Si torna in campo per la prima amichevole.

Si ritorna al football giocato con la consueta amichevole pre campionato dove si affrontano i Giants, cosa
che accade per la ventiduesima volta se ricordo bene cosa ha detto il cronista mentre cercavo di stare
sveglio tra una sciabolata morbida di Zappe ed un lineman che cadeva per terra tipo Peter Griffin quando
poi va avanti a lamentarsi per quindici minuti.


Iniziamo col dire che quelli visti ieri sera non sono i Patriots, per fortuna, o meglio, sono scesi in campo
alcuni giovani promettenti affiancati da persone che spero vivamente non dovremo mai schierare, anche se
probabilmente di alcuni di loro ci sarà bisogno da subito, e ne approfitto dunque per partire subito dagli
infortuni.
Non ci risulta che nessun nostro giocatore abbia patito infortuni significativi, però sono da monitorare
diverse situazioni nella linea di attacco : Yodny Cajuste, tackle che stava facendo un buon camp, è andato
giù toccandosi il ginocchio e sembrava grave, salvo poi alzarsi da solo, andare nella tenda medica, e dopo
poco essere visto sulla Bike che pedalava, quindi direi pericolo scampato.


Ancora più brutta è stata la reazione di Justin Herron, altro tackle vittima di quello che sembrava essere un
brutto brutto male, ma che si è poi alzato con le proprie forze ed ha guadagnato la sideline. Le situazioni di
Cajuste ed Herron sono importantissime perchè sono proprio loro (uno di loro) a dover sostituire Isaiah
Wynn, che al momento si è fermato per un fastidio non meglio identificato e non sappiamo se sarà pronto
per week 1.


Sempre lungo la linea offensiva quello che sembra aver subìto la botta peggiore è Bill Murray, ex defensive
lineman trasformato, quest’anno, in OL, uscito dal campo zoppicando. Va sottolineato, come riportavano
alcuni reporter, che i Patriots fino ad ora avevano ridotto al minimo i contatti violenti e non avevano
provato le situazioni di goal line e yardaggio corto, questo potrebbe spiegare la brutta prova in generale
delle due linee che mi sono piaciute poco, a parte qualche sprazzo, ma soprattutto spiegherebbe come mai,
verso la fine del match, molti dei nostri ragazzoni abbiano iniziato ad avere dolori.


Sui quarterbacks, non me la sento di giudicare Zappe : era evidentemente emozionato e non pronto
quando è sceso in campo; dopo l’half time invece è rientrato più convinto, anche se una OL decisamente
“shaky” non gli ha reso la vita più facile. Il braccio c’è e l’accuracy a volte si palesa, bravo sul touchdown ad
anticipare il posizionamento del pallone lanciato in caduta, per il resto, rimandato.


Parlando di cose positive, si è messa subito in evidenza una profondità nel ruolo dei pass catchers che
difficilmente ricordo negli ultimi anni; con i pezzi grossi tutti a riposo (Nelson Agholor, Devante Parker,
Jakoby Meyers, Jonnu Smith, Hunter Henry) era una occasione ghiotta per gente come il rookie Thornton, il
sophomore Tre Nixon, il redivivo Kristian Wilkerson, e l’ex Saints Lil’Jordan Humphrey (che d’ora in poi per
noi sarà Piccolo Joe) di mettersi in mostra e lottare per un roster spot, anche considerando che si fanno
sempre più insistenti voci che vorrebbero qualcuno di questi sul mercato, magari Agholor, a fine contratto e
che libererebbe una importante fetta di cap, o magari Meyers che al prossimo anno sarà free agent. La
maggior produzione è arrivata proprio da parte di Wilkerson, che è stato cercato molto (12 targets) per 8
ricezioni e 99 yards; a seguirlo Nixon, che ha dato seguito alle belle parole spese su di lui durante i primi
allenamenti, con sole 4 prese ma che sono valse un guadagno complessivo di 81 yards, vero “chain-mover”
della offense guidata soprattutto nel secondo tempo, da Zappe.
I due touchdowns su ricezione li segnano però prima il rookie Tyquan Thornton, ben imbeccato da un più
che positivo Hoyer che si dimostra padrone della offense nei drive iniziali, e successivamente Piccolo Joe
che riceve in maniera rocambolesca una bella parabola del rookie Zappe.


