Marco ci racconta la seconda sconfitta stagionale, subita per mano di Houston.

La tredicesima giornata del campionato NFL 2019 vedeva i Patriots di scena a Houson contro i padroni di casa dei Texans, in quell’NRG Stdium che due volte ci ha visti protagonisti di trionfi nel Super Bowl. La partita di ieri, però, è stata ben altra storia. Una partita dominata dai padroni di casa con un punteggio finale abbastanza bugiardo. Personalmente non salvo nulla della prestazione dei nostri.

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OFFENSE

Male, male, male. E se non bastasse, ancora male. Con un attacco così, la post-season possiamo anche non giocarla, tanto usciremmo al primo turno. Non voglio essere drammatico ma vedere certe cose a Dicembre è brutto, soprattutto per una squadra come i Patriots che solitamente, dal Thanksgiving in poi, inizia a ingranare le marce alte.

Prova discreta del reparto corse, con 145yds di squadra come bottino. Più della metà arrivano da James White l’unico giocatore ad aver messo in campo una prestazione dignitosa (14 portate per 79 yds). Michel ormai è ufficialmente l’ombra del giocatore ammirato la scorsa season: come già detto qualche week fa, fatica a trovare il varco giusto se questo non si spalanca immediatamente davanti a lui. Chiude con portate per 45yds e senza nessun gesto davvero degno di nota.

Prestazione altalenante della linea offensiva: se da un lato è vero che Brady subisce solo 3 sacks, dall’altro è da notare che la difesa Texana arriva comunque a mettergli 12 volte “le mani addosso” e che, con un QB meno esperto ed abile a muoversi nella tasca, i sacks sarebbero stati molti di più. Deciso passo indietro dopo qualche segnale incoraggiante di settimana scorsa ma, soprattutto, ennesimo infortunio al ruolo di Centro con Karras che lascia il campo per un problema al ginoccio (entità ancora da verificare).

Il vero punto dolente, tuttavia, sono Brady e i suoi ricevitori. Se da un lato è vero che buona parte del reparto è “nuova” (Meyers, Harry, Sanu) dall’altra è inaccettabile che a Dicembre ci siano tutti gli errori di comunicazione e lettura visti ieri sera. Partendo dal presupposto che, in caso di miscommunication, tendo a pensare che quello che aveva letto giusto sia Brady e non il WR (per ovvi motivi), non esiste che in una partita ci siano così tanti palloni lanciati nel nulla cosmico perché Brady si aspettava che il WR aggiustasse la traccia in un certo modo e questo, invece, fa tutt’altro.

Tutto ciò comporta che Brady si fidi di due soli giocatori in fase di ricezione, ossia Edelman e White. Ma se, come ieri sera, Edelman è costantemente raddoppiato e White è agilmente coperto da un CB in situazioni di passaggio dichiarate, allora il problema diventa sensibile. È necessario un deciso cambio di rotta, una di quelle spronate alla “we’re on to Cincinnati” che svoltano la stagione, anche perché settimana prossima avremo davanti Mahomes & co., e se l’attacco non segna contro questi sono dolori.

Finale per sottolineare l’errore da matita rossa, evidenziato in giallo, con commento a lato e ramanzina davanti alla classe per Harry: sull’intercetto corre una delle tracce più “pigre” che abbia mai visto, si fa tagliare sotto dal Cb senza difficoltà, senza lottare, senza cattiveria: Ragazzo, il college l’hai finito un anno fa, è il caso di svegliarsi e velocemente (infatti dopo quell’azione non ha più messo piede in campo). Una cosa del genere da un giocatore della sua stazza è semplicemente inaccettabile.

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DEFENSE

Arriva la prima partita “Normale” della nostra difesa e la squadra, di conseguenza, non riesce a stare a contatto con l’avversario.

Rimane tuttavia buona la prova contro le corse: i Texans vengono tenuti 52 rushing yards totali su 23 portate. Sia la DL che i LB lavorano molto bene contro l’attacco via terra avversario, lasciando davvero poco spazio per correre a Duke Johnson e Carlos Hyde.

I problemi arrivano invece nella difesa contro i passaggi. Watson fa sostanzialmente il bello e il cattivo tempo, sfruttando una secondaria imprevedibilmente in affanno. Gilmore si francobolla a Hopkins che, però, trova comunque il modo di colpire – prima sfruttando gli spazi liberi quando la difesa era schierata a zona e poi colpendo “underneath” nei momenti in cui veniva attuata la Cover 0 che quest’anno ha portato grandi frutti.

Più di Gilmore, però, ha faticato molto Jonathan Jones: dopo una prestazione spettacolare contro Dallas il nostro numero 31 è stato molto falloso ma soprattutto è stato spesso bruciato in copertura da Stills, addirittura con due TD in due snap consecutivi (il primo “annullato” per una flag).

Purtroppo la nostra squadra vive e muore con le prestazioni della difesa: nel momento in cui questa scende di colpi, diventa davvero complesso vincere le partite. Palesemente il problema non è la difesa, ma l’attacco che non produce, rendendo disfunzionale l’equilibrio di squadra.

SPECIAL TEAMS

Due mani, Brandon Bolden, DUE MANI.

Migliore in campo: James White

Peggiore in Campo: Jacoby Meyers

 

Marco Santagostino@PatriotReign

Written by francescoc

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