. Conferma le prestazioni 2020 Jakobi Meyers, mentre per l’altro nuovo acquisto Bourne solo una ricezione su 3 targets per 17 yds.

Cambiano i QB, cambiano le stagioni, non cambia il contributo di James White nel passing game. 7 lanci in sua direzione, 6 ricezioni per 49 yds.

Diciamo che in generale, se questo è il nostro livello con un QB rookie alla sua prima uscita, mi sento di dire che possiamo ritenerci più che soddisfatti.

Tua's TD pass, turnover by Howard lift Dolphins over Pats | Durham Herald  Sun

DEFENSE

Prova così così quella del reparto che, secondo le previsioni, doveva essere il nostro punto di forza.

Se da un lato riusciamo a ben limitare le corse di Miami, con un ottimo lavoro della nostra DL e dei LB, a guardare meglio le statistiche notiamo che i Dolphins guadagano 74 yds con sole 23 portate. Soffriamo la loro wildcat e le read-option e, nonostante appunto le statistiche, il fatto di passare buona parte della partita con solo due Down Linemen in campo (spesso Godchaux e Wise) ne potrebbe essere la causa.

Bene invece la pressione sul QB nonostante i soli due Sack ottenuti. Van Noy, Uche, Judon e Winovich effettuano tutti un ottimo lavoro nel far sentire il proprio fiato sul collo di Tua.

Al contrario, non mi sono piaciuti i LB in fase di marcatura dei RB, o meglio: quando i Dolphins vedevano che, in marcatura su Gaskin, c’era Hightower o Bentley, ci hanno fatto male andando a colpire proprio li con i passaggi: i nostri due middle LB hanno estremamente faticato a tenere il passo del running back dei delfini. Molto bene, invece, il lavoro di Kyle Dugger e di Adrian Phillips, i nostri due ibridi S/LB – 7 tackle il primo, che ormai è una presenza costante nel mezzo della nostra difesa e 3 per Philips, autore di due giocate fondamentali per restituirci palla a fine partita.

Da rivedere la secondaria. Se da un lato limitiamo i Dolphins a sole 202 yds per aria, dall’altro come dicevamo all’inizio soffriamo la velocità di Parker e Waddle, che si fanno trovare più di una volta liberi per guadagni sostanziosi e sanguinosi. Su tutti buona la prova, secondo me, di Mills, il nostro nuovo acquisto, mentre ricordo un Jonathan Jones a volte un po’ troppo in ritardo nonostante la sua ottima velocità di base.

Un ultimo commento sul playcalling offensivo: la toss a Harris è il corrispettivo 2021 dello screen su terzi down. Dopo una sola week, anche basta.

Ci rivediamo settimana prossima, per la partita di week 2 contro i Jets alle 19 di domenica.

MIGLIORE IN CAMPO: Mac Jones

PEGGIORE IN CAMPO: Damien Harris – sarebbe stato il migliore insieme a MJ10, probabilmente, senza quel fumble.

 

Marco Santagostino@PatriotReign

Written by francescoc

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