Non credete all’hype della off-season, e lo dico a noi, tifosi dei Patriots che in quanto tali sappiamo benissimo che questo periodo dell’anno per noi non è mai particolarmente appariscente, tendiamo ad infervorarci maggiormente verso Gennaio e Febbraio, per fortuna aggiungo; non credete a chi fa acquisti milionari, spesso o quasi sempre stra pagando giocatori che, non dimentichiamolo, qualcun altro sta lasciando andare via. Non crediamo al fatto che Belichick ed il suo staff non sbaglino mai, e non crediamo al fatto che ogni giocatore di medio-basso livello da noi diventi addirittura una star sempre e comunque. Abbiamo perso un ottimo elemento della linea difensiva, Akiem Hicks, che arrivato a stagione in corso dai Saints ha di fatto elevato il livello della nostra DL portandola ad una dimensione accettabile soprattutto nell’affrontare il gioco di corse; va detto però, che Hicks si inseriva in un contesto dove Easley aveva nuovamente abbandonato la missione per infortunio, il rookie Brown stava lentamente imparando ritmi e malizie tra i Pro, ed il duo Siliga e Branch andava ad alti e bassi. Per la prossima stagione avremo un Brown con molta esperienza in più sulle spalle che è andato in crescendo sul finire di stagione scorsa, un Easley integro (si spera) ed un ritrovato Alan Branch che ha da poco prolungato il contratto con noi. Siliga sta cercando fortuna ai Seahawks e si vocifera un ritorno di Wilfork, anche se dovrebbe avvenire via trade pertanto lo escludo, di conseguenza il talento di Hicks, messo alla luce sul palcoscenico della NFL dal coach Patricia, meritava i dollari che le nostre tasche sempre strette non si potevano permettere, ma non per questo dobbiamo disperarci come se avessimo perso Suh.

Non credete a tutto l’hype che si legge in questi giorni sul nuovo arrivato da Buffalo, il ricevitore Chris Hogan; Arrivato quasi in sordina dopo che i Bills hanno rifiutato di pareggiare la nostra offerta, è entrato lentamente nelle simpatie dei tifosi che adesso, a mio avviso, rischiano di montarsi la testa. Ex campioncino di Lacrosse, sport prediletto del buon Bill Belichick, giocatore che è andato sempre migliorando, ed ha avuto la sua stagione migliore nel 2014 quando a lanciare aveva un certo Kyle Orton pre-ritiro dalla NFL. Hogan ha anche una serie di soprannomi molto accattivanti, come “Hulk” dato il medesimo cognome con il wrestler più famoso d’America, o ancora meglio quello di “7-eleven” come la famosa catena di mini markets aperta 24 ore su 24 e quindi “always open”, nome che ha conquistato ai Dolphins nell’edizione di Hardknocks 2012 in un training camp dove faceva impazzire i difensori. Tra i suoi pregi c’è l’eccezionale pulizia nel correre le tracce, è molto preciso coi piedi e molto rapido, e lo staff ha sottolineato l’intelligenza del giocatore, abile nel ricoprire tutte le posizioni dei ricevitori in campo sottolineandone la tanto venerata versatilità che lo staff adora. Ma va anche detto che alcuni nomi come Marvin Jones e Mohamed Sanu ci sono sfuggiti per poche lire e probabilmente Sanu, anche se i numeri non lo dicono, sarebbe stato un sostituto di LaFell eccellente. Hogan è l’ennesimo ricevitore bianco, che mi ricorda un pochino Austin Collie protagonista di una memorabile rimonta contro i Saints di qualche anno fa. Non sarà un nuovo Randy Moss, alcuni credono che potrebbe diventare un David Givens (per chi ne ha memoria) e tanti altri sottolineano come Wes Welker, prima di arrivare ai Pats, non avesse praticamente fatto nulla in NFL e che quindi i numeri e le prestazioni di Hogan siano destinate a salire esponenzialmente.

Io dico la mia, e dico che Hogan è un buon ricevitore che, come tanti undrafted, ha mantenuto la fame e la voglia di confermarsi ogni giorno per far pentire le 32 franchigie che non hanno mai pensato a lui nel draft 2011. La capacità di correre diverse tracce mi fa pensare che possa essere un vice LaFell più versatile, ma non sarà mai un ricevitore dominante da 2 TD’s a partita; C’è da dire anche che per la prima volta nella sua carriera avrà non solo una situazione stabile nel ruolo di QB alle sue spalle, ma un certo Tom Brady che, se protetto a dovere dalla sual inea, tende a metterti la palla in bocca, cosa che rende migliore ogni ricevitore. Le sue saranno mani sicure che dovranno togliere le castagne dal fuoco quando Amendola ed Edelman non potranno essere protagonisti, per un motivo o per l’altro anche visti gli infortuni che l’#11 e l’#80 tendono a subire.

Non credete nemmeno che la prossima stagione possa essere quella buona, perchè sembra che la NFL sia vicino a vincere l’appello per il deflategate e che Brady debba prima o poi saltare queste fatidiche 4 partite, cosa che comprometterebbe la nostra stagione, avendo anche un calendario per nulla semplice.

I rumors dell’immediato futuro dicono che abbiamo ricevuto Benny Cunningham in visita, terzo runningback dei Rams che aggiunge valore con le sue capacità da ritornatore nello special team, ma che al momento è tornato a Nashville senza un offerta che si conosca da parte nostra; qui potete vedere un ritorno spettacolare ma sfortunato in un match “color rush” della annata appena finita.

https://www.youtube.com/watch?v=W1USu1mQ-qI

Ci farà visita anche Chris Long, veterano defensive end lasciato a spasso dai Rams; Cosa ce ne facciamo (dovessimo firmarlo) di un DE quando abbiamo Ninkovich, Sheard e Chandler Jones? il problema è che stanno andando tutti in scadenza di contratto e la società sa benissimo che rischiamo di perderne anche 2 su 3 e fa bene a guardarsi intorno, e per il medesimo motivo è arrivata la firma del DE ex Redskins Frank Kearse, che non fa altro se non aggiungere un pò di pressione e competizione al training camp. Per quanto riguarda Chris Long invece, i suoi 31 anni iniziano a pesare, e quel 2008 nel quale i Rams lo pescarono alla seconda assoluta in uscita da Virginia sembra ormai lontanissimo. Nelle sue ultime 16 partite solo 3 sacks, ed il lungo workout a cui verrà sottoposto a Foxborough servirà a vedere cosa sia rimasto nel serbatoio del veterano. I Pats tendono sempre, ogni anno, a dare un ultima chance ad un talento a fine carriera, come fecero con Lloyd, Ochocinco, Heynesworth e altri in passato. Sarebbe una firma valida se avesse ancora in corpo quella rabbia e quella fame, ma una eventuale firma deve avvenire a salario base e senza togliere spazio di crescita a giovani interessanti come Grissom e Flowers.

Stiamo a vedere, la squadra era pressochè completa già dalla mattina dopo il Super Bowl, quindi non aspettiamoci grossi movimenti da qui a Luglio.

 

Written by francescoc

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