“Big boys football”

Arrivano i primi fiocchi di neve sui campi da gioco e cadono, assieme ai fiocchi, anche alcune certezze, in un weekend dove Seattle paga carissima la prima gara senza la safety Earl Thomas, facendo davvero una bruttissima figura contro questi Packers molto più “umani” del solito, 5 intercetti per Russell Wilson (non tutti per colpa sua), Tennesse che conferma il buon momento affossando i Broncos che ora devono assolutamente vincere ad ogni costo in casa contro di noi nel prossimo turno per mantenere vive le speranze, ma tornando indietro di qualche giorno a giovedì notte già si era capito che sarebbe stato un turno scoppiettante, coi Chiefs che frenano la corsa dei Raiders e reclamano il trono nella loro division, mettendo una seria ipoteca al titolo di “contender” in AFC. Miami riesce in maniera rocambolesca a dir poco, a sconfiggere i Cardinals ma perde molto probabilmente per la stagione Ryan Tannehill, durissimo colpo per la compagine verde acqua; Tampa bay tiene a bada i Saints e ne vince un’altra, i Rams continuano ad avere una offense impresentabile mentre invece la kryptonite dei Dallas Cowboys si confermano ancora una volta i Giants, che vincono e completano lo “sweep” ai danni di quel team indicato da molti come favorito per il titolo, e lo fanno con una prova difensiva impressionante.

Si presenta dunque una ghiottissima opportunità per i nostri, quella di tenere il passo, approfittare della sconfitta di Oakland e rafforzare la testa della conference.

 

Primo tempo : a football clinic

Prendere i primi due quarti di questa partita e farli vedere a tutti quelli che da grandi vogliono fare gli allenatori di football, (o anche a qualche allenatore NFL); Con un attacco a singhiozzo complici anche le assenze di Gronkowski e Amendola, e con davanti una difesa di assoluto valore, i Patriots riescono comunque a muovere il pallone ed anche a correre, aspetto delicato contro la rushing defense n.1 della lega, e a questo affiancano una prova della difesa e dello special team da incorniciare.

Lo stesso Shea McClellin si improvvisa Jamie Collins e blocca un tentativo di field goal degli ospiti.

L’intercetto di Brady, raro errore nella carriera del n.12, pesa sui soli 16 punti messi a referto dai padroni di casa, che per la mole di dominio e controllo prodotta meriterebbero almeno 6 punti di più, ma è la difesa asfissiante e lo special team chirurgico a farla da padrona. Il sangue agli occhi che si poteva leggere negli occhi dei nostri è quello che è mancato per un bel pezzo questa stagione, ma andava tenuto conto di un fondamentale punto : coach Patricia ha avuto molti giocatori da salutare e molti nuovi innesti, coi quali ha dovuto sperimentare, provare, conoscere, ed ha ovviamente avuto bisogno di tempo. I vari Van Noy, McClellin, Rowe, Roberts, Valentine, tutti nuovi innesti o giovani che avevano bisogno di un periodo di ambientamento; si vede benissimo dalla nostra pass rush, migliorata esponenzialmente, che il tempo sta dando i suoi frutti.

La ripresa sembra riprendere dallo stesso copione, con una buonissima difesa da parte nostra, ed un Brady che allunga il vantaggio con una perla per l’ottimo Martellus Bennett che raccoglie in endzone per il momentaneo 23-3 dei nostri. Il boato del pubblico che accompagna il drive in questione raggiunge picchi altissimi quando Blount supera ufficialmente quota 1000 yards corse in stagione, traguardo notevole per un running back qualsiasi figuriamoci per uno in maglia Patriots.

