Altra brutta notte per i nostri colori

Aspettarsi una vittoria era decisamente troppo (ma, da tifosi, chi non ci ha sperato prima della partita?),
ma era lecito aspettarsi una squadra che desse del filo da torcere a quelli che negli ultimi due incontri
non hanno mai calciato un punt contro di noi. Il revenge game che abbiamo avuto un anno per
preparare è durato un misero quarto, poi sono usciti di nuovo tutti i problemi di questa squadra (spoiler:
i Bills hanno puntato. Spoiler 2, il nostro attacco è uno schifo).

Patriots vs. Bills: Week 13 news, analysis, injuries, final score - Pats  Pulpit


THE GAME
Va in scena la solita partita monstre della nostra difesa. Ma come, direte voi, ci hanno fatto il culo a
strisce. Vero, ma è difficile per una difesa quando sei sempre in campo, quando esci e il tuo attacco
impila 3&out uno dopo l’altro. La difesa crea pure il turnover contro un attacco, quello dei Bills, che è
una macchina perfettamente oliata e che gira come la Ferrari di Schumi dei bei tempi.
Noi, invece, in attacco sembriamo la Minardi (per chi se la ricorda).
Partiamo in difesa, concediamo un FG, e in attacco riusciamo a sorprendere i Bills con uno screen di…
Marcus Jones, il CB/returner che ci regala una bella sgroppata da 40yds per il 7-3 Patriots. Bene, direte,
costruiamo su questo bell’avvio… NO.


I Bills ingranano la quarta e noi la retro. I sette drive successivi finiranno con 5 punts, un FG sbagliato e
un FG segnato. Se eliminiamo l’ultimo drive, l’unico del match a sembrare il drive di una squadra NFL, gli
altri sei hanno visto il nostro attacco in campo per un totale di 25 snap. Vuol dire poco piu di 4 snap a
drive. Una roba davvero imbarazzante. Da un lato abbiamo un OC che non è un OC, non si capisce
perché sia stato messo lì (e Belichick, come promise a inizio season, dovrà prendersi le sue
responsabilità per questa scelta) che sembra non avere una cognizione dei giochi che chiama. Dall’altra
abbiamo un QB che al primo intoppo nell’attacco va nel pallone e difficilmente rientra in partita. Il terzo
problema è che non abbiamo un WR che faccia la differenza (ed è tipo la 187esima volta che lo scrivo,
purtroppo) e che tolga le castagne dal fuoco come ha fatto Diggs in un paio di occasioni.
Per mentenere un filo col recap precedente:
Redzone efficiency: 0-1
Third down efficiency: 3-12
I Bills hanno conquistato 21 primi down (su azione, non includo quelli ottenuti con penalità). I Patriots
12.
Da un lato è comprensibile che l’attacco stenti se chi lo guida dalla sideline non è al livello necessario – e
questo ormai mi pare abbastanza palese. Dall’altro è lecito aspettarsi di più, molto di più, dal QB che
dovrebbe essere il futuro della franchigia. Mac dà spesso l’impressione di scendere di testa alla prima
difficoltà per poi rimanere in questa situazione di perenne agitazione.
Purtroppo – anzi, per fortuna – le speranze playoff possiamo praticamente spegnerle. Dico per fortuna
perché andare ai PO vorrebbe solamente dire scegliere al draft in posizione peggiore. È un peccato
buttare via una stagione del genere da parte di una difesa che a tratti è dominante, ma allo stesso
tempo è tutto fieno in cascina vista l’età estremamente giovane del reparto.

THE BEST


Josh Uche e, ancora una volta, Marcus Jones.
Ottima partita del nostro edge rusher: 7 tackle, 2 sack, un fumble forzato, 3 QB Hits. Finalmente, alla
prima stagione in cui rimane sano, Josh Uche fa vedere i motivi per cui è stato scelto. Mette
continuamente pressione ad Allen – sicuramente aiutato dal trovarsi di fronte un tackle di riserva mezzo
acciaccato. La parabola è in crescita, speriamo continui perché avere due rusher di altissimo livello è
sempre fondamentale.
Marcus Jones invece è l’unico giocatore davvero elettrizzante al momento. Dopo aver dimostrato cosa
vale nei ritorni, gli viene data anche una possibilità in offense e, al primo down giocato, riceve uno
screen pass e porta il pallone in endzone da 40yds di distanza senza che nessuno lo tocchi. Chiuderà il
match con 2 ricezioni per 51yds (migliore del team) oltre a 65yds su tre ritorni. Decisamente una gran
bella steal del nostro draft.


THE DONKEY
Ci sarebbe l’imbarazzo della scelta sul lato offensivo del campo. La Linea non tiene nulla, è rattoppata a
destra (Giocava McDermott, firmato da qualche practice squad in settimana), Brown sembra un ex
giocatore, a tratti anche Andrews è apparso in difficoltà.
Su Mac abbiamo già detto e stradetto.
I tight end questi sconosciuti: 23 milioni di cap usato per due giocatori che non stanno contribuendo a
nulla nel passing game (19yds in due ieri).
Un Offensive coordinator che boh, a tratti sembra essere uno messo lì per caso. Non avere giochi che,
sui terzi down lunghi, permettano quanto meno di provarci invece di prendere sempre un checkdown
che si risolve in nulla è imbarazzante. In offseason è arrivato Parker, il Mago Merlino delle Jump Ball, da
quello che si leggeva le avrebbe dovute prendere tutte lui. Oh, magari è vero eh, ma se le jump ball le
lanciamo a Stevenson che è altro un metro e una pastiglia messa in orizzontale…


THE TURNING POINT
L’ultimo possesso del primo tempo. Una roba Obbrobriosa a livello di gestione del tempo.
La persona incaricata di chiamare i Timeout è Belichick. Con 45 secondi da giocare, sulle loro 35,
corriamo senza guadagno con Stevenson. Li ci sono 5/6 secondi di totale mismanagement, con Jones che
guarda la panchina e chiama/non chiama poi lo chiama davvero un timeout che sarebbe dovuto arrivare
immediatamente dalla sideline. In quella posizione di campo tieni piu tempo possibile per provare a
mettere punti importanti e ti arrendi solo alla fine. Belichick così fuori contesto a livello di gioco non è
stato un bel vedere.
E siccome le buone notizie sono sempre a grappolo… altro giro, altra nottata, Monday Night contro i
Cardinals!
Alla Prossima!

Marco Santagostino@PatriotReign

Written by francescoc

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