Nella giornata delle divise storiche, Foxborough si veste di rosso ed i Patriots domano i Leoni.

Si dice che i migliori chef siano quelli che con qualche avanzo dimenticato in frigo riescono a creare un piatto gourmet; sarebbe troppo severo considerare i ragazzi che sono scesi in campo come “avanzi”, ma molti di loro erano sicuramente acerbi, ed in attacco l’esperienza in alcuni ruoli chiave era pressoché nulla, eppure Bill Belichick ci riesce ancora una volta, cucina la ricetta perfetta con quello che aveva a disposizione, imbriglia i Lions tenendo l’attacco numero 1 della NFL a 0 punti, con un record NFL di sempre fermando ben 6 conversioni del quarto down (tutte quelle provate da Detroit) e porta a casa una vittoria importantissima per 29 a 0.

Nonostante Mac Jones anche questa settimana sia apparso agli allenamenti dei nostri a mo di spirito sullo sfondo di alcune immagini tipo alieno in una puntata di X-Files, la situazione del reparto era (ed è) tutt’altro che rosea : la firma di Garrett Gilbert, al terzo “stint” da noi, certificava la need dopo che Brian Hoyer finiva in IR (forse vittima del volersi pulire la faccia della NFL dopo il caso Tua, più che di una severa concussion). Era quindi deciso, si affrontavano i Lions, con Zappe.

Detroit, nientemeno, arrivava dall’aver segnato ben 35 punti nella sconfitta con Philadelphia, ancora unica imbattuta in NFL, per poi metterne a tabella 36 su Washington, 24 a Minnesota e ben 45 nella “quasi rimonta” contro i Seahawks. Un Goff padrone di una offense senza chiari talenti generazionali, ma con tantissimi giocatori di livello (Honkenson, Swift, St.Brown, Williams, Reynold) da affrontare in un probabile shoot-out a chi segna di più.

O almeno così deve aver pensato Bill Belichick, che curiosamente sceglie di andare in partita con due soli runningbacks (scelta che si rivelerà rischiosa visto che Damien Harris, per l’annoso problema di hamstring, salterà buona parte del match lasciando il povero Stevenson a sobbarcarsi tutte le corse) mentre porta addirittura 6 ricevitori, attivando anche il rookie Tyquan Thornton, con Lil’Jordan Humphrey a fare il secondo tight end vista l’assenza di Jonnu Smith.

Si gioca invece una partita sulla falsa riga della trasferta di Green Bay, con un running game protagonista, ed a tratti dominante, espresso dal “sophomore” Stevenson, che chiuderà la sua giornata di straordinari con 25 portate per 161 yards, 6.1 yards di media a portata. Significativo anche il gioco di passaggi sul medio, dove brilla il ritorno di Jakobi “Medelman” con 7 catches per 111 yards ed 1 TD.

Con tutti questi ricevitori in campo, il secondo per ricezioni chi sarà ? ma ovviamente Hunter Henry, tornato protagonista per un giorno, con 4 prese su 5 targets e 54 yards complessive.

Ciò che invece, tornando all’introduzione, ha impressionato, è stata la nostra difesa, anche se i Lions non sono esenti da colpe; hanno deciso dio giocarsi una serie di situazioni al limite dell’assurdo, come il quarto down (sul 6-0 per noi, quasi neanche uno score di vantaggio) invece che calciare, un 4th down & 9 per giunta, col risultato dello strip sack di Judon ed il conseguente touchdown di Dugger.

Ricordate in puntata podcast quando, per rispondere sull’atteggiamento di Belichick vi dissi che uno dei mantra è “prima di vincere bisogna non perdere” ? ecco.

Detto questo, è doverosa un pochino di autocelebrazione, perchè l’assenza di Lawrence Guy sarebbe potuta pesare molto di più, invece la scelta di giocarsi un quarto down all’inizio (credo fosse un 4th down & 2) secondo Davon Godchaux è stata “una mancanza di rispetto, qualcosa che abbiamo preso sul personale” dirà l’ex Dolphins, e da quel momento in poi la nostra D-Line è stata encomiabile.

Matt Judon 2 sacks ed 1 forced fumble, il rookie Jack Jones un altro splendido intercetto, e ricordiamoci che la offensive line dei Lions è un reparto di tutto rispetto, ben costruito anche tramite il draft, e non certo da prendere alla leggera.

Qb controversy ?

Ha giocato bene il rookie Bailey Zappe?

Sì, certamente, anzi molto bene. buttato nella mischia contro Rodgers, salvo il drive iniziale da cervo coi fari abbaglianti negli occhi, ha risposto bene, con il body language perfetto, mai apparso agitato o travolto dal momento, porta all’overtime una partita dove ridendo e scherzando quasi guadagnamo una W.

Ieri, con una settimana di preparazione da QB titolare, ne approfitta e si prepara bene per un match dove, offensive line e difesa, gli concedono di splendere facendo il minimo indispensabile.

Anzi no, non il minimo indispensabile, perchè fa una marea di piccole cose molto bene, quelle che non vedi, che nelle stats non figurano. Risale benissimo la tasca quando dagli esterni gli arriva pressione, non rischia mai una palla in zone troppo trafficate, è eccezionale nel lanciare in movimento, ed è sul pezzo nell’aggiustare protezioni e giochi sulla linea di scrimmage.

Ha dimostrato di essere meglio di Mac Jones?

No, assolutamente no.

E questo non perchè Mac abbia fatto vedere, in queste prime tre gare, di essere il nuovo Brady, anzi tutt’altro, ma perchè semplicemente le due partite giocate da Zappe sono state preparate ed eseguite in maniere completamente diverse, contro avversari completamente diversi. Detroit era la peggiore difesa della NFL, mentre i Packers non sono certo l’asfisiante Steel curtain o i Bears dell’86. Mentre invece Jones ha dovuto fronteggiare la cover 0 dei Dolphins ed ha dovuto rincorrere le prodezze di un Lamar Jackson probabile MVP stagionale.

La prossima settimana sarà un test importante per Zappe, qualora giocasse ancora lui, oppure sarà ancora più importante per Mac che al rientro avrebbe gli occhi degli “Zappe boys” sul collo. Ma sarà un match importantissimo per la nostra stagione, in casa dei Browns, usciti sconfitti da un match giocato testa a testa coi ben più quotati Chargers, ed anche loro bisognosi di una vittoria visto il record di 2-3 pari al nostro.

I Browns dopo di noi avranno Ravens, Benglans e Dolphins dopo il bye, settimane in cui recupereranno anche Watson, pertanto è facile capire come prepareranno alla morte quella che contro di noi è di fatto una must win.

Staremo a vedere cosa succederà, in ogni caso don’t worry, be Zappe!

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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