Proprio quando la bara sui Ravens sembra chiudersi, arrivano i regali dei nostri, che macchiano la prova fino ad allora perfetta dello special team; prima ci pensa il rookie Cyrus Jones (quarto fumble su ritorno in stagione per lui) a regalare la palla a ridosso della nostra endzone, con Flacco che convertirà in touchdown portando i suoi sul 10-23, e sul successivo ritorno, stavolta è il veterano Slater, che va detto non ha il compito di ritornare il pallone, a raccoglierlo e poi perderlo sull’impatto, concedendo nuovamente l’ovale dalle nostre circa 20 yards, con la offense di Baltimore che in pochi secondi segna nuovamente e riapre un match che non li ha visti mai in partita. 2 TD’s in meno di 2 minuti, e la serata pressoché perfetta dei nostri è prossima al rovinarsi.

Ci si avvia quindi al quarto ed ultimo quarto sul 23-17 a favore nostro ma con Flacco che, un poco alla volta, porta avanti con fatica il pallone in un drive che potrebbe portare i suoi ad un vantaggio fino a qualche minuto prima impensabile.

 

 

L’epilogo

Finale del match che si apre con un paio di scambi di possessi dove sono principalmente (ancora) le due difese a fare bella figura, con un paio di interventi del rookie Jonathan Jones davvero notevoli, schierato a sostituire il titolare Malcolm Butler, fuori per una botta ma non sembra grave.

Nonostante una nostra difesa molto stanca per il lungo possesso di Baltimore, e che riposa poco per i numerosi “3 and out” del nostro attacco, un ottimo schema di Patricia che porta in blitz Ninkovich ci permette di limitare i danni con un sack e costringere gli avversari ad un calcio che porta il risultato sul 23-20 con 6 minuti e 35 secondi sul cronometro, ed un parziale ospite di 17-0 che fa davvero male soprattutto se pensiamo al dominio visto nel primo tempo. Non lo faccio mai, ma capite che questo match meritava una cronaca dettagliata.

Entra Brady, chiama lo schema, guarda la difesa, snap … Chris Hogan tutto solo, un attimo dopo è in endzone , touchdown. 30-20 per noi e forse troppo tempo sul cronometro lasciato a degli avversari di sicuro demoralizzati. TD numero 450 in carriera per Tom Brady.

Forse il merito va condiviso con Bennett però :

Nel mentre rientra in campo Butler ma non esce J.Jones (#31) che rimane in campo al posto del rookie C.Jones (#24). La difesa regge, ottimo lavoro di Butler sul concetto di “down and distance” che abbiamo visto qualche pezzo fa, field goal ospite e punteggio sul 23-30, +7 casalingo e Baltimore che a 2.03 sul cronometro deve provare l’onside kick, ricoperto devo dire piuttosto agevolmente da Chung. Si può argomentare che col “2 minutes warning” vicino e 2 timeouts potevano rischiare il calcio profondo e provare a fermarci con la difesa.

Lancio corto su Edelman che guadagna 8 yards, e poi ci pensa Blount a coricare Waddle e chiudere il down; ma il nostro uomo dei record fa di più, si porta dietro altri difensori sul down successivo e mette un sigillo decisivo sul match, impiegando 3 corse per macinare cronometro e terreno ma arriva solo ad ottenere un 4 e 1 con 13 secondi rimanenti sul cronometro. Si corre, Blount la chiude, 30-23 il risultato finale, che ci porta sul record di 11-2, ma soprattutto NO INJURIES.

Sono le 05.53 di mattina, chiudo il PC e vado a non dormire, ci aspetta un victory Tuesday, il pezzo lo finisco domani.

The Terminator

Ci sono! ho capito…o almeno, credo di aver capito.

Analizzando così alla veloce gli intercetti lanciati da Brady, come quello di ieri notte, ho realizzato questo pensiero : non sono quasi mai prodezze dei difensori, miracoli di qualche defensive back, ma quasi sempre lanci molto azzardati con una postura del corpo del tutto scorretta, sono intercetti brutti, banali, quasi estranei al contesto.

