La storia si ripete, la storia ci insegna che conoscerla vuol dire saper capire e prevedere le mosse in questo caso di uno staff NFL; la storia ci insegna che la NFL è un business, che i conti vengono prima del cuore, e che i giocatori vanno e vengono, nessuno è immune alla ghigliottina se questo si traduce nel bene futuro della società. Conoscere la storia dei Patriots, o meglio della gestione Belichick, aiuta a capire che si è sempre cercato di stare un passo avanti a tutti, di muoversi in anticipo sul tempo e di prendere decisioni tanto dolorose quanto necessarie e se mi permettete, questa filosofia di team-building ci ha portato a posizionarci stabilmente sulla vetta della NFL da 15 anni a questa parte, quindi tenderei a dire che funziona. La storia ci ricorda che la dipartita di Chandler Jones non è il folle gesto isolato di qualche manager scapestrato, ma solo l’ennesimo movimento volto al non ritrovarsi nelle sabbie mobili nell’immediato futuro.

Nel 2003 i Patriots decisero di spedire Lawyer Milloy agli acerrimi nemici dei Buffalo Bills; la mossa fece scalpore, i media NFL impazzirono coi loro titoli su quando poco senso avesse quella decisione, e l’ironia della sorte volle che la prima gara di regular season, i nostri si schiantarono sonoramente contro quei Bills perdendo qualcosa come 31-0 e fu sancita la morte di quell’incapace di Belichick che aveva privato i suoi di una safety che pretendeva milioni ma di assoluto valore, per indebolire la difesa. Quello stesso anno, i Bills non arrivarono nemmeno ai playoffs mentre i nostri … beh c’è chi è pagato per lucidare l’argenteria di quell’anno.

L’ultima domenica senza football di quell’anno, 6 settembre 2009, tutti i fans scoppiavano di gioia al pensiero di una imminente nuova stagione alle porte di spettacolare football li aspettava; I tifosi dei Pats però scoprirono presto che il clima stava cambiando, e da lì a poco la notizia : Richard Seymour, uno dei difensori più forti di sempre non solo dei Pats ma della NFL stessa, spedito ad Oakland. disastro. Ma come si permette Belichick di smantellare la sua difesa, privare i suoi di un diamante di raro valore e bellezza per regalarlo ad Oakland? Deve essere impazzito. Con quella trade però, dove ricevemmo draft picks diverse, i Pats pescarono nel 2011 al primo giro colui che a tutt’ora è il nostro LT titolare, Nate Solder, e con le picks rimanenti, Belichick orchestrò una serie di scambi di scelte che ci portarono a selezionare prima un certo Shane Vereen e poi, indovinate un pò? Chandler Jones.  Che cosa abbiano combinato poi Patriots e Raiders negli anni dopo lo sapete tutti.

Dopo questo breve ma essenziale ripasso, capite bene che la mossa di cedere Jones ad Arizona assume tutto un altro aspetto, ma possiamo addirittura fare di più e fare una lista di Pro e Contro come quando alle medie la fidanzatina ci lascia e per non impazzire facciamo i conti con la nostra mente:

