Trasferta difficile dove troviamo la prima sconfitta ma forse scopriamo anche chi siamo.

Dopo la vittoria in week 1 contro Miami, i Patriots erano attesi alla prima “prova del nove” dell’anno: la visita ai Seahawks di coach Pete Carroll e Russell Wilson. Per chi ha visto la partita di week 1 di Seattle, era palese che Wilson fosse in formato MVP. Forma che ha pienamente confermato ieri sera. Sapevamo quindi che sarebbe stato un match difficile come, infatti, è stato. Restava da vedere come avremmo affrontato noi la partita. Andiamolo a vedere.

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OFFENSE

Se week 1 ci aveva visti insistere molto sul gioco di corse, week 2 è stata – come preannunciato in parte in settimana – l’esatto opposto. Dopo un match del genere, viene da chiedersi come mai squadre che schierano QB mediocri (Vikings, tanto per dirne uno) abbiano lasciato Cam sul divano fino a Luglio. Il ragazzo è chiaro sia a posto fisicamente e desideroso di riscatto.

Ieri, alla seconda settimana di campionato, senza preseason, ha portato a termine una partita a mio avviso maestosa, offuscata solo dalla prestazione ancora più mostruosa dell’altro QB. Newton chiude la giornata “responsabile” di 444yds delle 464yds totali di squadra (47 su corsa, 397 per via aerea). Più in generale, Newton sembra già a suo agio nel sistema Patriots, sembra a suo agio dietro la nostra Offensive Line (come dichiarato da lui stesso) e molto tranquillo nella tasca. Soprattutto, a parte (purtroppo) l’ultimo snap, è una sicurezza in goal line – che, per un QB, è davvero un’arma in più.

Come detto, la partita è stata preparata per attaccare la cover 3 di Seattle per via aerea – e infatti le corse totali di squadra sono state solo 25, per un totale di 67 yds. Poco utilizzati i runningbacks, anche a causa dell’ottima run defense di Seattle che, tolto Newton (che però è davvero molto difficile da difendere), ha concesso un guadagno medio di 2,7 Yds per portata.

Totalmente diverso il discorso sul gioco di passaggi, davvero una sorpresa ieri sera. Partiamo da Edelman, perché qui si parla veramente di qualcosa di inaspettato e, per certi versi, incomprensibile. JE11 chiude il match con il career-high per yard conquistate (179 su 8 ricezioni): pazzesco sa riuscito in questa impresa alla seconda partita con un QB completamente diverso da Brady, facendo un gioco completamente diverso (attaccando cioè molto di più la profondità) e nelle condizioni fisiche in cui si trova (questionable prima del match, problemi alla spalla, l’età che avanza e qualche operazione di troppo subita).

Ottima e molto confortante la prova di Byrd e N’keal Harry. I ragazzi hanno tenuto vivi un sacco di drive con le loro ricezioni, e mi sono stupito sul nostro ultimo possesso di come dentro di me, tra i fumi del sonno delle 5.30, mi sia trovato a sussurare “Come on N’keal… Come on N’keal…” prima della ricezione purtroppo corta dal TD effettuata in redzone. Perché Harry in realtà è proprio a quello che ci serve: un bestione di stazza che faccia valere il fisico nel traffico (assurda la catch nel primo tempo in cui ha preso una botta tremenda senza perdere il pallone). Bene anche Byrd come dicevamo, davvero efficace nel vendere la traccia lunga per poi fermarsi e ricevere una curl/comeback (certo, avere la velocità di un missile un po’ aiuta) e non ha effettivamente responsabilità sull’intercetto – ottima lettura della difesa su una palla lanciata troppo indietro da Newton.

Buona anche la prova della OL in pass protection, con Newton che ha subito un solo sack. Non pervenuti, ma ormai è una triste abitudine, i Tight End.

Piccola parentesi sul play-calling: l’impressione è che McDaniels pensi troppo spesso di essere più furbo di tutti, tornando a effettuare chiamate estemporanee con corse esterne sui terzi e lunghi quando, negli ultimi due anni, a memoria non siamo mai riusciti a chiudere un down in questo modo. Penso sarebbe meglio restare più sul “seminato”, ma poi c’è sempre il discorso che se lui è là e io qui, un motivo dovrà pur esserci.

 

DEFENSE

Stranamente, come non succedeva da almeno un anno, la nota dolente del match è stata la difesa.

Innanzitutto, annotiamo che ci sono enormi meriti di Wilson e dell’attacco di Seattle.

Ciò detto, abbiamo subito troppo sulle corse – 154 yds su 30 portate, una media di 5.1yds/portata che lascia la gestione del cronometro completamente in mano all’avversario, ma che soprattutto lo porta a giocare secondi e terzi down davvero comodi, e a potersi prendere la libertà di attaccare il profondo – con 3 TD pass arrivati proprio così.

Sempre in difficoltà ilinebackers, soprattutto sugli scramble di Wilson che vedevano Bentley rincorrerlo con la stessa grazia con cui un elefante insegue una lepre.

Soprattutto, stranamente in difficoltà la secondaria. Non deve ingannare l’intercetto riportato in TD, dovuto più a un orribile errore di Olsen che altro. Molto fallosi, indisciplinati e a volte anche sfortunati.

Fallosi, perchè alcune nostre penalty hanno tenuto vivi drive importanti (il fallo di JC. Jackson in particolare su un 3rd & 18 a un minuto e poco più dalla fine del primo tempo è roba da cartellino rosso).

Indisciplinati perché prendere un TD da oltre 20 yds dalla nostra endzone con un WR in drag lasciato completamente solo è inaccettabile.

Sfortunati, perché per quanto Wilson sia stato semi-perfetto, nel TD su Metcalf il nostro Gilmore ha la mano sul pallone, ma non riesce a toglierlo dalla disponibilità del WR avversario; sul TD di Moore, J. McCourty inciampa e cade da solo, lasciando “via libera” all’avversario.

Insomma, diciamo che la prestazione è stata pessima ma questo reparto si è guadagnato svariati bonus prima di poter essere investito dagli strali di noi tifosi.

In conclusione, se dopo una prestazione del genere della difesa, e sotto di 15 a 4 minuti dalla fine, siamo arrivati a mezza yard dalla vittoria beh, possiamo solo dire che le speranze di essere lì a giocarcela, quantomeno per i playoff, sono più che fondate.

MIGLIORE IN CAMPO: Ex-Aequo Cam Newton e Julian Edelman

PEGGIORE IN CAMPO: Nick Folk – vermente basta. Con un kicker decente, avremmo vinto – è pura matematica.

Marco Santagostino@PatriotReign

Written by francescoc

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