Ecco il consueto mock draft a pochi giorni dalla lotteria ufficiale!

Ogni anno il Draft rappresenta il giorno zero per tutti i tifosi, il grande equilibratore che mette tutti sullo stesso piano, ed ogni tifoseria sogna il prossimo Super Bowl sperando che la selezione di alcuni giovani possa proiettare le fortune del proprio team verso lidi migliori.

Per noi, che ogni anno ci cimentiamo nel mock come fa praticamente chiunque parli di football, è particolarmente difficile perchè come sappiamo tutti Belichick è la variante impazzita che più si allontana dal “libro di testo” e nessuno riesce mai a prevedere esattamente cosa faccia (tranne noi di PR che, malcontate, avremo azzeccato 2 o 3 picks negli ultimi anni) ma questa è un altra storia.

Partiamo però dall’inizio, e cioè dalle scelte (quante e quali) hanno a disposizione i nostri Patriots.

Round 1, Pick 15 (15) – Assigned Selection

Round 2, Pick 15 (46) – Assigned Selection

Round 3, Pick 33 (96) – Compensatory Selection

Round 4, Pick 15 (120) – Assigned Selection

Round 4, Pick 17 (122) – From Arizona Cardinals through Houston Texans

Round 4, Pick 34 (139) – Compensatory Selection

Round 5, Pick 33 (177) – Compensatory Selection

Round 6, Pick 4 (188) – From Houston Texans

Round 6, Pick 13 (197) – From Dallas Cowboys

Round 7, Pick 15 (242) – Assigned Selection

Riusciremo a salire in top 5 ? prenderemo il QB del futuro ? Fields ? Jones ? chi sarà il nostro salvatore?

Questo è il grande dilemma, e augurio, che la stragrande maggioranza della nostra tifoseria sogna la notte ed aspetta con trepidazione, e noi di Patriot Reign proviamo quindi a dire la nostra, via alle danze!

Trade!

Apriamo il draft anche noi prevedendo una trade, ma non credo sia il tipo di trade che tutti si aspettano, o ancora meglio si augurano; in questo caso i Packers decidono di salire a metà primo giro, spinti dal fatto che al loro team, capace di contendere ma non ancora di convincere, manchi solo un qualcosa, magari uno degli ottimi receivers disponibili in questa classe.

Ai Patriots vanno = pick 29th overall 2021 + pick 92nd overall 2021 + 2nd round 2022

Ai Packers va = pick 15th overall

e quindi, possiamo partire con le nostre scelte.

 

Round 1 – pick 29th overall – RASHAWN SLATER / OT / NORTHWESTERN

Quella che ad oggi sembra una certezza, uno dei nostri migliori reparti, stiamo parlando ovviamente della offensive line, in realtà cela alcuni interrogativi e la classe di quest’anno, soprattutto parlando di tackles, è davvero di livello.

Isaiah Wynn è un ottimo giocatore quando gioca, e fino ad oggi purtroppo non è riuscito a garantire continuità. Cannon è stato ceduto, e Trent Brown ha un contratto di un anno. Ai box scalpita Yodny Cajuste, da un paio d’anni con noi ma di cui abbiamo visto zero, e a tutto questo aggiungiamoci la partenza di Thuney, che dovrebbe, in teoria, essere sostituito da Onwenu, ma anche lì, stiamo parlando di ipotesi.

Ecco quindi che, come il football insegna, è importante avere un buon quarterback, ma è ancora più importante avere una OL eccellente, ed un giocatore come Slater può entrare dal giorno 1 nella linea titolare, elevandola a top 3 della lega senza ombra di dubbio, e garantendo una qualità elevata in caso di infortuni nel ruolo.

Northwestern si è tolta qualche bella soddisfazione nel 2020, dove ha concluso con un record di 7-2, ed ha sconfitto compagini del calibro di Iowa, Maryland, Nebraska, Purdue, Wisconsin ed Auburn, un bel ruolino di marcia che testimonia il livello generale del team e dell’organizzazione, ma soprattutto di una offense che ha funzionato.

Slater potrebbe tranquillamente andare via prima, anzi mi aspetto che venga scelto assolutamente in top 20, ma qui siamo più possibilisti e con una classe così importante di ricevitori e con qualche nome interessante per chi cerca un quarterback, il prospetto texano potrebbe nel silenzio generale finire dritto dritto tra le braccia di Belichick.

Round 2 – pick 46th overall – KELLEN MOND / QB / TEXAS A&M

Arriva quindi il quarterback, forse non uno a cui molti pensavano, ma il progetto a mio avviso è interessante.