Ho capito, ci sono arrivato; lo scienziato russo che chiuso in un buio stanzino, ha programmato Brady come robot di distruzione di massa (dei records) NFL, ha inserito un chip atto a farlo sembrare umano, per non destare troppi sospetti. Altro che tuck rule e palloni sgonfi, qui siamo davanti ad un livello di continuità e di prestazione che rasenta il calcolo a controllo numerico. completati 25 lanci su 38, per 406 yards e 3 td’s contro la difesa numero 1 nella lega, l’intercetto deve essere per forza arrivato dai computers di controllo che vista la situazione, si sono trovati costretti ad inserire un tocco di umanità in qualcosa che di umano no ha nulla.

 

Difesa, che bello rivederti

Coach Mike Patricia ha avuto bisogno di tempo per lavorare coi tanti nuovi giocatori che ha ricevuto, da Rowe a Van Noy, McClellin, ai rookies Valentine, C.Jones, e ha dovuto anche fare i conti con partenze illustri. A quanto pare però il lavoro sta pagando, e ieri sera, dopo una serie di partite ottime contro però attacchi di basso rilievo (49ers, Rams) finalmente c’era l’occasione di vedere a che punto erano i nostri contro un attacco di livello.

Flacco ne completa 37 su 52, di cui la gran parte nella ripresa dove il nostro attacco è stato in campo poco e la difesa ha avuto poche occasioni per rifiatare, Steve Smith sr. è stato “francobollato” da Butler tutta la sera e ha realizzato la miseria di 4 ricezioni per 57 yards, e la difesa è stata anche migliore sulle corse dove concede appena una quarantina di yards. La partita da incorniciare per me la gioca McCourty; sempre dato un pochino per scontato, ormai da tanti anni ai Pats, punto fermo della difesa, e quindi uno di quelli che se gioca alla grande ” beh ci mancherebbe col contratto che ha…” ed invece non è così, nulla è scontato, e l’intercetto di ieri sera è stata una grandissima giocata che ha condito una serata meravigliosa.

I sacks della linea saranno “solo” 2 (Flowers, Ninkovich) di cui per altro uno decisivo quello #50, che ferma un drive di Baltimore in pieno momentum e li costringe al calcio da 3 punti, ma la giocata più bella della serata arriva forse all’inizio quando un punt egregio di Allen li costringe a partire dalla loro 1 yard, e Patricia si inventa uno “shift” che manda in vacca la linea avversaria per permettere a Brown di penetrare e fermare la corsa sul nascere ed ottenere la safety da 2 punti.

 

Conclusione

Vincere era fondamentale, vedere di poter far girare l’attacco contro questa difesa senza Gronk e Amendola lo era altrettanto, ed ora la settimana breve ci porta a Denver un pò stanchi e sulle gambe ma con la prima posizione in AFC saldamente in tasca. Mancano 3 settimane di gioco, e la prossima settimana i Chiefs ospitano la sorpresa Titans, Steelers e Bengals si daranno battaglia in Ohio ed i Raiders avranno il “derby” in casa dei Chargers, approfittare di questo brutto momento di Denver magari rompendo il tabù dello stadio in Colorado sarebbela ciliegina sulla torta.

 

_ Francesco

Written by francescoc

3 Comments

Wallygator

Bel riassunto. Sottolineerei anche la furia di Brady sulla mancata flag per la spinta su Edelmann, e per contrasto, la calma mostrata dopo gli errori successivi di C. Jones e di Slater.

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Giancarlo Boromei

Dopo un Frist half veramente come dici da clinic il nostro special team ha combinato due topiche non da squadra di Belichick che mi hanno fatto cadere le braccia.
Ma il big play 12 To 15 con TD da 79 yard hanno rimesso le cose al giusto posto.
Ma adesso il giovane Cyrus Jones ritornerà ancora i punt oppure per lui si apriranno le porte della pratica squad?
Ciao e Go Patriots

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francescoc

ciao giancarlo. a mio avviso difensivamente sta migliorando e credo che ci sia bisogno di cornerbacks a roster quindi credo rimanga attivo

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