Dopo una primavera tumultuosa, vanno schiarendosi le voci e le posizioni sullo stato, contrattuale e non, del tight end Rob Gronkowksi.

Dopo la sconfitta nell’ultimo Super Bowl, l’amaro in bocca per i tifosi dei Patriots non sembrava svanire; alcuni bigs infatti iniziavano a mostrare segni di impazienza, a far pensare che per motivi di età (Tom Brady) o di infelicità (Rob Gronkowski) potessero concretamente abbandonare la nave.

Se ne sono dette di tutti i colori, dall’ambiente cancerogeno ed estremamente severo di Foxborough, dove l’ex Pats Cassius Marsh si è lasciato scappare solo critiche verso un sistema che non lo ha messo in risalto ma al quale a dire il vero lui non è mai riuscito a contribuire, che hanno fatto pensare che le due stelle, che hanno deciso di saltare i workouts volontari, volessero davvero cambiare aria.

Molte stelle decidono di non partecipare a questi allenamenti proprio perchè sono facoltativi e spesso sono un inutile fonte di infortuni e proprio per questo i big ne stanno alla larga, ma il fatto che fossero proprio dei fedelissimi sempre presenti come loro due a saltare ha fatto storcere il naso a molti, anche se poi per i training camps sono arrivati entrambi.

Cosa c’è di vero dunque sulle voci che volevano i Patriots pronti a cedere il loro tight end?

Gronk è senza dubbio il miglior tight end in circolazione e su questo non ci piove, ma rientra esattamente nel profilo perfetto del giocatore da cedere secondo Bill Belichick :

  • età avanzata : check (va per i 30)
  • moltitudine di infortuni che ne minano la garanzia di presenza : check
  • contratto da rinnovare e verosimilmente a cifre lussuriose : check (il suo scade nel 2019)
  • possibilità di contropartite ottime : check

Tutto questo, unito al fatto che nella prima parte della offseason Gronk avesse paventato di volersi buttare in una carriera Hollywoodiana piuttosto che dedicarsi ad altri sport come la motocross, hanno giustamente fatto vacillare lo staff che non ha potuto fare altro che fare il proprio mestiere e prepararsi al peggio, e cercare eventuali partners in giro per la lega nei giorni prima del Draft.

Di questo ne ha parlato Albert Breer di MMQB, ospite su Fox Sports da  The Herd with Colin Cowherd, dicendo che non è mai stato messo, il giocatore, chiaramente sul mercato, ma che ci fossero pochi teams fidati ai quali la pulce sia stata messa nell’orecchio, e che questi fossero i Texans, i 49ers, i Lions ed i Titans.

Possiamo facilmente collegare tutti i puntini e capire come mai si sia creato questo “polo” di chiamiamoli “friendly teams” col quale i Pats stanno collaborando; ai Titans allena l’ex linebacker dei Patriots Mike Vrabel, capace anche di accogliere prima Logan Ryan ed in questa offseason Malcom Butler e Dion Lewis.

Sulla sponda Detroit Lions a meno che non abbiate vissuto in cima all’Etna negli ultimi 3 mesi sappiamo che il coach Patricia ora tiene le redini in casa Grigio-blu, dove ha ritrovato Legarrette Blount; Bill O’Brien, ora coach dei Texans, era offensive coordinator ai Pats, mentre sembra sempre più consolidarsi l’asse che taglia in 2 l’America tra Foxborough e la baia, coi ‘Niners che fin dalla trade di Jimmy Garoppolo dimostrano di non avere problemi a trattare col nostro staff.

E’ importante sottolineare che tutto questo accadde prima del Draft, e prima evidentemente che i due (Bill Belichick e Rob Gronkowski) si sedettero ad un tavolo per parlare di un rinnovo contrattuale. Nei giorni precedenti gli OTA’s invece questo incontro è arrivato, e mentre non è chiaro cosa accadrà a livello di cifre, sembra possibile interpretare un avvicinamento tra le due parti, col giocatore che ha dimostrato di volere essere un Patriot, almeno ancora per questa stagione, e la società che deve per forza di cose accettare di venire incontro a quella che è una delle principali stelle NFL.

 

Francesco Cugusi_@PatriotReign

Written by francescoc

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