Salire in top 5 per assicurarsi uno dei quarterbacks più quotati sarebbe costato moltissimo, un prezzo che credo Belichick non sia disposto a pagare, soprattutto dopo che la sua storia personale gli ha insegnato che il giusto quarterback lo puoi trovare anche dopo (con un pò di fortuna), e Kellen Mond rappresenta un giovane valido su cui poter lavorare per plasmarlo come regista del futuro, con Cam Newton capace comunque di cercare la sua rivincita personale al secondo anno a Foxboro.

Mond stringe i contatti coi Pats al Senior Bowl, dove tra l’altro risulterà MVP, ed instaura un rapporto con Josh McDaniels, e i due iniziano a scambiarsi spesso sms e comunicazioni; ad alcuni scout non convince per braccio e precisione, ma la sua stagione 2020 è stata positiva (19 touchdowns e 3 intercetti) con una percentuale di completamento dei passaggi del 63.3%, numeri ai quali vanno aggiunti i 4 TD’s su corsa, che lo hanno eletto a vero e proprio baluardo tuttofare della offense di A&M.

Personalmente non capisco le critiche e le preoccupazioni che molti nutrono verso Mond; la offense degli Aggies gli ha chiesto veramente tantissimo nelle sue prime stagioni, mentre nel 2020, con un organico decisamente più omogeneo e capace (ed un running game capace di chiamarsi tale) Mond ha potuto diventare più “game manager” gestendo con più calma i possessi senza dover giocare da super eroe ed i risultati si sono visti eccome, con Mond capace di gestire benissimo le situazioni di zone read e lanci sul medio corto, fondamentali nella NFL odierna.

Deve migliorare molto sulla anticipazione e sulla lettura, mentre il braccio per cercare il profondo c’è.

Qui la sua prova al Senior Bowl.

 

Round 3 – pick 92nd overall – DAVIYON NIXON / DT / IOWA

Uno dei principali problemi che ha avuto la nostra difesa è stato non creare sufficiente pressione ai quarterbacks avversari, con una pass rush stantìa, che ha bisogno di gente esplosiva.

Nixon potrebbe rappresentare un progetto interessante su cui lavorare; non ha la stazza dei classici tackles difensivi, ma ha la capacità di combattere sul primo blocco, ed ha un trait che molti nel suo ruolo non hanno, ovvero quello di sapersi fare “piccolo” per penetrare le maglie della OL avversaria ed arrivare al quarterback. Testimoniano queste sue doti i numeri, che come spesso diciamo difficilmente mentono : nella stagione 2020 Nixon colleziona (in sole 8 partite badate bene) 45 tackles di cui 13 for loss, 5.5 sacks ed 1 intercetto.

Gli avversari, soprattutto a livello NFL, credo non avranno problemi a correre nel gap in cui si trova Nixon, perchè proprio contro le corse escono fuori i suoi limiti, ma in una offseason dove si è riusciti a tenere Lawrence Guy, si è firmato Godchaux, e ci si è assicurati l’ex Jets Henry Anderson, Nixon potrebbe essere quel jolly da mettere in alcune situazioni, capace di distruggere il timing della offense avversaria, ed a farmi pensare a lui è anche il “mold” fisico, che ricorda una recente selezione, quella di Byron Cowart.

 

Round 3 – pick 96th overall – MARQUEZ STEVENSON / WR / HOUSTON

“poor man’s Tyreek Hill” – il Tyreek Hill dei poveri

Questo è in soldoni l’idea che ci si può fare di Stevenson.

Questa offseason ci ha portato sì Nelson Agholor e Kendrick Bourne, ma ci ha anche portato via Julian Edelman e, almeno ad oggi, Damiere Byrd, che piaccia o no è stato uno dei principali targets lo scorso anno. Migliorati? forse. Sicurezze? sempre poche.

A questo gruppo di receivers quindi sarebbe perfetto aggiungere uno skill player estremamente “specializzato” diciamo così, che di solito è un termine che si usa quando uno sa fare bene solo poche cose, Ed è esattamente il caso del ricevitore di Houston.

Bisogna tapparsi il naso se si è fan del draftare giocatori “sani”, perchè Stevenson salta la stagione 2016 e 2017 prima per la frattura del “collarbone” e poi per un torn ACL. Nel 2018, da sophomore, esplode giocando 13 gare, 1019 yards prodotte, 9 touchdowns su ricezione e 2 su corsa, ma i numeri più interessanti sono gli “average” cioè la media di yards prodotte, che sono 13 per ricezione e 9 per corsa, incredibili.

Nel 2019 mantiene numeri simili, mentre nel 2020 gioca molto poco per un infortunio alla caviglia.

Veniamo al motivo per cui Stevenson dovrebbe essere disponibile alla 96 overall, oltre alla storia di infortuni : è un ricevitore impreciso nel correre le tracce, non vende bene i tagli e spera di vincere sempre con la rapidità, non ha la fisicità per vincere le cosiddette “contested catches” ed ha un “route tree” molto limitato da poter utilizzare. Diventa perciò fondamentale capire che Stevenson può fare solo alcune cose dentro uno schema ed un playbook molto ben precisi, in ruoli ritagliati per lui. Questi possono essere il returner nello special team, lo slot receiver, l’halfback che va a ricevere le wheel o le swing, e all’occorrenza qualche fly che magari apre la difesa sul profondo, proprio per cercare poi il medio corto su target più sicuri come i nostri tight ends.

Alla fine della fiera, con Stevenson si parla di velocità, ed è un trait che al nostro attacco manca da troppo tempo.

 

Round 4 – pick 120th overall – TRILL WILLIAMS / DB / SYRACUSE

Non è un draft dei Patriots senza cornerback, ed arriva al quarto round direttamente da Syracuse.

Cosa farà Gilmore? J.C. Jackson è rimasto ma solo grazie al tag. Jason McCourty è in visita ad altri teams. Il cambiamento è all’orizzonte.

Williams però non è il classico man to man corner, è qualcosa di diverso, un ibrido molto particolare che ai Pats abbiamo visto solo qualche anno fa nella persona di Brandon Browner. Trill Williams è un corner grosso, capace fisicamente di giocare safety, e di stare nel box per fare il nickel, ed entrare in blitz.

Il suo problema è il marcare gente veloce nello slot, e a volte tende ad addormentarsi sulle play action, ma l’aspetto mentale del gioco è quello su cui di solito in NFL si può lavorare.

Williams entra col botto nelle simpatie dei tifosi di Syracuse; 4 apparizioni da titolare in 12 partite giocate al primo anno, dove registra 31 tackles, 2.5 for loss, 2 interceptions, 2 pass breakups; Nel 2019 è titolare in 7 delle 11 gare disputate, leader degli “Orange” con 3 forced fumbles assieme 38 tackles, 1 intercetto e 3 pass breakups.

 

Round 4 – pick 122nd overall – RHAMONDRE STEVENSON / RB / OKLAHOMA

Rhamondre è stato costruito con l’accetta, senza preoccuparsi per le piccolezze ed i particolari, badando solo al sodo.

E’ un Legarrette Blount nel corpo di Ray Rice, una palla tutta muscoli (e attributi) pronta a prendere a cornate gli avversari. E’ un runner vecchio stile, può anche evitare un uomo o due, o divincolarsi dal blocco, ma nonè il suo stile, non è la sua natura; nasce treno e rimane treno, una volta sui binari giusti non lo fermi più.

Su quei binari però ce lo devi mettere, non è un runner alla Bell capace di crearsi i buchi da solo, ma con la nostra offensive line ed il nostro playbook sempre più incentrato sulle corse, Stevenson potrebbe essere una piacevole aggiunta al nostro reparto, una variante capace di cambiare improvvisamente ritmo al nostro attacco in fasi di gioco più “fangose” passatemi il termine.

Il sample col quale poterlo analizzare è relativamente piccolo, ma visto il ruolo questa scarsa”usura” può essere anche un bene, ed i Patriots affiancherebbero a Michel ed Harris, un altro torello capace di sfondare il muro.

 

Round 4 – pick 139th overall – BARON BROWNING / ILB / OHIO ST

Baron Browning è un linebacker molto versatile in uscita da Ohio State, nella difesa dei Buckeyes ha giocato sia interno che esterno ricoprendo i ruoli di Mike e Sam.

Fisicamente ha doti eccezionali, ma guardarlo giocare può rivelarsi un esperienza frustrante, perchè da lui ti aspetteresti da un momento all’altro quella dimostrazione di strapotere fisico e ferocia che invece difficilmente viene restituito dalle immagini televisive.

Questo avviene non perchè il giocatore sia lento o non ami picchiare, tutt’altro, ma avviene perchè non è molto rapido a leggere cosa sta succedendo in campo, anzi spesso reagisce tardi, ed è capace di giocare affrontando chi ha ormai davanti, piuttosto che anticipare il gioco ed i movimenti avversari. Ha la sua stagione migliore nel 2019, e non ha caso è quella dove colleziona più presenze (11) con 43 tackles totali in season, di cui 11 for loss, e 5 sacks.

C’è una piazza in NFL però, dove linebackers anche di seconda fascia hanno trovato una collocazione ed un loro posto nel mondo del football professionistico, e quella piazza si trova a Foxboro, dove coach Belichick si è dimostrato più volte abile scout e sviluppatore di talenti in questo ruolo. Browning diventerebbe un Jamie Collins da coltivare in laboratori e magari far esplodere tra un paio d’anni, mentre si fa le ossa in special team.

 

Round 5 – pick 177th overall – DAZZ NEWSOME / WR / NORTH CAROLINA

Per tutte le ragioni per le quali occorra mettere competizione e qualità nel reparto non starò a ripetermi, vi basti leggere la parte sulla selezione di Stevenson al terzo round.

Newsome potrebbe esordire in NFL già oggi come punt returner, e credo che passerà proprio da lì la sua eventuale carriera NFL, o almeno gli inizi, ma proprio questa naturale propensione a ritornare i calci, lo hanno fatto crescere molto dal punto di vista del “correre col pallone”, che può sembrare banale ai più ma vi assicuro che non tutti i ricevitori sono abili allo stesso modo a muoversi nello spazio e variare le proprie velocità di corsa nello stretto come invece questo ragazzo sa fare.

Parlando invece di attacco, Dazz è uno slot receiver che a Carolina ha giocato anche sull’esterno per necessità, ma in NFL non sopravvivrebbe due quarti messo esterno con un Ramsey o con uno Sherman davanti, lo annullerebbero.

Per chi volesse illudersi e sognare la eventuale selezione di Dazz, segnalo la partita del 14 novembre scorso contro Wake Forest (finita 59-53 per i Tar Heels) dove è capace di contribuire registrando 10 ricezioni per 189 yards e 2 TD’s.

 

Round 6 – pick 188th overall – JOSE BORREGALES / K / MIAMI

E siamo ancora qua… eeeh già.

Dopo un anno siamo ancora qui a sperare in Folk e nella sua panza nonostante la scelta del kicker allo scorso draft. Bene, non sappiamo cosa sia successo o sia andato storto, ma è andato tutto storto con Rohrwasser, quindi è il caso di smetterla di scherzare, ed andare su un nome sicuro.

Borregales ha fatto dell’essere stato ignorato dalle maggiori 5 stars power schools un motivo extra per affrontare la sua carriera al meglio e migliorarsi; capace di colpire dalle +50 yards con continuità, rappresenta uno starter immediato per qualsiasi franchigia NFL.

 

Round 6 – pick 197th overall – DEREK KERSTETTER / C-G / TEXAS

Dopo aver giocato da tackle per alcune stagioni a Texas, ruolo che in NFL a mio avviso non potrebbe ricoprire con successo, nel 2020 gli è stato chiesto di diventare il centro dei Longhorns, un 2020 dove PFF aveva un grade decisamente alto su di lui in pass-blocking, come potete vedere dal tweet qui sotto.

Kerstetter non è un giocatore esplosivo, è piuttosto statico nei suoi movimenti anche a seguito di un bruttissimo infortunio che ha subito (lo trovate facilmente su youtube) e non credo abbia i mezzi per tornare nel ruolo di tackle anche in NFL, ma mi intriga moltissimo la versatilità con la quale è stato capace di cambiare tra due ruoli così incredibilmente differenti.

Rappresenterebbe un altro progetto a lungo termine, ma in un Draft con così tante picks, dove ci presentiamo con un roster di circa 80 giocatori (contro i 60 circa abituali) possiamo concederci qualche esperimento.

Nel video seguente lo vedete nel ruolo di centro.

 

Round 7 – pick 242th overall – IAN BOOK / QB / NOTRE DAME

Se parliamo di esperimenti e di tentativi che non costa nulla fare, nessun nome richiama questo concetto più di Book.

Ian è stato capace di diventare il quarterback più vincente nella storia di Notre Dame, per 2 anni su 3 capitano dei suoi fighting irish, fino a guadagnarsi la leadership ed il rispetto dai suoi compagni, e queste sono caratteristiche molto importanti che un quarterback deve avere di natura, non si possono insegnare.

Un altro aspetto che non si può insegnare sono le misure, e lui fisicamente non rispecchia quello che si cerca in un QB da NFL, anche se questo concetto a vedere giocare Kyler Murray cade, ma qui siamo su pianeti opposti. Book è stato pessimo sui lanci sull’esterno, i ricevitori devono sempre combattere, spesso più del dovuto, per andare a prendersi dei lanci che potevano essere più semplici, non ha l’anticipazione necessaria per evitare errori, ed è disastroso nel cercare i compagni nel traffico, visto che la sua palla medio-corta non gode di uno “zip” sufficiente.

E’ però abile a fare ciò che è richiesto ai QB’s del nuovo millennio, cioè giocare la RPO, correre, ed aggiungere quindi un livello in più di minacca al nostro ipotetico attacco.

Se è vero che Hoyer si è bruciato ormai qualsiasi chance, e se è altrettanto vero che il tempo per Stidham sta finendo (come quello per Cam), allora serve profondità, serve competizione, e magari serve vedere le cose da più punti di vista per capire come procedere da qui in avanti nel ruolo più importante.

 

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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