PRO

  • liberiamo circa 5 milioni sul salary cap; nel 2017 vanno a scadere non solo alcuni tra i nostri migliori giocatori, ma tutti nel reparto difensivo ( Malcolm Butler, Dont’a Hightower, Jamie Collins, Logan Ryan e altri..) ed era quindi impensabile prevedere di tenerli tutti, si rischiava di perdere qualche elemento ottenendo ZERO in ritorno, rischio non accettabile. Il mercato oltretutto ha offerto a Oliver Vernon, DE che passa dai Dolphins ai Giants, un contratto enorme che non sta nè in cielo nè in terra, e Jones avrebbe preteso più o meno lo stesso salario, bene che glielo paghi qualcun altro.
  • la profondità nel reparto; il draft dello scorso anno doveva funzionare da sirena d’allarme per tutti quanti, quando con due mosse consecutive i Pats draftarono Geneo Grissom e Trey Flowers, entrambi defensive ends esplosivi che possono crescere e diventare giocatori di rilievo. Davanti a loro, ci sono gli intoccabili che adesso balzano a titolari fissi, come Ninkovich e Sheard, ed il nuovo arrivato Chris Long (Rams) che con un contratto annuale di circa 3 milioni dovrò dimostrare cosa possiede ancora nel suo serbatoio rilanciando la sua carriera in una contender dopo gli anni passati a St.Louis che gli sono fruttati un mare di soldi ma anche tante delusioni.
  • 3 x 1 ; cosa vuol dire? vuol dire che coi soldi risparmiati da Jones, otteniamo di fatto 3 giocatori : Cooper, Long e il rookie che verrà selezionato impiegando quella scelta.
  • Jonathan Cooper è talentuoso; la nostra linea offensiva era il punto debole, e se già è bastato il ritorno dello storico coach Scarnecchia a rincuorarci, sapere di avere anche un elemento valido come Cooper può solo fare bene. Chiariamoci, la trade NON E’ stata impostata per avere Cooper, ma PER AVERE una pick al secondo round. Cooper fu scelto con la 7 overall dai Cardinals, ma si è da subito scontrato con infortuni gravi (si ruppe una gamba) e la scorsa stagione, benchè sano, si è visto scavalcare da un altro giocatore ed ha finito l’anno come riserva. E’ una scommessa, il talento c’è, va visto se un cambio d’aria ed un nuovo coach che magari interpreti meglio le sue potenzialità, saranno sufficienti per rilanciare la sua carriera.
  • la pick; la scelta che ci cede Arizona è la #61 overall, che fa coppia con la nostra #60 ed avere due scelte consecutive è un jolly non da poco; abbiamo ad oggi 11 picks, tantissime, ed alcune penso le muoveremo. Proprio queste 2 scelte possono servire per salire nella lotteria e magari scegliere più in alto.

CONTRO

  • Perdiamo uno dei DE più forti in circolazione, ancora con margini di miglioramento, capace di giocare bene tutte le fasi sia contro i passaggi sia contro le corse.
  • l’ottenere spazio salariale e picks mette sempre pressione allo staff, sta a loro utilizzare al meglio queste risorse ed il rischio di investirle in progetti fallimentari c’è per forza di cose
  • Cooper corre il rischio concreto di non tornare ad essere quel fenomeno visto in NCAA, ma anche se diventasse solo una valida risorsa dalla panchina, solo noi sappiamo quanto uno così ci avrebbe fatto comodo con la moria di infortunati quest’anno

 

Sì MA … CHI VINCE LA TRADE?

Nessuno. O meglio, tutte e due le squadre. Perchè questo è un raro caso nel quale ci sono due organizzazioni competenti e serie che sanno quello che fanno, sanno di cosa hanno bisogno, e si muovono con concretezza. Arizona vince oggi, perchè una delle pochissime falle in un roster già da titolo come il loro era proprio il defensive end, e con Jones hanno fatto tombola. Ma va detto anche che Chandler Jones, così come Cooper, è nell’ultimo anno del suo contratto da rookie, pertanto a fine stagione i Cardinals rischiano di dover tirare fuori milioni e milioni per tenerlo e potrebbero perderlo a meno che già dai prossimi giorni non vadano a negoziare con lui un nuovo contratto. Se New England vince o no questa trade lo può dire solamente il futuro quando sapremo come verrà investito questo valore.

Per quanto riguarda la situazione attuale, dobbiamo comprendere che Long, uno dei migliori DE fino al 2013, è in fase calante della sua carriera, solo 3 sacks nelle sue ultime 16 gare, ma evidentemente il work-out svolto a Foxboro ha convinto lo staff che, almeno per quest’anno, quello che offre sia abbastanza. Cooper è un giovane che deve ripartire da zero; non conoscendolo non posso esprimermi sul suo carattere, ma spesso un cambio di location aiuta, nuovi stimoli, nuovi compagni, ed una situazione dove per lui cambia tutto, passando dall’essere la scelta che doveva rappresentare l’emblema della offense di Arizona ma che invece delude, all’essere un talentuoso lineman che può rilanciarsi e giocare per il titolo proteggendo Tom Brady, che negli ultimi anni ha avuto bisogno come il pane di linemen orgogliosi di bloccare per lui.

Solo il futuro ci dirà se l’esito potrà premiarci o no, ma se il buongiorno si vede dal mattino e se la storia insegna qualcosa, possiamo dormire sonni tranquilli.

Written by francescoc

1 Comment

Albertone

Complimenti per l’analisi, come sempre lucida e precisa, concordo in toto su quanto hai scritto ricordando che nella off-season di due anni fa il buon BB tradò il grande Logan Mankins per la disperazione di tanti fans.
Sappiamo poi come è andata a finire…….

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