Thornton ha da subito mostrato che la sua velocità si traduce anche sul palco della NFL (i cornerbacks dei
Giants erano i titolari inizialmente) e rischia di minacciare subito uno dei veterani per un posto tra i titolari, ma anche Piccolo Joe e Wilkerson potrebbero diventare protagonisti se, nelle prime 5 o 6 settimane, uno
come Agholor non dimostrasse ancora di incidere giustificando i soldi che prende.


Ero anche molto curioso di vedere i nuovi ‘backs, ma su questo aspetto della offense non mi esprimo
perché la linea ha davvero fatto tanta fatica, non siamo riusciti praticamente mai a correre, e credo che le
difficoltà di una OL (per carità, davvero infarcita di personaggi di dubbia provenienza) che non ha mai
aperto varchi non abbiano permesso di sviluppare questo aspetto del gioco.


In generale un attacco molto “vanilla”, che a parte qualche corsa di inside zone non ha fatto vedere nulla di
nuovo (giustamente) e sul quale è impossibile prodursi in giudizi che abbiano un senso. Dal punto di vista
del playcalling invece, ci abbiamo capito poco : prima con Hoyer in campo le chiamate spettavano a
Patricia, poi, una volta subentrato Zappe, è toccato a Judge, con David Andrews investito del difficile ruolo
di giocatore/allenatore (della OL) che gli è riuscito così così, ma non è colpa sua. Dal divano di casa difficile
capire se e quanta confusione ci sia in sideline, la situazione sembrava serena, ma a pelle direi che questa,
per il bene del nostro attacco, non può essere la conformazione definitiva, ed i ruoli andranno meglio
definiti prima di week 1.


Difensivamente parlando, la statistica sulle corse di squadra dice tutto : 52 noi, 177 i Giants. Certo, lì in
mezzo mancavano Lawrence Guy e Davon Godchaux, che saranno i titolarissimi, come anche il sophomore
Barmore, però ecco, mi aspettavo comunque di vedere qualche cosa di più.
Si è vista invece l’agilità e la velocità nel reparto linebackers, con due come Mack Wilson e Cam McGrone
volare come aquile su e giù tra le sidelines, anche se in generale mi sono piaciuti davvero poco i placcaggi di
linebackers e defensive backs, dove si è visto tutto il ritardo di forma e la mancanza di allenamenti
competitivi, cosa che ci sarà invece quando in settimana arriveranno i Panthers per gli allenamenti
congiunti.


Nel front seven il DL Carl Davis ed il linebacker Josh Uche sono apparsi sinceramente di un’altra categoria, e
mi ha fatto piacere anche vedere Ronnie Perkins ed Anfernee Jennings in campo a lavorare come outside
linebacker, ma anche qui a livello tecnico e tattico non c’è davvero molto da dire.


Sui defensive backs invece il discorso si fa già più interessante : innanzitutto arrivano conferme sul fatto che
Butler non sia assolutamente un titolare inamovibile, infatti ieri era in campo a giocarsi il posto (benino
direi) al contrario di gente come Mills o J.Jones belli in sideline in panciolle.
Joejuan Williams non ha fatto nulla per aiutare il suo posto a roster (ma forse neanche nel mondo)
facendosi per altro “uccellare” su un loro touchdown in maniera davvero poco elegante.

Di contro mi è piaicuto molto il rookie Jack Jones, vero e proprio “ball hawk” che nel finale di partita pareva prevedere
dove avrebbero lanciato il pallone i Giants mezz’ora prima dello snap, e si è visto anche Shaun Wade che come ha detto qualcuno nella nostra chat “allora esiste”, con un bellissimo intervento in end zone a negare
un touchdown agli ospiti.

Non aggiungerei altro, per non annoiarvi più di quanto la partita abbia annoiato me, sperando che la
prossima gara dia qualche spunto in più.

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *