Ad una settimana dal draft, dopo il recap delle scelte stilato a fine selezioni, possiamo ora fare qualche considerazione tratta dal weekend nella “draft-city” di Chicago; dalla “noiosa ed inutile maratona del draft NFL” come la definisce Bagatta, possiamo estrapolare già qualche tendenza futuribile e qualche considerazione per comprendere meglio a cosa andiamo incontro.

No runningbacks wanted

Ancora oggi, l’argomento più caldo che intasa le chat sia Italiane che made in Usa è quello di chi correrà con la palla in mano a Foxboro; gran parte dei prospetti disponibili in questo draft nel ruolo erano stati visionati dallo staff e io stesso mi aspettavo che almeno un elemento venisse scelto, ma evidentemente lo staff ha voluto mantenere il reparto così come era. Già, “ha voluto”, perchè possono dirci quello che vogliono ma ci sono state diverse possibilità durante la 3 giorni di prenderne almeno uno e anche discreto, ma si è preferito di no. Belichick alla domanda sul come mai non siano arrivati RB’s risponde : “you can’t control what you can’t control..”, si va bene, ma non prendiamoci in giro, il draft e le selezioni Bill le ha controllate eccome, e anche bene, e sono sicuro che se al posto di Brissett o Valentine avessimo preso che so, Booker, avremmo avuto modo di prendere anche entrambi più avanti, senza perdere nessuno dei preziosi elementi draftati dal coach. E’ evidente a questo punto che le difficoltà nel correre la palla dello scorso anno vengano attribuite a diversi fattori come :

  • linea offensiva debole e male allenata
  • l’infortunio di Lewis
  • l’infortunio di Blount

Se il coaching staff crede che tutti e 3 questi aspetti siano risolti o per lo meno risolvibili, allora posso essere d’accordo, perchè con una linea rivista e corretta (e migliorata da qualche elemento nuovo), e con Dion Lewis e Blount completamente guariti, allora è un reparto più che discreto anche per ambire al titolo. Dalla free agency è arrivato Donald Brown non dimentichiamolo, un ex prima scelta che ha avuto la sfortuna di arrivare ai Chargers e scivolare dietro al nuovo arrivato Melvin Gordon. A Blount-Lewis-Brown vanno aggiunti White, che al suo terzo anno in NFL può e deve riprendere da dove ha lasciato, ovvero un 2015 dove era diventato di fatto un arma importante e di fiducia per Brady, con il sempre pronto Bolden ed il (finalmente sano) Tyler Gaffney che dopo 2 anni in infermeria spera di dire la sua finalmente tra i big, senza dimenticarci del “fan favorite” Joey Iosefa. Per chiudere la parentesi sui runningbacks, credo che più di tutto contino le parole del coach di reparto, Ivan Fears, che ha dichiarato :

  • “…C’erano un sacco di ragazzi ai quali eravamo interessati, coi quali ci eravamo parlati, ma dovevano essere disponibili al momento giusto ed al prezzo giusto…le cose che guardiamo in un ‘back sono molteplici, chiunque può fare 100 yards correndo in mezzo a buchi enormi, ma li si parla di linea, noi cerchiamo qualcuno che sappia giocare a tutto tondo; deve saper bloccare, perchè un runningback che non aiuta le situazioni di passaggio in blocco è inutile…deve sapere correre le tracce, deve saper ricevere, molti giovani atleti hanno dei tapes fenomenali dove corrono per 2000 yards ma a molti sfugge il fatto che al college facessero solo un paio di azioni, giocassero poche situazioni diverse tra loro, e noi non possiamo sapere se sono pronti per giocare in una offense completa come la nostra..”

Nota a margine, la classe del draft 2017 dei runningbacks promette di essere una delle migliori negli ultimi 10 anni, e gli scouts dei Pats secondo Nick Caserio sarebbero già al lavoro su quei prospetti, pertanto è immaginabile che se esiste già qualche ragazzo che con meno esperienza risulta già più forte e completo di quelli disponibili quest’anno, è giusto aspettare.

Resta sempre disponibile il mercato dei free agents, che annovera tra gli altri nomi illustri come Arian Foster (Texans), Joique Bell (Lions), Fred Jackson (Seahawks) o Pierre Thomas (Redskins) per dirne alcuni.

NC State combo

La cosa che io stesso, per primo, ho omesso nel draft recap, è stato sottolineare come siano stati pescati  due giocatori in due ruoli così delicati, non solo dalla stessa scuola ma che hanno giocato insieme, ed è molto importante. Oltre a questo, c’è un altro aspetto: Brissett è un QB tendenzialmente più mobile e capace a correre rispetto a quello a cui siamo abituati noi, e Thuney è una guardia più snella della media degli O-Linemen in circolazione, molto atletico e molto mobile. Insomma, sembra quasi che Bill abbia voluto prendere con Brissett anche uno dei suoi uomini fidati, quel Thuney che messo ogni sabato in un ruolo diverso, ha sempre fatto il suo e protetto a dovere il suo numero 12; che sia stata lungimiranza e si sia voluto dare continuità ad un progetto per farne la futura base della offense dei Pats? Per approfondire il discorso su Brissett, prendo qualche spunto da un articolo sul Boston Herald dove sonostati intervistati due ex coaches dei Pats, Bill Parcells e Charlie Weis, i quali hanno entrambi lavorato col QB di NC State, Parcells facendone di fatto da mentore, mentre Weis fu colui che inizialmente volle Brissett in Florida.

  • ” ..è uno di quei giocatori alla Troy Brown, Tedy Bruschi…Curtis Martin…è un tipo di giocatore come loro. Fa una vita molto simile a loro, fuori dal campo ricorda e rispecchia i tratti di quei campioni, un ragazzo con sani valori ed è questo che hanno ottenuto i Pats..” – Parcells.
  • ” .. la gente si fa condizionare dagli stereotipi, ma in verità lui è un dropback QB, ed è perfetto per il sistema Pats. si è vero può correre, ma non è assolutamente uno di quelli che come prima opzione cerca il roll-out dalla tasca per correre in campo aperto, è un grande e grosso drop back passer, è perfetto per i Patriots.” – Weis

Un altro aspetto che questi colossi del football hanno sottolineato di Brissett è il non mollare mai, la “never quit mentality” che tanto amano i coaches NFL, e la si evince da questo esempio, dove da un sack sicuro ne esce evitando non uno ma due placcaggi, sistema i piedi, e se notate bene al momento del passaggio ci sono ben 2 defensive backs in posizione perfetta per difendere il passaggio, che però è molto preciso alle loro spalle per il cambio di direzione del ricevitore.

Chiaramente solo il tempo ci saprà dire che cosa sarà per noi Brissett, ma con Garoppolo per forza di cose esposto anche a discorsi eventuali di trade, è sempre bene essere coperti e perchè no, farlo con un ragazzo con un upside enorme e caratterialmente perfetto per l’ambiente.

Ricevitori NFL-ready

Un altra particolarità non solo del draft ma di tutta la off-season  è stata vedere lo staff aggiungere per davvero armi a Brady, oppure se vogliamo essere maligni, aggiungere armi per il giovane Garoppolo assumendo che la squadra sapesse da tempo che Brady prima o poi queste 4 partite le avrebbe saltate. Per anni il nostro Tom ha chiesto aiuto vedendosi arrivare solo elementi sporadici, dagli esperimenti cone Johs Boyce, alla meteora Austin Collie, il reparto ricevitori ha sempre avuto qualche falla, che prima veniva mascherata da Randy Moss e Wes Welker, poi dalla coppia Hernandez-Gronk, fino ai giorni nostri dove Edelman e Amendola formano un duo encomiabile di slot receviers che fanno di tutto ma manca quel famoso deep threat receiver che doveva essere Dobson, poi doveva essere LaFell, e ad oggi non lo è nessuno. Gli arrivi di veterani come Chris Hogan e Nate Washington hanno sicuramente elevato lo spessore e l’esperienza del nostro reparto, che però a dire il vero è uno dei più vecchi dell’intero roster, e l’infusione di sangue giovane è arrivata come al solito dal draft, ma per la prima volta in anni, con la selezione di giocatori “pronti”. Malcolm Mitchell, da Georgia, ha giocato in un sistema “pro” e come abbiamo anche detto nel recap, è abiutato a correre le tracce di un playbook professionistico.

Proprio riguardando una serie di filmati di Georgia si vede come Mitchell venisse utilizzato in diverse fasi di attacco, e più in generale in maniera pressocchè speculare a come i Pats usavano LaFell. (accompagnato da qualche nota personale, anche per venire incontro a qualcuno di vuoi che mi chiese poco tempo fa cosa guardavo di preciso nei tapes dei giocatori per farmi un idea di valutazione.)

  • Minuto 00.42 = un esempio di velcità in campo aperto e separazione dal CB che spero riesca a mantenere anche ai livelli NFL
  • Minuto 00.54 = separazione sul CB in traccia corta, accelerazione in campo aperto, visione di gioco con cambio direzionale, ball security sui contatti
  • Minuto 01.38 = Catch in traffic, mani sicure senza paura del contatto
  • Minuto 01.47 = Aggiustamento piedi e posizione; qui o lui è in ritardo sulla traccia oppure la traiettoria di lancio è troppo decisa, in ogni caso con un footwork eccezionale si pone in posizione perfetta per ricevere e conclude il possesso.

Un altro elemento arrivato via draft è Devin Lucien, per alcuni una steal, e anche su di lui possiamo farci qualche idea guardando un video a caso di highlights della sua stagione da senior. Anche qui con qualche commento di nota.

  • Minuto 00.22 = incredibile la velocità di gambe, come nota il cornerback quasi a terra, cambia direzione in un attimo per esplodere la corsa
  • Minuto 00.46 = al momento della catchci sono 3 difensori in posizione per il tackle (linebacker, cornerback e safety in aiuto) nessuno lo prende = SPEED
  • Minuto 02.12 = se aprite il dizionario inglese alla definizione “Ball security” ci dovrebbe essere questa azione

Insomma, tanti spunti davvero da osservarne l’evoluzione, con un roster che magari ha qualche punto di domanda ma poche falle, e la voglia di football vero inizia a farsi sentire, Agosto è vicino.

 

 

Written by francescoc

2 Comments

francescoc

Ciao Simone; io su Foster ho parecchie riserve..inanzitutto troppi problemi fisici, quanti anni è che a Houston non vedono una stagione completa? poi di ‘backs/ricevitori ne abbiamo una marea .. White – Dion Lewis – Brandon Bolden – Donald Brown sono quel prototipo di runner anche se con fisici diversi. Io (modesto parere per carità) se devo spendere soldi e tempo per cercare di prendere un RB che aggiunga qualcosa che non abbiamo (un bulldozer che macina yards tra le linee) chiedo a Dalls Alfred Morris che ormai da loro è il 4 runner…o Knile Davis ai Chiefs

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